È il secondo giorno di college e, come stabilito da Morrison, anche oggi mi devo fermare alla fine delle lezioni per scontare la punizione.
Adesso mi trovo proprio nella stessa aula di ieri, nella quale sto aspettando, insieme al prof, che Travis arrivi perché fino ad allora la punizione non inizierà ed io, per colpa di quello là, resteró qui per tutto il pomeriggio.
Penso che, però, prima o poi, arriverà, non chiedetemi come lo so, perché non ne ho la minima idea neanche io ma ho questa sensazione.....e di solito il mio sesto senso non sbaglia.
In questi soli due giorni ho potuto vedere altre facce di Travis Martin. Lui si mostra sempre come il classico ragazzo "non me ne frega niente" (detto in parole eleganti) però si sa che sotto sotto c'è un qualcosa, un qualche motivo che lo rende più 'dolce', e in questo modo la maschera che porta si sgretola in mille pezzi.
Comunque, con me, rimane sempre molto scontroso e piuttosto antipatico.
Esempio: stamattina, Jorge è venuto a prendermi per portarmi a lezione, quando stava parcheggiando la sua moto nell'apposito spazio, è arrivato Travis con Brianna incollata al suo braccio destro.
Non potete capire che scenata ha fatto, sempre per la stessa questione: non devo stare con lui, comunque lui non è da meno visto che sta con quella papera, da quanto mi hanno detto i gemelli, non è un angioletto. Sinceramente, non lo capisco, Jorge è un bravissimo ragazzo, mi è pure venuto a prendere.
Sicché, adesso, io e Travis non andiamo proprio d'accordo, io non gli ho fatto niente quindi ha poco da tenermi il muso.L'arrivo di Travis viene segnalato dal rumore della porta sbattuta fortemente. L'unico a parlare è il professore il quale fa subito notare il ritardo di Travis, e ,successivamente, ci consegna i testi scritti ieri.
Giro il foglio per vedere la valutazione, insufficiente.
Cosa? Non ho mai avuto un esito così basso e poi non ho commesso nessun errore e, per quanto riguarda il contenuto, ho riempito ben due facciate.
"Prof mi potrebbe spiegare cosa ho sbagliato?" chiedo nel modo più gentile cercando di non far vedere quanto scocciata sia.
"Nulla, il testo è senza errori, lessico appropriato e ricco per quel che concerne il contenuto."
"Ma..." lo induco a continuare
"Ma non avete seguito la mia traccia. Entrambi avete parlato dell'altro molto superficialmente. Esempio: è alta, mora, magra, parla sempre...
Quello che voglio da voi è che mi raccontiate tutti i particolari che sapete del vostro compagno e anche quello che pensate su di lui. Scrivete tutto quello che volete, non vergognatevi, vi assicuro che questi testi li leggerò solamente io!" quando il prof ha concluso il discorso, ci ha consegnato altri due fogli protocollo per scrivere un altro testo che rispetti i suoi criteri.Travis Martin un ragazzo dalle mille sfumature.
Il fisico non gli manca: è alto, snello, due occhi marroni che illuminano il suo viso e il ciuffo castano che lo va contornare.
Travis lo inserisco nella categoria dei ragazzi da scoprire, chiariamo subito che non è un ragazzo timido anzi è l'opposto: socievole (inteso che non si fa problemi a parlare con gente sconosciuta), sgarra qualche regola, si disinteressa dell'opinione altrui....
Questo è il carattere che lui vuole adottare con le altre persone ma, in verità, quello non è il suo vero carattere.
Per esempio, Pirandello ha scritto un'opera a riguardo del suo modo di pensare 'Uno, Nessuno e Centomila'. Questo vuole significare che l'uomo indossa delle maschere e quindi è allo stesso tempo uno, nessuno e centomila.
La tesi di Pirandello rispecchia quello che è il carattere di Travis.
Lui non è veramente quel ragazzo odioso e antipatico, questa è solo una forma di 'protezione' verso le sue emozioni che, per come la intende lui, lo rendono debole. Io non posso dire di conoscerlo bene ma in questi due giorni ho potuto vedere le varie sfumature di Travis Martin.Terminate le due ore di punizione, finalmente me ne torno a casa. Quando esco dalla porta principale riconosco la moto blu con cui Jorge mi ha accompagnata sia ieri che oggi e, come si dice "quando si parla del diavolo spuntano le corna", Jorge spunta da dietro l'angolo.
"Hei...." lo saluto.
"Salve Margherita! Torni a casa?"
"Sì, ho appena finito e sono veramente stufa di questa giornata"
"Bene, allora mi permetterai di accompagnarti?" Mi chiede indicandomi la sua moto.
"Ma sei venuto apposta per me?" Domando a mia volta.
"Ero di passaggio!" Taglia corto.
Non mi ha convinto del tutto.
Mi giro per controllare che Travis non arrivi perché se dovesse succedere scoppierebbe la terza guerra mondiale.
"Jorge...preferisco andare a piedi, voglio esplorare il territorio..." dico ridendo sperando di non offenderlo.
"Dai...non farti pregare..."
"Non mi voglio far pregare... non prendertela ma....vorrei stare un po' da sola...."
"Dai...saresti la prima ragazza che mi respinge..."
"A quanto pare lo sono.....Jorge, scusa, ma devo andare..." detto ciò me ne vado ma Jorge mi afferra il polso e cerca in qualche modo di convincermi.
"Hei, non hai capito che non ti vuole?
O deve dirtelo in cinese?"
Travis si posiziona in mezzo a me e Jorge, distaccando così il contatto di quest'ultimo con il mio polso.
"Bello, quello che non capisce sei tu! Stavo aiutando Marghe a salire sulla mia moto! Quindi puoi andartene."
"Io non penso proprio, visto il modo con cui lei cercava di liberarsi dalla tua presa..." replica Travis.
"Margherita diglielo tu che dobbiamo andare via..."
Questo personaggio è proprio insistente....
"Sai che ti dico, ciao, spero a mai piú!"
Jorge, forse infastidito dal modo con cui gli ho risposto, indossa il casco e sfreccia via, sparendo in una nuvola di fumo. Anche Travis si dirige verso quella che penso sia la sua moto, indossa il casco e prima che possa andarsene lo raggiungo.
"Travis." Lo chiamo. Lui gira il capo verso di me aspettando che dica qualcosa ma non so cosa dirgli... mi blocco.
"Niente, scusa...." dico velocemente in modo da andarmene il prima possibile anche perché il tuono di pochi secondi fa e il cielo grigio non promettono nulla di buono.
"Vuoi un passaggio? Sta per piovere!" Mi chiede ad un tratto.
Rimanendo di spalle, lo ringrazio ma respingo la sua proposta.
Preferisco farmela a piedi.
Non so cosa mi è preso, sono infastidita dal comportamento di Jorge? Dalla discussione di stamattina?
Non lo so, ma ormai questa giornata ha preso 'una piega sbagliata'.
Mi incammino verso casa, tuttavia piú che camminata è una corsa per evitare il temporale imminente.
Neanche a metà strada, inizia a gocciolare e dopo una, due gocce la pioggia diventa piú fitta.
Corro, corro il più veloce che posso, anche se ormai sono piomba.
Poggio il piede sinistro su una superficie liscia per di più bagnata, perdo l'equilibrio e cado di sedere sbattendolo sul duro pavimento.
Sento il rombo di una moto provenire da dietro che, mano a mano, diventa sempre più forte di intensità.
"Dai, sali!" Jorge mi allunga la sua mano coperta da un guanto nero.
La afferro e mi alzo.
"Grazie per l'aiuto ma ormai sono piomba, vado pure a piedi."
"Margherita, per una volta dammi retta!" Dice mantenendo lo sguardo su di me.
Non aspetta la mia risposta che mi da un casco che custodiva in una specie di portabagagli. Scende dalla moto e mi fa segno di salire. Porto la gamba sinistra oltre la sella e mi siedo su di essa, anche Travis prende posto ma non parte subito.
"Cosa stiamo aspettando?" Gli chiedo.
"Te, devi tenerti se no puoi cadere." Afferma. Adagio appena le mani sulla sua vita, soltanto che appena accelera la stretta aumenta.
Il vento e la pioggia mi sferzano il viso, lo appoggio sulla sua schiena tentando di proteggerlo e aumento la stretta sulla sua vita.
È una sensazione strana ma allo stesso tempo fantastica. Chiudendo gli occhi sembra che il mondo scorra al tuo fianco però tu non te ne rendi neanche conto. Il rumore della pioggia battente, che sembra quasi si stia sfogando sul nero asfalto, mi accompagna nel breve viaggio verso casa.
Arrivati davanti l'appartamento, Travis accosta vicino al marciapiede, al margine della strada, scendo dalla moto e gli porgo il casco.
"Grazie" dico sinceramente e timidamente, guardandolo negli occhi.
Non faccio in tempo a dire nient'altro che lui se ne va. Lo seguo con lo sguardo andarsene finché non gira la curva, sparendo così dalla mia visuale.
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Noi Siamo Infinito
ChickLitUna nuova avventura si prospetta per Margherita Torres, una decisione che non è stata pienamente condivisa dalla famiglia ma che per lei era necessaria, doveva rivivere, voleva ricominciare da capo. Incontrerà finalmente qualcuno che le starà accant...