È possibile che quest'anno la sfortuna mi perseguita?
Brianna con il copri spalle fucsia è visibile a cinquecento metri di distanza, Alessio riconoscibile per il suo brillantino all'orecchio e l'unico maleducato che tiene il cappello in aula è Travis.
Sento gli occhi dei tre puntati su di me, scrutano ogni mia mossa.
Mi siedo accanto ad Alessio l'unico che riesco a sopportare e l'unico che ho avuto modo di conoscere più a fondo.
Ci scambiamo un saluto con un tono basso per non sovrastare quello dell'insegnante.
"Buongiorno ragazzi sono il prof Morrison, il vostro insegnante di matematica. Direi di fare un breve giro di nomi e chiedo ai nuovi arrivati di presentarsi alla classe!"
A turno ognuno dice il suo nome e per il gruppo, appena arrivato anche la presentazione.
Dopo Alessio tocca a me.
"Mi chiamo Margherita Torres, sono nata a Minneapolis ma ho origini italiane.Ho 17 anni, ne compio 18 a novembre. Sono figlia unica.
Amo viaggiare, e i miei hobby preferiti sono cucinare e scattare foto.
Amo anche ascoltare la musica, mi rilassa, il mio cantante preferito è Charlie Puth ma soprattutto, amo leggere perché mi immedesimo nel protagonista ed è come se vivessi in prima persona quella storia."
Termino il discorso e mentre ascolto quello della ragazza successiva, quella davanti a me, mi arriva una pallina di carta da dietro. La prendo senza farmi vedere dal prof e la leggo mantenendo il foglio sotto il banco.Mi immedesimo nel protagonista, vivo la storia in prima persona, il mondo è rosa con tanti unicorni...
Si può essere più patetici di così?Guardo dietro per capire chi può avermi lanciato questa pallina ma ci sono troppe persone sospette.
Faccio leggere il biglietto ad Alessio sperando che mi possa aiutare.
"Sai chi può averlo scritto?" gli sussurro.
"Oh certo che lo so!" dice molto convinto.
Gli faccio cenno con la testa di dirmelo e all'udire quel nome, se prima ero infastidita, ora sono decisamente arrabbiata.
Gli scrivo un biglietto in risposta.Si può sapere che cos'hai contro di me? O sei così con tutti? Perché se fosse così, povera tua madre...
Lo accartoccio e, siccome non ho una buona mira, lo faccio lanciare da Alessio.
Non trascorre neanche un minuto che un'altra pallina di carta mi arriva ai piedi.Mia madre sta benissimo, grazie del pensiero. Ma in risposta alla tua domanda, no, non sono così con tutti, solo con quelli che mi rovinano le feste, mi ingnorano e che pranzano con Jorge de la Blanca.
Non faccio in tempo a scrivere un secondo biglietto che me ne arriva un altro.
Lo raccolgo da terra non facendo attenzione a dove sta guardando il prof che per mia sfortuna sta fissando proprio me.
"Torres, le lettere non vanno più di moda, ora si mandano messaggi su telegram, messenger... Pensavo che ne era al corrente..." dice ironico con un tono tra l'arrabbiato e l'infastidito.
"Mi dia il biglietto." non esito alla sua esclamazione e non proferisco parola finché non mi chiede il mittente.
Guardo con la coda dell'occhio la persona che mi ha mandato questi biglietti, sta ridendo anzi ha un ghigno in faccia.
In genere non avrei fatto il nome, ma per come mi guarda, con aria presuntuosa e arrogante, lo pronuncio.
"Travis"
"Signorino Martin, si diverte? Forse non ha capito che si trova al college e che basta poco per bocciare un alunno, ma presumo che sia abbastanza cosciente da capire da solo quando è il momento di farla finita..." lo richiama il prof.
"Penso di essere uno dei pochi svegli in questa classe, tuttavia la signorina Torres continuava a mandarmi messaggi, le ho detto più volte di smetterla ma evidentemente è lei che non ha recepito."
Ho capito bene? Sta dando la colpa a me?
"Prof questo non è affatto vero, io-" nego l'affermazione del bugiardo però vengo interrotta da una voce femminile piuttosto stridula.
"Tu, tu sei solo una bugiarda, non si faccia ingannare dal suo viso da santarellina!" dice Brianna rivolgendosi prima a me e poi al professore.
"Tu devi stare solo zitta che non c'entri nulla...." interviene Alessio, anche se non dice nient'altro, da un lato lo capisco , non vuole difendere nessuno dei due dato che Travis è il suo best mentre io, io sono un'amica con cui ha instaurato un bel rapporto.
"Silenzio, per favore!" urla il professore.
"Prof le giuro che non ho iniziato..." mi difendo.
"Bene, allora per mettere fine a questa storia due giorni di punizione per lei e il signorino.
Vi aspetto al termine delle lezioni!"
Detto ciò la penultima ora termina, adesso c'è spagnolo.
Anche quest'ora vola in fretta, anche perché ne ho impiegato una buona parte per spiegare ad Arianna quello che è successo precedentemente. Giunta al fine anche quest'ora, esco dall'aula imboccando un corridoio che mi porta in atrio.
Nel frattempo che aspetto il professore sfoglio qualche opuscolo sulla giornata del risparmio.
"Sognatrice!" è Travis a parlare, quel brutto...amico di Alessio, compagno di corso, conoscente.
"Non ascolti musica oggi? O vivi una storia surreale tratta dai libri?"
"Travis non mi va di parlare." dico chiaramente.
"Eppure parli! Dai....niente Puth oggi?" che insistente questo 'bambino' anzi, snervante.
"Senti mi hai stufato, se non fosse stato per te io, bé, sí sarei a leggere cavolate, ad ascoltare Puth e a fare foto stupide, ma invece, eccomi qui impalata che aspetto che inizi la mia punizione, il primo giorno, a causa di uno stupido amico del mio coinquilino!" dico prendendo fiato solo alla fine e tirando fuori tutta la tensione che mi attanagliava.
"Ah, eccovi! Seguitemi" dice il prof. Andiamo in un'aula vuota e come compito da svolgere in queste due ore dobbiamo scrivere un testo sul nostro compagno\a.
Io devo scriverlo su di lui e viceversa.
Prima, però, dovremmo farci delle domande a vicenda per arricchire il testo, come ha precisato Morrison.
Inizio a scrivere per distrarmi, ma scrivo una riga e poi la cancello.... Non va, non c'è la faccio proprio.
"Hai proprio le idee chiare." commenta, non può mai starsene zitto quello.
Devo ignorarlo, devo ignorarlo.
"Anche se mi ignori non funziona!"
"Mi vuoi lasciare in pace! Sai, io mi sentirei in colpa se avessi fatto punire un alunno, ma a te sembra che non te ne freghi niente, anzi sei contento!"
Noto che qualcosa in lui si è mosso, infatti non ribatte, sembra quasi un miracolo...però ad un certo punto prende la sua roba e se ne va.
Faccio solo in tempo ad alzare lo sguardo su di lui per vedere che il suo ghigno è scomparso.
Passano le due ore e finalmente me ne torno a casa.
Ok....c'è un problema, un particolare che non avevo calcolato: come torno a casa?
"Hei Marghe, serve un passaggio?" Jorge spunta, non ho idea da dove, in sella alla sua moto.
Annuisco in risposta e salgo dietro di lui. Le mani le poggio sotto la sella sarebbe troppo imbarazzante se gliele mettessi attorno alla vita, tuttavia lui le prende e se le porta ai fianchi dicendomi:"Tieniti forte!" e con questo parte.
Durante il tragitto, grazie al microfono che ho sul casco, gli dico il nome della via in cui abito, e come un navigatore mi ci riporta a casa.
"Grazie Jorge!"
"Di niente Marghe, ma posso chiederti una cosa?"
"Certo.."
"Come mai eri ancora al college a quell'ora?"
"Vedi.... Per colpa di uno mi hanno messa in punizione sia oggi che domani."
"Ah, e chi sarebbe lo scemo?"
"Scusa, ma preferisco non dirtelo....grazie, ciao!" concludo la conversazione e mi dirigo verso l'appartamento.
"Hei..." saluto l'aria visto che nessuno mi risponde.
"Buon salve sognatrice!"
"Ah!!! Ma sei completamente matto? Mi è preso un colpo."
Mamma mia che spavento!
"Ahahah, dovevi vedere la tua faccia!! Ahahah!!"
"Senti, che ci fai qui? Ti ho visto per tutto il giorno almeno a casa lasciami stare!" mi giro guardando negli occhi Travis.
"Mi spiace ma si da il caso che Alessio mi abbia invitato!"
Alessio, cosa? Spero che mi prenda in giro.
"Ascolta non voglio perdere ulteriore tempo quindi conversazione finita." lo liquido.
"Nono, noi dobbiamo parlare." dice prendendomi per il polso.
"Sì, tu devi parlare, con il muro!" con uno strattone forte mi libero dalla sua presa.
"Margherita, sono serio!"
Ho sentito bene? Mi ha chiamata per nome? Succedono troppi miracoli oggi, anche se mi spaventano i suoi cambi di umore.
"Devi stare lontana da Jorge!"
Ma dico, chi si crede di essere di dirmi ciò?
"Mi hai spiato?" domando.
"Non devi frequentarlo, non è una bella persona." la sua espressione è cambiata, è diventata più seria, quasi....protettiva. Nono, mi sto facendo io dei film mentali.
"Bé, allora dovrei stare lontana anche da te, visto, che quando ci sei tu, succedono solo guai!"
"Avresti ragione, io sono solo un pericolo." spezza il nostro contatto visivo e se ne va.
Sono le tre del pomeriggio, la giornata è ancora molto lunga e preferisco rimanere in casa, non voglio incontrare altre persone.
È tutto il pomeriggio che mi crogiolo nel letto, tento di rimuovere le parole che mi ha detto Travis ma mi sono rimaste impresse nella mente.
È sera, abbiamo appena finito di cenare e tutti, Arianna ed Alessio, si sono accorti del mio umore, un po' strano. Io mi fido di loro, e so che non rivelano i segreti altrui a 'tutto il mondo'.
Gli racconto tutto quello che è successo oggi di strano: dal contenuto dei bigliettini all'ultimo incontro con Travis qui a casa. Gli racconto anche dell'incontro con Blake e Jorge e del fatto che Travis ha criticato molto quest'ultimo.
Al termine del racconto, Alessio mi dice, in modo approssimativo, che tra i due 'non scorre buon sangue'. In poche parole, sono rivali.
Non mi ha più detto altro perché spera che sia Travis a dirmelo.
Ora vado a letto anche se penso che non dormiró molto, sará una delle notti più lunghe della mia vita.
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Noi Siamo Infinito
ChickLitUna nuova avventura si prospetta per Margherita Torres, una decisione che non è stata pienamente condivisa dalla famiglia ma che per lei era necessaria, doveva rivivere, voleva ricominciare da capo. Incontrerà finalmente qualcuno che le starà accant...