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Camila  pv

Spingo le porte in vetro entrando nei corridoi. A destra come a sinistra ci sono gli armadietti degli studenti interrotti, ogni tanto, dalle porte per le aule e i bagni. L'unica cosa che cambia è che a sinistra, prima degli armadietti, c'è la segreteria  scolastica con dentro anche l'aula professori. In fondo al corridoio, nel punto in cui fa angolo, c'è la presidenza. Giro a sinistra e busso al vetro, un omone: alto si è no 1,90 m, corvino con taglio corto, occhi grigio topazio e il corpo tutto muscoli, avrà all'incirca 30 anni. Si presenta davanti a me <<dimmi>> ha la voce profonda, se lo incontrassi di notte mi prenderei un colpo <<avrei bisogno del numero di armadietto, l'elenco dei corsi secondari e la lista dei miei orari. Camila Cabello>> la voce mi trema davanti a quello sguardo tagliente che mi perfora, sorride a trentadue denti e mi consegna l'elenco e gli orari per poi uscire da quella stanza e camminando verso il fondo del corridoio dicendomi di seguirlo. Così faccio, ma per stargli dietro a momenti devo correre. Mi guardo in torno e noto, con un misto tra l'incantata  e la curiosa, la ragazza dagli occhi smeraldo, indossa: uno shot top cremisi, dei jeans neri strappati sulle cosce e sulle ginocchia, ai piedi ha delle costose sneakers di Gucci. Sta parlando con una ragazza dai capelli castani, è di spalle quindi vederla in volto non mi è possibile. Sembrano come se fossero amiche da anni, secondo me non è così, altrimenti sul bus ci sarebbe stata anche lei ma mi ricordo bene chi c'era sul bus che dall'aeroporto portava a qui, a meno che non sia venuta con un altro bus.
Vado a sbattere contro l'uomo che si è fermato, vedo che sorride. Che gli sia piaciuto il contatto del mio corpo contro il suo? Bah. Mi prende la mano, la gira con il palmo verso l'alto per poi metterci sopra il lucchetto e  prende un blocco degli appunti dalle tasche. È vestito come un coach di palla canestro, fischietto incluso. <<metti la password che vuoi usare, poi dimmela così se in caso te ne dimentichi possa darti una mano>> quella voce mette i brividi. Metto come password l'anno di nascita della mia sorellina poi, ovviamente, la dico al prof che la scrive. <<bene, ah questa è la mappa -mi da la mappa con tutte le classi segnate e il mio armadietto colorato in rosa- per qualsiasi cosa chiedi del prof Rossi (no opsetegreta non è Fede mi spiace, forse ci sarà in un capitolo futuro ) , ti manderanno subito da me >> sorride ancora e torna in aula insegnanti. Apro lo sportello e iniziò a sistemare le mie cose in ordine, attacco le foto della mia famiglia allo sportello con gli orari e i corsi pomeridiani mentre la mappa la piego per bene e me la metto in tasca. Appena chiudo l'armadietto la vista mi viene oscurata dalle mani di una certa ragazza bionda alta come una giraffa <<Ciao dinah >> sorrido mentre lei sbuffa togliendo le mani << hai barato>> imbronciata è ancora più tenera del normale, le stropicciò le guance << no carissima, conosco le tue mani anche se non da molto>> scoppiamo a ridere e insieme decidiamo di uscire in giardino.

Lauren Pv

Va tutto secondo i piani. Sto facendo amicizia con la ragazza e entro due giorni manderò il video al mio capo, averla in camera con me è a mio vantaggio sia strategico che a risparmio energetico.
Ora sono in stanza, il target è in bagno a fare la doccia, sto leggendo una guida sulle nuove tattiche di uccidere antisgamo quando il computer si illumina di nuovo. Mi alzo nascondendo il libro sotto il cuscino, mi siedo alla mia scrivania che è proprio attaccata al letto e guardò la posta trovando 1 email di Jackson, la apro...

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Lauren,
Hai due colleghi che verrano da te, ti mando i dettagli di loro più tardi.

Jackson
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Ma amatemi che oggi vi aggiorno con due capitoli, chi saranno mai queste persone misteriose di cui ha scritto Jackson? State con me e lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Innamorata di un' assassina (camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora