7. Un giorno in più

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"Non abbiamo mai tempo...
Eppure il tempo è tutto ciò che abbiamo."

Dicembre

Anche se questo sarebbe stato il primo Natale senza i miei fratelli ero eccitatissima di partire e trascorrere le feste con Damiano e come sempre mi ero ridotta all'ultimo secondo a fare le valigie e di sotto c'era Jace che gridava come un matto che se non mi sbrigavo avrei perso il pullman.
-Ci sono, ho fatto! Mi aiuteresti a scendere i bagagli per favore?
-Basta che ci muoviamo.
-Ok, grazie.
Sapevo che come sarebbe arrivato in stanza si sarebbe messo a urlare, infatti la reazione non tardò ad arrivare.
-Arya ma lo sai che devi stare da Damiano solo quattro giorni?!
-Jace lo sai che è fiato sprecato con me, quindi è inutile dire sempre le stesse cose!
- Non ti capirò mai!
- Lo so.
Alla fermata del pullman ad aspettarmi c'erano Monia e la sorella Melissa. Salutai tutti e prima di salire riabbracciai mia sorella e mio fratello.
-Mi mancherai vita.
-Anche tu fratè, ci vediamo tra quattro giorni. - Mi diede un bacio sulla fronte.
La notte fu mooolto lunga e nonostante fossi stata al telefono a messaggiare il tempo sembrava essersi fermato finché non arrivai vicino alla destinazione. Per tutto il viaggio avevo avuto l'adrenalina a mille e non vedevo l'ora di arrivare, ed ora che c'ero mi era salita l'ansia e non sapevo più se fosse la cosa giusta passare il Natale lontano dalla mia famiglia. Non fraintendetemi, le cose con Damiano andavano benissimo, però questa era una cosa importante e ora stavo per avere una crisi di panico. Chiamai subito Jace.
Con la voce ancora di sonno: -Mmm Arya dimmi, sei arrivata?
-Buongiorno, scusami se ti chiamo a quest'ora del mattino, non sono ancora arrivata ma sto avendo una crisi di panico.
-Perché? Che succede?
- Non sono più così tanto sicura di star facendo la cosa giusta, forse dovrei essere lì con voi.
-Arya stai tranquilla, va tutto bene e sai che è solo l'ansia a parlare. Vedrai quando scenderai dal pullman e vedrai Damiano ti passerà tutto, ma scendi da quelle benedette scale!
-Sicuro?
- Ti giuro che se ti rivedo qui prima del previsto ti prendo a calci nel sedere sappilo!
-Va bene, va bene. Scusa ancora se ti ho svegliato.
-Tranquilla, ma davvero non farti prendere dall'ansia, lo sai che non ti avrei mai fatto fare una cavolata.
-Hai ragione. Ora devo chiudere, sono arrivata. Ti voglio bene.
-Anch'io.
Quando scesi e vidi Damiano che mi aspettava con un mega sorriso, proprio come mi aveva detto Jace tutta l'ansia che avevo mi passò e gli corsi incontro ad abbracciarlo forte.

Dopo essermi riposata mi sentivo decisamente meglio, il viaggio era stato abbastanza stancante.
-Ma buongiorno!
-Buongiorno. - Mi diede un bacio.
-Dove vuoi andare? Preferisci uscire o restare in casa?
-Ovviamente voglio uscire! Non sono di certo venuta per stare solo chiusa in casa.
-Ahahahah okok, copriti bene però, qui fa molto più freddo.
- Lo so, lo so. Spero di abituarmi presto ai pinguini.
- Ti amo.
-Ti amo anch'io.- Sorridendo ci scambiammo un lungo bacio.

È vero che faceva molto freddo fuori, però era fantastica la città sotto Natale con tutti gli addobbi.


-Dio che freddo.


-Te l'avevo detto, se vuoi possiamo andare via.


- No ti prego, riesco a resistere ancora, mi piace molto girare la città.


- Mi fa molto piacere, magari un giorno può diventare anche la tua di città.


Mi fermai, forse non avevo capito bene: -La mia città?


-Si, se vuoi magari un giorno puoi trasferirti qui da me.


-Mmm non so se riuscirei a sconvolgere così tanto la mia vita.


- Io credo di si. - Mi baciò.


-Mmmmm vedremo, devo prima vedere se riuscirò a convivere con questo freddo.


-E non hai visto ancora l'estate, ahahahah.


- Non sei d'aiuto sai?


-Ahahah, vieni ti faccio provare il vin brulé, così ti riscaldi.


- Il cosa?


-È un vino caldo speziato, è molto buono, sono sicuro che ti piacerà.


Dopo aver fatto un bel po' di fila finalmente riuscimmo a prendere questo vino.


-Bevilo piano, non vorrei che ti arrivasse dritto in testa.


-Uomo di poca fede.


Lo assaggiai ed era davvero buono.


-Mmm è delizioso.


-Ne ero sicuro che ti sarebbe piaciuto.


-Finalmente inizio a sentire un po' di calore nel mio corpo.


Prima di ritornare a casa passarono altre due ore circa e nel frattempo scattai una marea di foto, mi piaceva davvero questa città, ma non ero molto sicura di volermici trasferire.


Mi buttai sul letto: -Dio sono davvero esausta.


-Sai già cosa fare domani quando sarò a lavoro?


-Onestamente no, ci penserò domani quando mi sveglierò.


-Prima di andare via domani ti lascerò alcune note su quello che potresti vedere o visitare.


- Grazie.- Lo baciai. -Dò la buona notte ai miei fratelli e torno subito.


- Mi troverai qui buono buono.


-Vorrei vedere, ti ricordo che dovrai farmi da stufa quando torno.


-Pure?


-Ovvio.


Uscii e feci la videochiamata, risposero subito e in coro mi chiesero: -Allora?!


-È davvero fantastico qui!


Jace: -Vorrei ricordarti che tra quattro giorni voglio rivederti qui!


-Si tranquillo, non ho intenzione di trasferirmi qui, non per il momento per lo meno.


Sky: -Non per il momento?


Jace: -Cosa intendi dire?


-Semplicemente quello che ho detto, ora vi lascio sono stanca morta. Vi voglio bene, notte.


Insieme : - Ti vogliamo bene, notte.


Quando tornai a letto diedi un bacio a Damiano e dopo esserci dati la buona notte ci addormentammo abbracciati.



Continua...



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