A volte penso che a quelli come me il mondo non abbia mai voluto bene.
Citazione a parte, è quello che mi trovo a pensare spesso ultimamente... Cioè, fra un mese faccio 23 anni e mi devo ancora preoccupare di cosa dire ai miei se voglio parlare al telefono o uscire di casa. Non ho un lavoro, non ho una strada da seguire, non ho degli affetti stabili ma in compenso ho attacchi di ansia che sono l'unica cosa sicura di tutta la giornata.
Appena trovo qualcuno questo magicamente dopo che mi affeziono sparisce o se resta la situazione talmente si complica che per il bene che gli voglio evito pure il "Hey come stai?". E che palle, torna indietro gente che ho invocato nelle notti di luna piena, e quando finalmente lo fa e finalmente li rivedi, diventano silenzio stampa manco fossero dei vip sotto processo con in bocca solo il mantra no comment. Compro manga e si fanno in mille pezzi una volta che li leggo. Compro sextoys (in un modo devo pur fare) e fanno troppo rumore. Voglio fumare e devo aspettare la notte. Voglio bere e devo sperare che l'indomani non mi suoni la sveglia alle 5. Mi mancano i treni, voglio fare il controllore dei treni così da lasciare i miei problemi sui binari e sperare che il treno vada più veloce di loro. Voglio tornare a casa sorridendo, non fare i conti alla rovescia come i carcerati a segnare i giorni che mancano per tornare a vedere il mare. Vorrei poterti dire tutto in faccia, venendo sotto le tue alte mura con i lanciafiamme di De Luca e sperare che bastino per sfondare le porte, ma alla fine finisco solo per accederci le canne.
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Pensieri di fuoco di una persona di carta
AcakCon questo chiamiamolo scritto, ho intenzione di dare libero sfogo a tutto quello che mi passa per la mente senza per forza doverlo mettere in bocca ai personaggi delle storie precedenti, perchè a mio parere ne rovinerebbero il carattere delineato o...