Vedo che Lewis mi fissa da lontano, poi tutto d'un tratto un tipo ubriaco si avvicina a me e inizia a dire parole sconnesse tra loro, io non so cosa fare e cerco solo di tenerlo a debita distanza fino quando lui non mi afferra per un braccio e io lo guardo spaventata, sperando che Lewis sia ancora fuori mi giro nella sua direzione e lo guardo supplicandolo con gli occhi di aiutarmi ma lui in risposta si gira e se ne va.
Bella merda.
Pensavo che almeno provasse un po' di pieta per me e che venisse ad aiutarmi ma lo stronzo si è girato e se ne è andato. Oramai le intenzioni dell'uomo che mi ha afferrato sono chiare e io cerco di opporre resistenza ma a quanto pare è tutto inutile e lui mi trascina in un vicoletto là vicino. Non so più cosa fare e come poche volte nella mia vita provo una paura enorme, paura di ciò che potrebbe farmi quest'uomo, ma non mi metto a piangere, nonostante tutto non piango, e mentre lui inizia ad alzarmi il vestito io non riesco a fare nulla se non pensare a come mi sentirò una volta che tutto questo sarà finito, poi quando lui inizia a darmi dei baci umidi che partono dalla mia mascella e iniziano a scendere mi riprendo da quello stato di shok in cui ero prima e con gli tiro un forte pugno sulla faccia ma visto che non basta gli tiro una ginicchiata tra le gambe e poi con un tacco gli pesto il piede. Corro subito fuori e nel mentre ringrazio mentalmente le mie scarpe, che mi aiuteranno sempre, nonostante tutto. Uscendo dal vicolo vedo Lewis che mi viene incontro con una faccia preoccupata e cupa allo stesso tempo."Ehy stai bene? Con quel tizio hai già finito e ne stai cercando un altro"
Io sono ancora shoccata e lo guardo in faccia, mi fa schifo, come può solo pensare una cosa del genere
"Io non mi sono fatta quel tizio, lui mi ha quasi stuprata e tu non mi ascolti nemmeno, inizi ad urlare, e prima anzi che aiutarmi ti sei girato e te ne sei andato, ma tranquillo oramai sono abituata, ho capito come funzionano gli uomini ed è da un po' che ci ho preso l'abitudine"
"Hai preso l'abitudine a fare cosa?"
"Ho preso l'abitudine a essere il mio principe azzurro, sai lo ho capito molti anni fa, intendo dire al fatto che non ne avro mai uno come quello delle favole, perche siamo nel mondo reale, e nel mondo reale non esistono principi che vengono a prenderti col cavallo bianco..nah, qui esistono solo gli stronzi che ti giudicano prima di conoscerti"
Non so perche io gli abbai detto tutto questo ma lui mi ha ascoltato come rapito dalle mie parole che effettivamente dicevano ciò che penso veramente, ovvero che qui dentro il mio principe sono io
Lewis
Non so cosa mi sia preso prima ma quando sono uscito sono stato felice di averlo fatto, anche se sono arrivato in ritardo, e lei se l'era cavata da sola.
Quelle sue parole sugli uomini mi hanno colpito molto e non so perche ma credo che sia stata delusa in passato, molte volte. E non so come mai ma vorrei farla ricredere su ciò che dice, ma scaccio velocemente questo assurdo pensiero dalla mia testa.Torno in me e mi riprendo dal mio stato di trance
"Vieni in macchina con me, ti do un passaggio"
"Scusa ma per questa sera di uomini ne ho abbastanza"
Cazzo, quanto odio la sua parte testarda, che non vuole nulla da nessuno
"Invece vieni con me, perche la tua alternativa è tornare a piedi e non so dove tu alloggi ma mi sembra alquanto improbabile che tu ci riesca in un tempo decente e poi... Sono le tre del mattino e non penso tu voglia stare per strada da sola dopo quello che è appena successo."
Lei mi guarda e annuisce semplicemente. In poco tempo raggiungiamo la mia macchina e la faccio salire accanto a me.
Parto e pochi minuti dopo quando mi giro verso di lei noto che si è addormentata, mi dirigo in hotel, ma ecco che penso subito: quale cazzo è il suo hotel? Di svegliarla non se ne parla nemmeno ma non posso neanche lasciarla in mezzo alla strada quindi penso subito che potrei portarla nel mio hotel, nella mia suite cè abbastanza spazio per due e poi al massimo per una notte potrò prenderle anche un'altra stanza.
Poco dopo svolto nel parcheggio dell'hotel e lascio la mia macchina nel primo posteggio libero che trovo. Poi faccio il giro e prendo Bekah in braccio. Chiudo la portiera e poi con un clik della chiave anche la macchina. Adesso che ci penso la Tizia non è poi nemmeno cosi pesante per essere alta, e non è nemmeno cosi brutta.
Pensando questo mi dirigo all'interno dell'hotel. Alla reception cè una tizia più o meno della mia eta che mi guarda in modo seccante, mi da fastidio quando la gente mi fissa e si fa i fatti miei, e questo succede molto spesso. Vado fino all'ascensore e quando sono dentro premo il tasto dell'ultimo piano.
Una volta arrivati trovo la porta e striscio la mia chiave elettronica, sempre con Bekah in braccio, poi la adagio sul letto matrimoniale e le tolgo le scarpe, poi faccio caso al suo vestito che non deve essere il massimo della comodità, cosi mi avvicino al mio armadio e prendo una delle mie felpe, le tolgo il vestito e mi sforzo di non fare pensieri poco casti su quello che potrei farle, subito dopo le metto la mia felpa e me ne vado verso il divano, dove tolgo la maglia e i pantaloni, e indosso un paio di pantaloncini larghi. Una volta sdraiato sul divano cerco di addormentarmi ma proprio non ci riesco cosi mi dirigo verso l'angolo bar e mi preparo uno scotch, una volta consumato il mio drink mi avvicino al letto e mi sdraio, coprendomi solo con il leggero lenzuolo.
Pochi minuti dopo cado in un sonno profondo
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Something you call love||Lewis Hamilton||
Fanfiction-"Una volta mi hai promesso che per me ci saresti sempre stata, oggi però ero solo" -"Io la mia promessa la ho mantenuta" -"Non eri con me" -"Ma sei tu che te ne sei andato, io sono rimasta"