NICO

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Era il grande giorno. La corsa con i carri stava per iniziare. Io e Nico stavamo legando i cavalli al carro, solo che gli animali erano un po' irrequieti. Scalciavano e nitrivano infastiditi. Nico era rimasto in un angolo, mogio mogio, ad aspettare che finissi. "Eddai, state fermi..." digrignai i denti quando un cavallo mi colpì con uno zoccolo il braccio. "Y/n! Vieni via, prima che ti faccia seriamente male!" iniziò a dire Nico, ma io lo interruppi subito. "Chiama Percy, lui ci sa parlare con queste bestiacce" dissi arrabbiata. Nico, un po' esitante, uscì e corse verso la cabina di Poseidone. Mi girai per vedere il mio braccio. Sulla maglietta si era creato uno squarcio da cui usciva sangue e quando alzai la manica per vedere meglio, la situazione era peggio di quanto potessi immaginare. "Accidenti...stupidi cavalli" in risposta ebbi un nitrito infastidito da parte un uno dei due pegasi. "Sì, proprio voi" affermati decisa. Presi una benda che si trovava su uno scaffale e me la avvolsi attorno al braccio. La fasciatura si riempì subito di sangue, ma era meglio di niente. Finalmente, Nico arrivò con Percy alle calcagna e con sollievo gli dissi:"Scusa per averti disturbato, so che tu e Annabeth state lavorando al vostro carro, ma ho un problema con i cavalli, non riesco a tenerli fermi, continuano a scalciare e a nitrire " affermo seccata. Lui mi fa un cenno con la testa e poi va a "parlare" con i cavalli. Io mi accosto a Nico, appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Perché io e lui abbiamo sempre problemi? "Hey, che hai fatto al braccio?" mi chiede preoccupato. "Niente...solo un piccolo taglietto fatto da quelle brutte bestiacce" dico lanciando un'occhiata gelida ai cavalli. Lui continua a guardare il mio braccio e ad accarezzarmi la spalla. Poi mi da un bacio sulla guancia. "Dai, poi andiamo a prendere un po' d'ambrosia, va bene?" mi chiede con sguardo affettuoso. Annuisco e gli restituisco il bacio. Percy, finalmente, si avvicina verso di noi, con sguardo dispiaciuto. "Che succede?" chiedo preoccupata. "I cavalli hanno paura dell'aura di morte di Nico, scusa ragazzi, ma non ci posso fare niente..." dice dispiaciuto prima di uscire dalla stalla. Io lancio uno sguardo verso Nico per vedere la sua reazione. Come me l'aspettavo: afflitta e arrabbiata. "Hey, tranquillo, ce la caveremo, li usiamo anche così, sono più spaventati, allora corrono di più" dico sorridendo. "Vedi sempre il lato positivo nelle cose. Come farei senza di te" dice baciandomi dolcemente. Io ricambio subito, per cercare di tranquillizare me e lui. Da dietro di noi, però, arriva un nitrito seccato. "Ok, ok, arriviamo..." dico ridacchiando. I cavalli, stranamente, si lasciano imbrigliare senza fare troppi casini e, con nostra grande sorpresa, il carro è pronto.

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