9.Ispirazione

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Passeggio sul bagna-asciuga con l'acqua che mi solletica i piedi e mi lascia un inspiegabile sensazione di pace e tranquillità. Tutto questo mi ricorda quando ero piccola e speravo ancora che mio padre cambiasse, ma non è mai stato cosi, e quando mi insultava e mi urlava contro io uscivo di casa o dall'hotel, e ovunque fossi cercavo l'oceano oppure se eravamo ad Amsterdam i canali che sembravano infiniti. E quindi eccomi ancora qui, nonstante io sia cambiata, sia maturata e sia a diventata più forte, ecco che qualcuno mi piega, di nuovo, e per loro sfortuna non sono ancora riusciti a spezzarmi.
Ma presto sarò più forte di prima e nemmeno quegli insulti mi faranno cosi tanto male. Pero per ora devo ammettere che mi hanno ferito, e non poco, non tanto per gli insulti in se ma per il fatto che siano stati gli uomini più importanti della mia vita a urlarmi contro, e che nei loro occhi si poteva vedere solo astio nei miei confronti.

***

Credo che sia passata qualche ora da quando sono sulla spiaggia. Prendo il telefono e guardo che ore sono e solo ora capisco quanto sia tardi. Infatti sono quasi le due del mattino e io sono ancora qui sulla spiaggia, la stanchezza non sembra arrivare e io sto ancora ripensando a cio che è accaduto prima. Ad un tratto sento dei brividi attraversarmi la schiena e una strana sensazione invadermi lo stomaco e inizio a pensare a un vestito. Questa è sicuramente l'ispirazione che stavo aspettando da mesi per il mio vestito protagonista della stagione che ormai è alle porte e cosi tiro fuori dalla mega borsa che ho con me la matita e il block notes e inizio a disegnare seduta su una piccola roccia sulla spiaggia, con lo spettacolo del mare davanti ai miei occhi, il vento che mi scompiglia i capelli e la mia idea che iniza a prendere forma.

Lewis

Dopo aver mollato un pugno in faccia a suo fratello e aver spinto Charles nella piscina, Bekah si è scusata con noi e se ne è andata.

"Ma che cazzo pensavate di fare eh? È solo un ragazza e non le avete nemmeno dato il tempo di spiegare. E non mi sembrava il caso di fare cosi, comunque complimenti, anche se non la conosco sono quasi certo che la avete persa" a intervenire è Daniel ed è seguito dagli altri che urlano in faccia a Max e Charles prendendo le difese di Bekah

"Ragazzi adesso basta, cosi non risolviamo nulla, dobbiamo andare a cercarla o chissa cosa potrebbe fare"

"Max hai ancora il coraggio di parlare? Sei tu che le hai urlato in faccia per primo!"

"Senti la situazione ci è sfuggita di mano ma ora dobbiamo proprio trovarla se no chissà cosa potrebbe fare"

"Andiamo ragazzi non è nulla di grave... Che cosa volete che faccia? È poi solo scossa da quello che le avete detto ma le passerà presto" questa volta sono io a parlare perche ne parlano come se sarebbe capace di uccidersi.

"No, voi non capite, è già successo e non è finita esattamente bene"
Max e Charles sono piuttosto allarmati ma ci spiegano che non sta a loro spiegarci del suo passato. Alla fine abbiamo deciso di dividerci per trovarla. Max ha suggerito i bar e le feste ma io ho un dubbio cosi inizio a camminare sulla spiaggia sperando che il mio istinto anche questa volta abbia ragione.

È da un bel po che cammino e il sole si fa spazio all'orizzonte, segno che dovrebbero essere le 5.30/6.00 del mattino e di lei nessuna traccia. Inizio a pensare che la mia fosse un idea stupida e che dovevo dare retta a Max che la conosce ma poi vedo una folta chioma di capelli neri illuminati dai primi raggi di sole e che scompigliati dal vento, si muovono sulla schiena di una ragazza che mi da le spalle e che capisco essere la mia Tizia. Non so cosa mi prende ma dopo un attimo che sono rimasto ad osservarla mi avvicino a lei e vedo che in mano ha un block notes e una matita e sta disegnando.
Lei non mi ha ancora visto cosi quando la chiamo fa un salto e si inciampa nei suoi piedi per lo spavento ma prima che cada la prendo al volo. La guardo negli occhi e lei non sembra cedere al mio sguardo. Subito dopo punto lo sguardo sulle sue labbra e per quanto so che sia sbagliato vorrei baciarla. Ma lei si separa subito da me senza distogliere lo sguardo. Appena vedo il block notes per terra lo raccolgo e mi blocco a fissare il disegno. Si tratta della bozza di un vestito che sembra parlare da solo. Può trasmettere il suo dolore e il suo senso di oppressione appparendo provocante ma con un qualcosa che lo rende davvero speciale. Questo abito urla 'hey, io sono una ragazza libera e tu non puoi farci nulla se io porto la minigonna'. È un miscuglio tra il rosso e il nero che appare in pochi dettagli che tuttavia rendono unico il vestito, come a dire che senza il nero, il vestito sarebbe uno qualunque, non uno da ricordare.
La guardo di nuovo e posso percepire il nero che la rende unica e cosi mi avvicino, lei fa lo stesso ma qualcosa sembra fermarla. E poi il mio cellulare vibra nella tasca dei miei pantaloni e io a malincuore mi allontano da lei, che fa lo stesso.

-Non la troviamo in nessun locale oramai penso che sia tornata a casa oppure potrebbe aver preso l'aereo e quindi potrebbe essere ovunque, non so cosa fare, ora sono solo disperato. Le voglio bene più di qualsiasi altra cosa al mondo e non permetterò che a causa mia le succeda qualcosa di grave.
-Max, sta bene, è qui con me, voi tornate allo yatch che vi raggiungiamo

🐧🐧🐧

Buongiorno a tutti. Allora scusate per il ritardo enorme ma sono stata impegnata in quest'ultimo periodo. Sono che sono cronicamente in ritardo ma io ci sto provando a mantenere il passo e infatti mi scuso anche per gli orari a cui aggiorno ma durante la giornata non ho proprio tempo. In ogni caso sono felice per Lewis per il suo primo posto di domenica e sono fiera di lui.

Ma ciancio alle bande... volevo chiedervi di lasciare un commento con il nome di un pilota a vostra scelta del quale vorreste che parlassi in uno nei prossimi capitoli e quello con piu commenti sara il primo di cui parlerò.
In ogni caso aggionero molto presto e scusatemi ancora per il ritardo.
Un bacio

~Giuly~

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