In questo momento mi trovo dentro la stanza di Andy, Trevis non usciva più allora ho deciso di entrare, tuttavia da quando sono entrata sono passati ben venti minuti in questa stanza bianca, spoglia, triste, a guardare Andy sdraiato su quel maledetto letto. Mi sto agitando, non è una bella situazione, anche se lo conosco da neanche un giorno, questo non doveva accadere, non poteva accadere ma al mondo c'è gente così egoista e cattiva, per di più il bip della macchinetta che controlla i battiti del cuore mi rende ancora più nervosa. Quando proprio sto per perdere sia la pazienza sia la speranza, si sveglia. Scatto subito in piedi e avanzo posizionandomi alla destra del letto.
"Travis...cosa fai qui? Eh, tu?"
È un po' sorpreso nel vederci, non lo biasimo chissà che confusione avrà in testa.
"Stai bene?"domanda Travis.
"Si si, ho solo un leggero mal di testa."
Adesso posso stare un po' più tranquilla.
Io rimango in silenzio finché lui non mi rivolge la parola.
"Hei, Marherita giusto?- annuisco con il capo-Ti ringrazio."
"Ma come, tu, eri cosciente?" Chiedo a mia volta stupita dal fatto che lui è consapevole di che cosa è successo in quell'aula maledetta.
"Quando parlavi dentro l'aula ho riconosciuto la tua voce..."
"E ho sentito anche quando la stronza ha fatto la sua apparizione!" Aggiunge.
"Fra è meglio che non ti agiti." Interviene Travis mantenendo sempre un'espressione un po' anonima senza nessuna emozione.
"Non ci riesco Bro, quella sc-"
"Scusate, ma anch'io voglio avere un soprannome figo!" Eh adesso ci sono le mie uscite senza alcun senso sperando che possano calmare la situazione e rianimare un po' sti animi tristi.
"Ma che cazz?"
"Hei Andy, attento con le parole!" Lo sgrido ridendo.
"Quel fumogeno ti ha dato, per caso, alla testa?" Domanda a sua volta.
"Così mi offendi....comunque cosa c'è di male nel volere un soprannome figo?" In questo momento posso sembrare un po' bambina ma devo lottare per i miei diritti! Viva l'uguaglianza!
"Perché i soprannomi fighi c'è l'hanno le persone fighe."
S'intromette Travis.
"Cosa vuoi dire con questo?"
"Che non sei figa" Ma veramente l'ha detto? Sto saltando su una morbissima panna cotta, tocco perfino il cielo da quanto in alto riesco a saltare, c'è perfino Charlie Puth che fa acrobazie...ok, no, sto delirando, non è un sogno.... Che arrogante... Mhhh...
"E tu chi sei per dirlo?" Gli chiedo dato che da quanto ne so non ha la laurea in scienza della fighezza, nuovo termine da aggiungere al vocabolario, la crusca dovrebbe farci un pensierino....ok, no.
"Be sono uno tra i più popolari.."
"Pff, sentilo il presuntuoso..."dico parlando con Andy e ignorando Travis.
"Io presuntuoso, e tu che ti dai della figa? Pavona...."
"Ma pavona sarai tu!"rispondo. Continuiamo a insultarci e a litigare fino a che non parla Andy:" Ragazzi possiamo andare."
"Ma dobbiamo aspettare il dottore.."dico.
"Il dottore è gia stato, cercate di parlare un po' di meno e in un tono più basso la prossima volta."
Io rimango basita.
Usciti dalla stanza raggiungo i gemelli e gli spiego la situazione nel mentre che torniamo a casa, Travis invece accompagna Andy."Arianna, hai qualche vestito da figa?"
"Ehh?" Ho capito che sono le dieci di sera ma mi sembra che il mio italiano sia ancora comprensibile.
"Oggi mi hanno detto che non sono alla moda."
"E tu gli dimostrerai il contrario, giusto?"
"Giusto, allora?"
"Se vuoi ho questa maglia rossa, questi pantaloni...." Inizia a prendere dell'armadio una decina di magliette corte, scollate e pantaloni attillati, rotti... tutto quei vestiti che non ho mai indossato e che non ho il coraggio di indossare, chi è che si mette un top corto e stra scollato per andare a scuola? Io di certo no.
Opto quindi per una magliettina semplice nera con delle borchie vicino alle maniche e che lascia un po' scoperta la schiena, e dei jeans bianchi super attillati. Non so quanto alla moda sia il mio outfeet ma a me piace.
"Bene, adesso che finalmente hai scelto, posso andare a dormire. Buonanotte."
"Notte Ari e grazie." Le do un bacio sulla guancia e vado in camera mia, per oggi direi basta, sono successe troppe cose, a domani.In questo momento mi sento giusto un po' a disagio. Io e Arianna siamo in un bar per prendere due caffè visto che non abbiamo fatto colazione.
Perché, forse vi chiederete...(in caso contrario ve lo dirò lo stesso) bè perché Arianna ha impiegato quella mezz'ora che avevamo a disposizione, visto che ci siamo svegliate tardi, per farmi dei boccoli e truccarmi.
Le cose, quando si fanno, bisogna farle bene.
Sua citazione, detta nel mentre che stava preparando il ferro per capelli.
Vestita così mi sembra di andare al festival del cinema di Venezia, non a scuola.
"Ari, Arianna!!" La chiamo.
"Che c'è?"
"Mi stanno fissando tutti....oh, dei dell'Olimpo, quello mi ha fatto pure l'occhiolino..."
"Margherita, calmati, è normale, sei stra bella e tutti cadono ai tuoi piedi..non era questo che volevi?"
"No, volevo solo dimostrare ad alcune persone che posso anch'io essere bella.."
"Ma tesoro, tu sei bella, non devi per forza indossare un paio di tacchi e una maglia scollata per esserlo."
"Lo so, Ari ma la sfida di oggi non è essere bella ma figa!"
"Okk, allora devi anche variare il tuo vocabolario!"
"Cosa dovrei dire? Hei bro, vado a sboccare."
"Ma sai il significato di quello che hai detto?" Mi chiede ridendo.
"No" le rispondo ridendo anch'io e aggiungo" Lo sentito dire.."
"Mmmm, non penso proprio, comunque io intendevo tipo le tue invocazioni agli dei, quelle proprio no.."
"Ma come..."
"Ti rendono strana quindi è meglio che non dici questo tipo di cose."
Ah, be, io me ne infischio, le dico lo stesso al diavolo essere bella, alla moda.
"Va bene, miglioreró il mio linguaggio, ora andiamo che se no facciamo tardi!" Chiudo velocemente la conversazione dato che è ora di entrare in aula. Usciamo dal locale e con passo svelto ci dirigiamo verso l'entrata. Arianna mi fa segno con la mano di rallentare e mi sussurra all'orecchio di migliorare la mia postura.
"Schiena dritta e petto in fuori, e fai passi corti." Eseguo ciò che mi ha detto, mi sembra che sto migliorando, il suo sorriso me lo conferma.
Mi sento ancora parecchio fuori luogo vestita così, scusate la ripetizione e che questa non sono io, non mi sento a mio agio, non so nemmeno atteggiarmi nel modo giusto...
Ma proprio nel momento in cui mi sono sentita sbagliata, la vista di lei, mi ha cambiato totalmente i pensieri in testa.
Non devo cadere proprio adesso, non adesso. Sto cercando di concentrarmi e di calarmi completamente in questa parte. Attraverso il viale alberato con disinvoltura, grazie anche alla presenza della mia amica che mi da sicurezza, e attirando qualche sguardo fugace, tra i tanti anche quello di una che in questo momento oltre a essere sbalordita è anche gelosa dell'attenzione che i collegiali mi riservano. Io non la conto minimamente, anzi le lancio un sguardo di sfida e proseguo per la mia strada.
Non mi sono mai sentita così sicura di me stessa.
Ma tra i tanti occhi che stanno osservando i miei movimenti, quelli nocciola contornati da un marrone simile a quello del rame mi fissano quasi stupefatti. Travis mi sta scrutando ogni centimetro del mio corpo, non se l'aspettava, eh? Io cerco di ignorarlo e proseguo verso l'entrata anche se vedo Blake e Jorge davanti alla porta.
"Hei Jorge!"Lo saluto, lo stesso faccio con Blake.
"Jorge, Blake" saluta Arianna.
"Wow, ragazze, siete fantastiche stamattina!" Commenta Jorge.
Inizio a sentire un po' di caldo, le mie guance staranno andando a fuoco....
"Come mai questo cambio di look"? Domanda Blake.
"Bisogna affrontare dei cambiamenti nella vita, se no è monotona." Risponde la mia amica.
"A proposito di vita monotona, iniziano i corsi." Dice Jorge.
"Hai relazioni internazionali adesso?" Domando a Jorge riferendomi al corso che ha sta mattina.
"Sí." Afferma.
"Ah, allora possiamo andare insieme. Allora Arianna buona fortuna per inglese." Le faccio l'occhiolino e la saluto. Prima che me ne fossi andata ho sentito dire da Blake che anche lui doveva andare nella stessa aula.
Nel mentre che camminiamo Jorge interviene dicendo:"Ehm, ho saputo quello che è successo ieri.... stai bene?"
"Si, per fortuna sì, non è successo nulla di grave..."
"Ma si sa chi è stato?"
"Brianna...." oh Jorge cambia discorso...non voglio pensarci... penso nella mia mente.
"Ne sei sicura?" Ma che domande sono? L'unica persona tanto perfida è solo lei.
"Certo che ne sono sicura, l'ha praticamente ammesso..."
"Ah, adesso che ci penso l'ho sentita parlare al telefono, ieri mattina, diceva che era tutto pronto, che appena erano finite le lezioni si sarebbe vendicata..." quindi ci sono dei complici...
"Ma con chi parlava al telefono?"
"Non ne sono sicuro, ma era una voce maschile ed assomigliava molto a quel-"
"Su, muovetevi e cercate di non arrivare all'ultimo minuto le prossime volte!" Dice l'insegnante nel momento che stava per iniziare la lezione.
Caspita, bel casino.... Devo assolutamente sapere con chi parlava la papera al telefono, se quello non ci interrompeva ora ascoltarei la sua lezione, ok forse non lo farei lo stesso, ma sono super agitata, per di più avendo trovato tutti i posti già occupati io sono seduta dall'altra parte della classe rispetto a Jorge per cui non mi può finire di spiegare.
Uffaaaaa!Dieci, nove, otto....tre, due, uno, è finita la lezione. Mi alzo immediatamente dalla sedia e mi dirigo verso Jorge ma un gruppo di ragazze mi precede e lo accerchia elogiandolo di ogni cosa. Oh, Jorge, che belle scarpe...che bei pantaloni, che bei calzini, che bella giacca...e le mutande avete controllato? Magari sono firmate.... Che nervoso!!
Faccio segno a Jorge che gli devo parlare e lui a sua volta con la mano fa dei gesti a me incomprensibili.
Esco dall'aula, ormai mi sa che per parlare con lui dovrò prendere appuntamento... Ora se non sbaglio ho italiano, o letteratura o spagnolo.... mi fermo nel mezzo del corridoio, vado a destra o a sinistra?
"Margherita, abbiamo spagnolo, dietrofront!" Urla Arianna vedendomi incontro.
"Oh grazie amica, ti spiego dopo cos'è successo."
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Noi Siamo Infinito
ספרות לנערותUna nuova avventura si prospetta per Margherita Torres, una decisione che non è stata pienamente condivisa dalla famiglia ma che per lei era necessaria, doveva rivivere, voleva ricominciare da capo. Incontrerà finalmente qualcuno che le starà accant...