IX Capitolo

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“Di tanto in tanto guardati attorno.
Goditi ogni cosa. Perché è tutto qui.
E domani potrebbe non esserci più…”
-Grey's Anatomy

L’estate era arrivata, sono sei mesi che evito Jace, in particolare da due mesi, da quando avevamo avuto quella brutta discussione. Era sempre più difficile nascondere la pancia e dato che non sapevo ancora come dirglielo, quando lui era in casa io ero fuori o chiusa in camera a chiave. Ogni giorno sia Damiano che Sky mi assillavano affinché comunicassi la novità a Jace, anche perché la scadenza si faceva sempre più vicina ed era meglio che lo veniva a sapere da me e non da altri, ma avevo troppa paura della sua reazione e ogni volta che trovavo il coraggio all'ultimo secondo ci ripensavo.
-Nonno ora che sai tutto devi aiutarmi a dirlo a Jace ti prego.- Ero in un mare di lacrime, nonostante fosse felice mi sentivo di averlo deluso.
- Arya non posso, lo sai, è una cosa che spetta a te fare e anche alla svelta direi. Conoscendo tuo fratello mi stupisco come ancora non sia riuscito a scoprire tutto.
-Ha i suoi sospetti come ti ho detto, però ho chi mi copre bene.- Lo abbracciai forte- Sono disperata nonno.
- Non abbracciarmi così forte che mi fanno un po' senso tutti questi chili di troppo, ahahahah.
-Anche in giro mi prendi?
- Lo sai che non mi piace vederti piangere.
- Lo so, scusa.
-Arya ascoltami, lo sapevamo tutti che prima o poi avresti preso la tua strada.
-Si, però…
-Però niente, ormai la scelta è stata fatta e non puoi più tornare indietro.
- Lo so, ma non so se sia più una buona scelta.
- Come ti ho detto ormai è troppo tardi per tornare indietro. Quindi sbrigati a dirlo a tuo fratello.
-E se si arrabbia? Se non mi perdonasse per quello che ho fatto?
-Magari, anzi sicuramente all’inizio si potrà arrabbiare, ma poi tornerà sui suoi passi lo sai. Jace ti vuole bene, Arya, e non potrebbe non perdonarti.
- Non lo so, l'ho fatta grossa questa volta.
-Dai è ora di tornare a casa che si è fatto tardi, se vuoi ancora parlarne domani sai dove trovarmi.
- Ti voglio bene nonno.
-Anch’io.
La settimana che seguì non fu la migliore della mia vita, avevo deciso di dire tutto a Jace e così tra una visita e l'altra mi stavo preparando il discorso, ma tutto ciò fu vano perché una mattina ricevetti una chiamata per nulla piacevole dove mandavano all'aria tutta la mia vita e solo successivamente mi accorsi che mi ero svegliata in una pozza di sangue. Nel giro di dieci minuti avevo perso tutto, il mio ragazzo, il mio futuro e l’inizio di una nuova vita.



Luglio

La vita andava avanti, ma non la mia. Non ricordo neanche se mangiassi più, so solo che perdevo peso e che le mie giornate erano sempre le stesse.
Porta chiusa a chiave.
Gente fuori la porta che vuole parlarmi.
Musica.
Lacrime.
Letto.

Agosto

Porta chiusa a chiave.
Gente fuori la porta che vuole parlarmi.
Musica.
Lacrime.
Letto.



Settembre

Porta chiusa a chiave.
Qualcuno fuori la porta che vuole disperatamente parlarmi.
Musica.
Letto.




Ottobre/Novembre/Dicembre

Porta chiusa a chiave.
Jace e Sky fuori la porta.
Musica.
Letto.

I miss youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora