Capitolo 6.

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Mancavano pochi isolati e avrei abbracciato la mia piccola.

La pioggia aveva iniziato a picchiettare sul vetro ed Elija azionò i tergicristalli.

《 Cavolo!》 bisbigliai aggrottando la fronte. Sbuffai e portai le ginocchia al petto poggiando i talloni sopra il sedile di pelle nera.

La pioggia non mi era mai piaciuta. Era come se trafugava nella mia anima e si insediava in fondo, senza lasciarmi per portarmi in uno stato ansioso che mi bloccava il respiro.

"Sta piovendo. Devi restare in casa. E io odio restarci."

Scendemmo dall'auto. Presi la borsa e i palloncini ed Elija corse nella pasticceria dietro l'isolato.

《 Camille aspettami.》

Sorrisi e restai ferma ad aspettarlo curiosa si cosa avesse in mente.

Lo vidi tornare con un pacchetto bianco con un fiocchetto rosa intrecciato sopra.

È la torta preferita di Kayla.》sussurrò per paura di farsi sentire.

Scoppiai in una risata che non riuscii a trattenere.

Elija mi guardava come se non capiva e poi mi raggiunse davanti la porta principale ridendo. 

Una placca color oro c'era sopra il campanello.

"Hope" e sospirai.

Era la mia casa, la mia placca color oro.

La mia speranza.

Entrambi entrammo e un'odore familiare mi pervase. Inspirai forte e sorrisi.

《 Camille!》e mi ritrovai due braccia strette al collo.

《 Ehi, oggi sei più grande. Non devi piangere.》 le sussurrai posando delicatamente le mie labbra sulla sua fronte. Kayla tirò su col naso e si asciugò le lacrime con i dorsi delle mani.

《 Buon compleanno, piccola mia.》e mi abbracciò stretta all'altezza delle gambe.

Rimasi lì, ad accarezzarle quei lunghi capelli per non so quanto.

Sembrava che il tempo ci stava facendo recuperare tutto quello che avevamo perso stando lontane.

Dio com'è piccola, pensai. Il cuore mi si strinse ancor di più e caddi in ginocchio per abbracciarla forte al petto.

《La cena è pronta.》 Si udì dal salone. Presi per mano Kayla ed Elija andò in cucina per poggiare la torta nel frigo.

《 Kayla lo sai che Camille ha una regalo splendido per te? - disse mentre si posizionava l'indice di fronte la bocca - Ma non dirlo a nessuno o tua sorella mi uccide.》

Eravamo tutti lì ed io sentii ciò che le aveva detto, ma non non ci pensai e restai al gioco.

Il sole ormai era tramontato e aveva lasciato posto ad una notte splendida. La luce soffusa del quarto di luna cercava di penetrare dalla finestra attraverso le tende avorio.

I sorrisi, le sorprese e quegli occhi blu così felici.

"Tanti auguri a te..."

e soffiò forte, su quella torta che adorava tanto.

《 Tanti auguri.》le sussurò e si buttò nelle braccia di Elija.

Arrossì e la strinse forte.

Mi spostai per andare a prendere il mio regalo. Aprii la borsa e tirai fuori un barattolino di vetro chiuso da un tappo di sughero scuro.

"《Elija ti prego fermati.》

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