50. Agente dell'intelligence. O forse no

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Katy's POV

Lascio che Kaylee si allontani per poi seguirla senza farmi vedere.
Quando l'ho beccata era molto scossa, era sembrava preoccupata per qualcosa...o forse qualcuno. La inseguo e mi sento come una spia dell' intelligence, dei servizi segreti... o forse no visto che l'ho già persa di vista. Forse non sono adatta per il pedinaggio. Vabbè, me ne farò una ragione. Continuo a camminare nel corridoio fino a quando raggiungo un incrocio. Destra o sinistra?

"Alle bombe del canon che le fa bing bung bong"

Vada per la sinistra. Percorro un altro cinquanta metri e poi prendo le scale. Scendo fino al piano terra e la intravedo finalmente. Scendo un'altra rampa di scale in silenzio. Forse potrei ancora entrare nell' intelligence...entra in...uno sgabuzzino? Seriamente?? Mi nascondo dietro la porta l'entrata di questo piano facendo meno rumore possibile.

<C'è qualcuno?>la sento urlare. Mi nascondo più in dentro perché non mi veda, ma così sparisce dalla mia visuale. Sento una porta sbattere e la serratura che fa click. Mi spiego e vedo una figura allontanarsi di corsa e il rumore di tacchi.

<Fammi uscire!>urla.

<Fammi uscire! Non è un bel scherzo! Fatemi uscire, vi prego.>sento Kaylee urlare. Corro verso la porta più veloce possibile.

<Kaylee, sono Katy. Tranquilla, adesso ti faccio uscire>le urlo cercando di tranquillizzarla.

<O-o-k-k>dice con la voce che trema. Provo con il metodo delle forcine ma non riesco.

<Non riesco ad aprirla con le forcine. Prova te da dentro che sei più brava.>le dico.

<È buio, n-non vedo nulla. Fammi uscire, non ce la faccio a stare qui.>dice.

<Ok calma e respira.>dico. Riprovo e dopo parecchio tempo finalmente si apre.

La vedo rannicchiata in un angolo, quindi vado da lei e l'aiuto ad alzarsi.

Purtroppo questa gioia dura veramente poco perché la porta si richiude con un colpo secco.

<Merda>dico.

<Già. E ora?>Mi chiede nel panico totale.

<Intanto fai dei respiri profondi. Poi speriamo che qualcuno si accorga della nostra mancanza.>Le dico. Prevedo un pomeriggio molto lungo.

Archer's POV

Mancano pochi minuti ad inizio allenamento e di Kaylee e Katy nessuna traccia. Siamo anche andati a cercarle nella loro stanza ma c'era soltanto Sandy.

Vengo risvegliato dai miei pensieri quando Gregory mi chiama.

<Novità?>mi chiede.

<No, è come se fossero sparite nel nulla.>dico. Nel frattempo il coach mi raggiunge.

<Reed, dove sono finite la tua ragazza e tua sorella?>mi chiede. Rimango sbalordito, non credevo lo sapesse.

<Come...>dico ma mi precede nel finire la frase.

<Come so che Blake è la tua ragazza? Ho gli occhi Archer, non sono cieco. Vi ho visti più volte pomiciare... comunque tornando a noi, che fine hanno fatto?>mi chiede.

<Non mi faccia domande a cui non le piacerebbe la risposta.>li rispondo.

<Archer...sono stato giovane anche io, ero un alunno modello, bravo in tutto praticamente e...aspetta, perché ti sto raccontando questo? Tornando a noi, dove sono quelle due?>mi chiede serio.

<Vuole che menta o che dico la verità? Perché, si fidi, la prima opzione è molto meglio.>dico.

<Ho perso le speranze con te. Sappi solo che se fra massimo quindici minuti esatti non saranno qui non faranno parte della squadra in questa partita.>dice allontanandosi.

<e ora?>mi chiede Gregory.

<Ora speriamo di riuscire a contattarle.>dico.

<Guarda!>mi dice indicandomi l'entrata del campo da football. Ci sono due figure vestite da cheerleader...ma non sono Kaylee e Katy, bensì Nicole e Anny.

<Perché questo non mi sorprende ma, al contrario, mi sembra scontato che siano qui?>chiedo.

<Non lo so, ma credo che centrino qualcosa...>conferma le mie ipotesi lui.

<Archer, dimmi che non le avete chiamate voi>dice Ryan avvicinandosi a noi.

<Ma sei stupido? Ovvio che non le abbiamo chiamate noi!>mi precede Gregory.

<Ryan, io ti voglio bene, ma se fai queste domande giuro che rimarrai in panchina per un lungo periodo>dico.

<Era solo una domanda...> Ribatte Ryan. <Passando alle cose importanti, che fine hanno fatto Kaylee e Katy?>aggiunge poi.

<Non lo sappiamo, questo è il problema.>dico.

<Direi che è ora di andare a cercarle>dice Gregory.

<Sono d'accordo>dico prima di incamminarci tutti e tre verso l'uscita.

<Ragazzi, dove credete di andare?>mi chiede il coach.

<A cercare Kaylee e Katy>dico.

<Vi do mezz'ora, poi tornate qui>ci dice.

<Certo coach>dico.

***

È passata la mezz'ora e ancora non le abbiamo trovate.

<E se fossero nei sotterranei?>chiede Ryan.

<Che intendi dire?>li dico.

<Se io fossi Nicole, le farei fuori dai giochi in un punto in cui, anche urlando, nessuno le sentirebbe. E qui uno dei punti sono i sotterranei>mi dice, e il suo ragionamento ha senso. Molto anche.

<Dividiamoci così avremo più possibilità di trovarle>dice Gregory.

<Giusto. Io vado a sinistra voi andate uno dritto e uno a destra>dico prima di correre verso il corridoio.

È buio e freddo, probabilmente perché è molto umido qua sotto.

<Kaylee, Katy>urlo, però è inutile perché non sento alcuna risposta.

Il corridoio è perfettamente uguale, sia da una parte che dall'altra.

<ARCHER, RYAN... LE HO TROVATE>sento gridare Gregory.


*AVVISO*
S

cusate per la lunghissima assenza, ma veramente non so come continuarla. Mi impegnerò per cercare di finirla ma non so quando pubblicherò la prossima volta perché non ho più ispirazione per questa storia. Scusate.

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