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«Holland? Come mai non vai da Colton?» Dylan mi guarda dalla testa ai piedi, per poi concentrarsi sui miei occhi. «Volevo cambiare aria..» Sussurro e lo affianco, sedendomi vicino a lui, sulla panchina. «Tutto bene, con lui?» Sussurra anche lui e, per un attimo, guarda il mio ragazzo che parla con la sua squadra.

«Sì.. perché?» Vado nel panico senza motivo, o, forse, un motivo c'è ma non voglio ammetterlo. «Holland, è inutile che menti. Che succede? Ti tratta male?» Scuoto la testa e Dylan continua a fissarmi. Perché gli mento? Perché non gli dico che non va tutto bene? Perché, in questi giorni, mi sento cambiare? Il mio carattere non è più quello di prima e senza un motivo.

Da quando ho iniziato a disegnare solo il volto di Dylan, posizionato in tutti i modi possibili, non faccio altro che pensare a lui e trascurare Colton. Il biondo non c'entra niente, Dylan neanche. È una cosa che sì è creata nella mia mente, senza un perché. «Hey, Holland?» Vedo la mano del moro che sì muove davanti ai miei occhi e rivolgo tutta l'attenzione al ragazzo.

«Magari né parliamo un'altra volta.. andiamo dagli altri?» Sì alza e mi porge la mano. La afferro, sotto lo sguardo confuso di Colton.
Che sto facendo?
***
«Hey, che ne dite di una pizza ed un film, a casa mia?» Tyler osserva me e Crystal, sapendo che Dylan è già un sì. «Perché no? Holland?» Annuisco, pensando ancora a Colton, e saliamo sulla jeep di Dylan.

«Tutto bene?» Sussurra Crystal, seduta al mio fianco. «Sì, tranquilla.» Sorrido.
Dopo vari minuti arriviamo a casa di Tyler e, mentre noi prepariamo il salotto, lui chiama il fattorino.

«Holland, il telefono!» Dylan mi passa il cellulare e vedo vari messaggi e varie chiamate da parte di Colton. «Scusate un attimo.» Sussurro ed esco in giardino.

<Da Colton<3:
Hey rossa, ti stai divertendo con il campione del Lacrosse? Spero di sì! Ah! Un'altra cosa: tra noi è finita!

Davvero un uomo con le p-
Respiro profondamente, anche se le mie mani iniziano a tremare e le prime lacrime ad uscire. Per fortuna mi raggiunge Crystal e, quando mi vede in lacrime, i suoi occhi sì spalancano e mi stringe in un forte abbraccio.

So che avevo detto che mi ero abituata, ormai, ma ci tenevo lo stesso. Due anni sono sempre due anni. Lui è stato il primo ragazzo della "categoria importante".
· 6 Luglio 2018 ·
06:50

Perché sei bellissima, quando piangi.(IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora