Kyle vedendo la mia aria così spaventata mi prende in braccio. Poi lentamente ci avviamo verso casa. Per tutto il tempo penso a come scusarmi con lui per il rischio che ho fatto correre a lui e a tutti il branco, ma il mio orgoglio mi blocca sempre prima che potessi dire una sola parola. Arriviamo a quella che d'ora in poi dovrò chiamare casa in molto meno tempo rispetto a quello che ci avevo messo io allontanandomi, perché, mi spiega Kyle, mi ero limitata a girare in tondo. Troviamo la casa deserta e mi chiedo se fosse stato lui a chiedere che tutti si allontanassero. È probabile: è sempre pieno di premure nei miei confronti, premure che ignoro deliberatamente per concentrarmi si suoi aspetti negativi. Di sicuro ha capito che doppi quel terribile incontro voglio stare da sola senza far preoccupare. Capisco di dovermi scusare per aver pensato male di lui, cercando sempre il peggio nelle sue azioni mentre lui voleva solo proteggermi. Dunque prendo il coraggio a due mani e mi butto "Kyle ti chiedo scusa per non averti ascoltato, volevi solo proteggermi e non ti ho dato neanche modo di spiegare. Sono stata una stupida, ma devo capire che ancora non conosco bene questo mondo e sono molto disorientata. Giuro che ci proverò e verrò a vivere con te". Lui fa un sorriso un stanco ma felice "Non voglio che tu venga a vivere qua solo per questo. Speravo che tu sentissi il bisogno di non separarti da me come lo sento io per cui ho deciso di avvicinare a me persone senza le quali non potresti vivere. Scusa per la tua famiglia, forse ho esagerato. Vorrei solo che tu ti sentissi come me..."
"Direi che hai decisamente esagerato, dovevi spiegarmi. Avrei capito. Non sono contraria alla scelta di vivere con te ma il fatto che a malapena ti conosco mi mette paura. Per provare i tuoi stessi sentimenti avrò bisogno di tempo: questo per me non è normale e mi porta ad allontanarmi sempre di più anche se una parte di me vorrebbe fare tutt'altro" sospiro. Ho paura a che questo discorso lo faccia arrabbiare, ma all'improvviso nei suoi occhi vedo un lampo di comprensione. "Per te è difficile vero? Se è stato come per me mettermi a contatto con i normali... Dalla mia nascita sono sempre stato destinato ad essere il nuovo Alpha dopo mio padre per cui la mia istruzione è stata del tutto particolare. Sono entrato nel tuo mondo solo a dieci anni ed era spaventoso per me. Non capivo come funzionasse la vostra mentalità, come stabiliste i vostri legami e devo ammettere che un po' avevo paura. Cercherò di non spaventarti più, mia piccola stella" "Quindi niente più segreti?" chiedo esitante con un piano già pronto in testa. "Niente più segreti" conferma lui con uno sguardo innamorato "Allora mi dici di cosa avete parlato tu e l'altro Alpha quando lo fissavi arrabbiato?". La domanda che io gli pongo con tono innocente fa congelare il sorriso sulle sue labbra e sento un lieve senso di colpa, dissipato subito dalla coscienza del fatto che la posta in palio è la mia vita. "Allora?" insisto, stavolta con un tono di voce più duro e sospettoso.
Le parole escono fuori a fatica dalla sua bocca, ma il desiderio di mantenere la promessa che mi ha appena fatto lo sta divorando "Io e Jake...è questo il suo nome...gli stavo solo ricordando che... Insomma noi abbiamo qualcosa a cui lui e il suo branco tengono molto. Qualcuno, per la verità. Sua sorella. I nostri branchi non sono stati sempre nemici, ma ci tenevamo alla larga perché due Alpha vicini rischiano sempre di far scoccare una scintilla di rivalità anche con le migliori intenzioni. Un giorno sua sorella venne a prendere una serie di documenti che servivano all'altro branco. Li avrebbero aiutati a scoprire l'identità di un vandalo presente nel loro territorio che aveva anche ferito diversi dei loro. Lei, la sorella, diventò la mate di uno di noi e scelse di non tornare più indietro. L'ho minacciato di uccidere sua sorella nel caso lui avesse osato anche solo toccarti. Ma tornerà, e anche presto" detto questo sparisce in camera sua tornando poco dopo con uno zainetto tra le mani. Dopo avermelo consegnato si trasforma e lancia un ululato. Quello è per me, visto che con il resto del branco può benissimo comunicare con la mente. Lo guardo, cercando di capire cosa vuole da me, senza risultato. È solo quando inizia a strisciare il suo fianco contro le mie gambe che capisco e salgo sulla sua schiena, sdraiandomici sopra e stringendomi al suo collo.
È grande quanto un piccolo pony, per cui del lupo ha solo l'aspetto, e corre molto veloce. Arriviamo a una radura con una grossa pietra al centro e lui si ritrasforma, tendendo le mani verso lo zainetto che per comodità ho sistemato sulle spalle prima di salire. Glielo consegno e mi volto dall'altra parte prima che i miei occhi inizino a vagare per il suo corpo. Mentre si cambia gli chiedo "Cosa ci facciamo qui? Cos'è questo posto?" "Siamo venuti a fare una riunione con i membri più importanti del branco e questo è il posto in cui ci riuniamo quando dobbiamo parlare. Questa terra per noi è sacra e i combattimenti all'interno sono severamente proibiti per cui è l'ideale quando dobbiamo discutere di un argomento così controverso come questo. Per la verità tu non potresti metterci piede fino al giorno della cerimonia e dell'ufficializzazione del tuo essere Luna del branco, ma questa è una situazione di emergenza e nessuno avrà da ridire perché voglio metterti a parte di segreti riguardanti la tua vita" . Finisce il discorso gridandosi e sorride alla mia smorfia offesa.
Sono infastidita da tutti questi divieti: quando sarai la Luna potrai, quando ti trasferirai da me sarai al sicuro, quando ti sposerai...ma prima no. Prima no. Non sei nessuno se non fai ciò che io ti dico. E magari a lui sembra giusto che io possa conoscere la mia vita, ma gli sguardi assassini degli uomini che stanno entrando sembrano affermare proprio il contrario.
Spazio Chiara:
Buongiorno a tutti, come dico sempre "chi non muore si rivede". So che non aggiorno mai e questo è dovuto sia alla poca ispirazione per questa storia sia al fatto che ci metto troppo a scrivere per i miei gusti e per la velocità a cui vanno i miei pensieri, ma d'ora in poi avrò una collaboratrice che ringrazio tantissimo, cioè Mydreamsarereal04 lei si è adoperata a scrivere questo capitolo, sostanzialmente d'ora in poi io sarò la mente, quindi le idee sono mie, anche se lei aiuta anche in quello, e la mano è la sua, scrive tutto lei. direi quindi che è stata decisamente una manna dal cielo. spero che il capitolo vi piaccia. lasciate tante stelline e commenti.
alla prossima, che non sarà molto lontana.
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MIA!
RomanceIsabel, ragazza di 18 anni, orfana di madre, è chiusa in se stessa e non esprime mai i suoi sentimenti tranne che con il suo migliore amico gay, josh, con il quale si confidava da sempre e che le era stato accanto nei momenti peggiori. Un giorno per...