17. la cena

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Non sapevo proprio come comportarmi quella sera. Avrei cenato insieme al ragazzo che mi piaceva, che sarebbe successo? L'ho già baciato ma questa volta è diverso, sembra sul serio che lui voglia fare sul serio. E se io poi rovino tutto? Goffa come sono faccio qualche casino, farò cadere qualche bibita addosso a lui o addirittura addosso a me.
Sto sudando freddo in questo momento e non so come comportarmi.

"Sol, allora..pronta? Non dirmi che te vesti così..."

Dice Victoria entrando subito dopo nella mia stanza.

"Si perchè..che problema ha il mio look?"

"Ti presto qualcosa di mio, ho capito..a Damiano non piacciono le suore.."

La guardo male.

"Ancora con la storia delle suore? Smettila."

"Okok scusa ma te presto qualcosa de mio che è meglio"
Esce dalla stanza rientrando poco dopo con alcuni vestiti.
"Ok, te metti questo, ho deciso"

Prende in mano un vestito nero abbastanza corto.

"Nono che sei matta? No!"

"E dai Sol! Non fare la...ok nun lo dico! Però hai capito, vedrai che Damiano apprezzerà, altro che apprezzerà"

Alla fine mi lascio convincere e metto quel vestito cortissimo e strettissimo tral'altro. Ma chi me lo ha fatto fare.
Mi dirigo verso il balcone, aspettando con ansia Damiano, ma non ho dovuto aspettare troppo,  perchè nemmeno due minuti e lui arriva. Era vestito come suo solito molto bene, dei jeans neri strappati e una camicia di quelle sue con fantasie strane sopra. Ah e aveva quel suo cappello marroncino che mi faceva impazzire.
Appena mi guarda spalanca gli occhi avvicinandosi a me.

"Oh beh..wow..Sole sei bellissima, davvero tanto."

Arrossisco leggermente, quella era il tipo di serata che speravo da una vita e stava per iniziare proprio adesso.

Ci sediamo entrambi e lo guardo per qualche istante, non potevo sul serio credere che finalmente ero qui insieme a lui. Mi piaceva non potevo negarlo più a me stessa, o almeno mi piaceva questo suo lato, così dolce, che solo io so come mi fa sentire.
Prendo la forchetta per iniziare a mangiare e durante la cena c'era quasi un silenzio imbarazzante, i silenzi imbarazzanti forse sono i più belli anche se molte persone non apprezzano, ma in questo momento apprezzerei di tutto.

"Sole te posso di una cosa?" Annuisco leggermente, mentre alzo lo sguardo verso di lui.

"Credo de essermi innamorato di te, nun lo so spiegà ma è così, me piaci tanto e nun posso aspettare più co' te.. ti vuoi mettere insieme a me? Faró er bravo, lo prometto"

Quando era agitato parlava più romano del solito e questo lo adoravo tanto, adoravo tutti di lui, non so proprio spiegarlo.
Il mio cuore sta battendo all'impazzata, Damiano David mi aveva davvero chiesto di mettermi insieme a lui e io non potevo assolutamente dire di no.

"Mio dio Damiano, certo che si, non stavo aspettando altro, non aspettavo altro che questo giorno, sono innamorata di te anche io, non posso descrivere come"

E poi senza che potè finire la frasi lui mi prende il viso tra le sue mani calde e mi bacio sulle labbra, un bacio dolce e delicato, proprio quelli che piacevano tantissimo a me.

Don't. | Damiano David-Måneskin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora