11.E se io volessi andare a cena con lui?

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Ungheria,29 Luglio 2018

Lewis

Salgo sul podio in Ungheria dopo una gara che è stata relativamente tranquilla ma che mi ha portato ad essere in testa al mondiale e con un vantaggio che mi fa sentire un po' più tranquillo di prima. 

Una volta rientrato nel hospitality mi torna in mente l'anello a cui penso da ormai tutta la settimana, quello che ho trovato nella borsa della mia Tizia e che mi ha lasciato sconvolto. Non riesco nemmeno a capire che cosa possa significare ma credo che questi dubbi non mi rimarranno per  molto. Infatti ieri dopo le qualifiche ho scommesso con la tizia che avrei vinto ma lei sosteneva che nonostante partissi dalla pole non sarei arrivato primo al traguardo. Così questa sera usciremo a cena e lei non potrà fare nulla per impedirmelo. A proposito, le mando un messaggio così che all'ultimo non possa dire di essersene dimenticata e poter così sfuggire al nostro 'appuntamento'.

Il mio cellulare emette un trillo, segno che è arrivato un messaggio che io apro e che mi lascia sconvolto, come tutto quello che dice o fa la Tizia

Da: Tizia

Non avevamo concordato una cena per questa sera ma una cena in generale, e oggi non posso proprio perché sono impegnata, quindi decidi tu dove e quando e ci vedremo ma temo che sarà durante la pausa.

 P.S.io vinco sempre, anche quando perdo

Subito mi incazzo perché mi sono fatto fregare da una ragazzina e effettivamente ha ragione lei, anche quando perde, riesce a farlo con stile e in qualche modo minimizza i danni, ma poi capisco che si è incasinata da sola perché se posso decidere dove e quando, e io sono in vacanza, questo significa solo una cosa...la porto in vacanza con me.

Bekah

Sono stata una stipida ad accettare quella scommessa ma il mio orgoglio mi ha costretta. Se mi fossi rifiutata sarebbe stato come dire che pensavo che Lewis avrebbe vinto e non potevo permettermelo. Io ci ho sperato fino all'ultimo che perdesse ma poi un dubbio ha invaso la mia mente. E se io volessi andare a cena con lui?

In ogni caso questa sera non posso sul serio perché devo stare con Max, non sta tanto bene, a parte che è triste per la gara, credo che ci sia anche qualche altra cosa quindi ho deciso che passerò la notte con lui. Anche dopo la litigata a Montecarlo siamo riusciti ad andare avanti, io gli ho spiegato la situazione, lui si è scusato un miliardo di volte e anche se non posso negare che mi fa ancora un po' male il pensiero di quello che mi ha detto, beh lui è pur sempre mio fratello e mi ha sempre aiutata, quindi passerò sopra a tutto questo perché gli voglio un mondo di bene e non posso vederlo stare male quindi devo capire che cosa sta succedendo nella sua piccola testolina. 

Esco dalla mia camera dell'hotel e vado verso quella di Max. Busso e mi apre, l'aria stanca, gli occhi leggermente lucidi e visibilmente arrossati. Alla vista mi si stinge lo stomaco e istintivamente lo abbraccio, senza sapere che cosa gli stia succedendo, lo abbraccio perché è mio fratello e l'unica cosa di veramente importante che io abbia, la mia unica famiglia a parte Meredith e Charles e l'unica cosa per cui valga dare la mia vita, perché si, io ammetto onestamente che darei la mia vita per lui, e probabilmente solo per lui. Sento che piange, le lacrime che si fanno spazio sul suo viso e che timide si posano sulla mia spalla dove Max ha appena appoggiato la sua testa, probabilmente per coprire la sua debolezza, anche se lui sa che non ha nulla da coprire e niente di cui vergognarsi. Dopo qualche altro interminabile minuto ci stacchiamo e lui chiude la porta. Ci avviciniamo al suo letto e ci stendiamo, abbracciandoci come quando da bambini ero io quella che aveva bisogno di aiuto, e lui era sempre dietro la porta della mia stanza ad aspettarmi, fino a quando non me ne sono andata di casa, ma questa è un altra storia, la mia, e in questo momento non si sta parlando di me, ma di mio fratello che ha bisogno del mio aiuto, seriamente questa volta, perché non lo ho mai visto piangere, non in quel modo e non per un motivo che sembra così serio.

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