L'amicizia è in bocca a tanti ma nel cuore di pochi.

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Parliamoci chiaro, IO NON SO FINGERE

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Parliamoci chiaro, IO NON SO FINGERE. Non so se definirlo un pregio o un difetto ma fatto sta che il ''fare finta'' non fa parte del mio DNA, infatti se mi stai simpatico lo vedi subito e altrettanto il contrario (mi partono certi sguardi assassini che Lecter può accompagnare solo).Non so creare false amicizie, falsi legami o addirittura falsi amori per un mio unico ed egoistico profitto, io non so fingere ne tanto meno usare i sentimenti di una persona a mio piacimento. Non ci riesco forse perchè so che cosa vuol dire essere dall'altro lato.

Ma perchè sto parlando proprio di finzione parlando di amicizia e non sto vomitando arcobaleni e unicorni che fanno dab ? Semplice, dalle mie esperienze posso dire solo che ti è realmente amico solo quello che tu definisci migliore amico. Ed il migliore amico è uno, perchè se è più di uno o non sai scegliere o la situazione non è proprio delle migliori. Lasciate che vi racconti un pò.

Alle elementari in classe non eravamo mai più di 10 per classe, la mia era una scuola di campagna quindi lo standard era quello. Mi ricordo che eravamo 4 maschi e 4 femmine, come capita a tutti i bambini, dei giorni eravamo come fratelli mentre degli altri ''ci scannavamo'' come se non ci fosse un domani ma da piccoli capita è la normalità. Alle elementari avevo un'amichetta, che per comodità e privacy chiameremo con la sola lettera J. Ancora oggi non mi spiego come andavamo ma era l'unica con cui diciamo avevo un certo feeling, non che con le altre bambine non ci fosse (per esempio F stava e sta a 200mt in linea d'aria da casa mia ma lei, come me era più legata a S) ma boh ero piccola, le altre mi cercavano quando una delle 2 mancava e perciò avevo un pò di astio con loro ecco.

Alle medie poi (chiamiamolo karma) andai a finire in classe con F e S e non con J, tanto che appena mia madre me lo riferì i pianti che sembravano cascate proprio. Ma cambiando ambienti e gente si cambiano anche amicizie e quindi le medie mi regalarono l'emozione di fare parte di un trio, composto da me R e D. All'inizio diventai amica di D con la scusa che portavamo lo stesso cognome, con la differenza che aveva l'opposto del mio carattere (nel senso che non era timida come me, e poi lei era abituata alle classi numerose... Noi eravamo 26 quando univamo le classi dalla 1 alla 5 quindi). R (con cui sono amica tutt'ora) la conobbi grazie a D perchè era la sua amichetta del cuore e quindi eravamo sempre in tre. Ma tre erano anche gli anni da trascorrere alle medie e quindi il nostro trio durò pochissimo, anche perchè decidemmo licei diversi e venivamo da zone opposte del paese e quindi ci siamo perse.

Al liceo, beh ... diciamo che ho sofferto dello ''schifo da amicizia''. Eravamo uscite in classe assieme io e R, ma al momento dell'assegnazione dei corsi ( cioè A_B_C ecc ) con me era presente una ragazza A, che avevo conosciuto ai corsi di presentazione del liceo, la quale non conosceva e non aveva legato con nessuno al di fuori di me e quindi quando venne a conoscenza del fatto che lei era in una classe diversa dalla mia e io (affetta dal mio ''morbo da crocerossina'') affidai R a una nostra ex compagna delle medie con la qua e la avevamo buoni rapporti e mi feci spostare nella classe di A. Karma volle che dopo 2 o 3 anni, non ricordo bene, A si fece cambiare di classe per problemi con una prof e finì nella classe a cui ero stata assegnata io all'inizio...

Il liceo mi ha lasciato tante conoscenze e mi scartato tante amicizie, perchè in certe occasioni con reputavi tuo amico diventava peggio del tuo nemico.

Ma come tutti sappiamo le amicizie non le fai solo a scuola ma anche fuori, e le amicizie (chiamiamole così extra curriculari) le ho fatte in modo strano.

F lo ho conosciuto che facevo il 3 anno, mentre lui faceva il 5 perchè è 2 anni più grande di me ma lui era in un altro liceo. In pratica andava dietro a R, che nonostante tutto l'ho sempre reputata alla pari di una sorella, e fin qui nulla di strano ma andava dietro anche ad altre persone ad esempio mia cugina (V). Io in poche parole ero quella che doveva fargli il cazziatone e difendere l'onore della parte lesa che in questo caso erano R e V. Non so come, non so dove, non so quando, per comodità iniziai a uscire con S che non so dove, non so come, non so quando ha legato con F e ognuno si è trascinato qualcuno formando una piccola comitiva (che nel corso del tempo ha subito molti cambiamenti di genere lasciando membri fissi S,F,GG(sorella di S), G(fidanzata di F), M(amico fraterno di F) il resto del gruppo era S variabile nel senso che era lei a decidere chi era dentro e chi era fuori ( con la regola che doveva passarsi tutti i ragazzi del gruppo). Con la comitiva originaria mi trovavo bene, infatti uscivo spesso ma poi per un pò io non uscì più e intanto la comitiva si era evoluta e quindi non avevo legato molto. Tornai ad uscire con loro di nuovo l'estate della maturità ma sentivo che non era più il mio ambiente tanto da sentirmi di troppo e uscire solo se F e G i invitavano perchè alla fine interagivo solo con loro, ma adesso la comitiva e diventata di livello S super e anche loro due si sono evoluti in funzione al fatto che chiedo loro dei piccoli favori ( cosa che prima io dovevo farli a prescindere senza cambiare atteggiamento verso loro, ma ok).

Adesso alcuni di voi penseranno e perchè non uscivi con R allora? Vi illustro:

1 Stava anche lei in campagna lontano dal paese; 2 i suoi genitori non le permettevano di uscire; 3 una volta che ha acquisito ''libertà'' si è fidanzata. A voi le conclusioni.

Poi ci sono le amicizie che vanno aldilà '' dello spirito e del tempo'' come per esempio quella con V. Io e V siamo cresciute insieme nonostante la distanza i nostri padri sono come fratelli e passiamo spesso del tempo insieme. Ricordo quando da piccole, usando suo padre come ''postino'', ci scrivevamo lettere perchè entrambe non avevamo ancora il telefonino; o quando lei veniva a casa mia in estate e passavamo tutta la giornata a rotolarci nei campi di grano vicino casa mia. I ricordi migliori della mia infanzia c'è di mezzo sempre lei. Dopo un periodo di distacco per cause esterne a noi (tipo dalle medie alla fine del liceo nonostante fossimo insieme in classe) nell'ultimo periodo il nostro rapporto si è risvegliato come se fosse andato solo in letargo, e di questo sono felice.

Sembra strano dirlo ma le migliori amicizie le ho fatte nei momenti di noia su FB, conoscendo gente random con la quale ho legato in un certo senso e con la quale tutt'ora mi sento giornalmente. Con P e AB non ho la fortuna di poter uscire perche P è umbro e AB è veneta, ma con E che abitiamo a meno di un'ora di macchina diciamo, e si è formato un legame particolare che non credevo si potesse mai formare in cosi poco nonostante le poche uscite fatte insieme e il mio caratteraccio.

Diciamo che questa situazione ha un pò condizionato la mia concezione del mondo reale dove gli ''amici'' che ho li sono quelli che mi hanno delusa perchè per la mancata reciprocità del legame che avevo idealizzato, mentre quelli del ''virtuale'' sono quelli che nei loro limiti mi hanno sempre dato una mano anche in tarda notte sostenendo i miei deliri da paranoie ecc. Quindi non conta quanto una persona ti stia acanto fisicamente, conta quando una persona ti sta accanto al cuore e per lei sia la medesima cosa perchè senza reciprocità prima o poi muore tutto.

P.S: Se poi volete qualcuno che ci sia sempre, vi sostenga, vi regali un sorriso, vi stia accanto, vi sia fedele, vi doni tanto amore e affetto vi do un consiglio: prendetevi cura di un cane (è un consiglio spassionato). 

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