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"Allora come ci mettiamo?"domanda Sfera buttando il filtro della canna a terra.
"Abbiamo i posti numerati genio"gli dico facendogli notare il numerino affianco al suo nome.
"Allora in pratica le coppie sono: Mario ed io, Martina e Charlie, Elia con Mirko e Sara..."dice Gionata fermandosi sul mio nome e guardandomi negli occhi.
"No no no no no e ancora no, io con lui non ci viaggio per favore" dico realizzando che dovrò sedermi vicino a Luca.
"Sara non puoi cambiare i numeri" mi dice Elia mettendomi una mano sulla spalla.
"Su iniziamo a sederci"richiama la nostra attenzione Mario.
Appena metto piede su uno scalino sento tirarmi indietro.
"A quanto pare dovremmo viaggiare assieme baby" dice Luca spostandomi i capelli e sussurrando nel mio orecchio.
Mi levo dalla sua presa e vado verso il mio posto, perfetto è anche vicino al finestrino questo vuol dire che non avrò via di scampo.
Una volta tutti sistemati la voce metallica del pilota annuncia che stiamo per partire, mi metto l'anima in pace e inizio a guardare fuori dal finestrino.
"Io l'avevo detto che dovevamo prenderci il jet privato"dice Gionata appoggiando tutte le sue cose sul tavolino in plastica.
"Almeno abbiamo la prima classe"dico guardandolo.
La cosa peggiore sono i posti, ovviamente non potevano metterli come quelli normai ma uniti simili a dei piccoli divanetti, quindi si dormirà appiccicati, più schifo di così non potrebbe andare.
"Allora baby che si fa?"mi dice Luca avvicinandosi più del dovuto a me.
"Intanto ti sposti, non faccio nulla con te"dico spingendolo.
"E dai abbiamo molte ore a disposizione troviamo qualcosa da fare"mi prega lui, ma prima che io potessi rispondere arriva la hostess, bionda ossigenata divisa striminzita che le mette in evidenza tutte le forme e tacchi vertiginosi.
"Posso fare qualcosa per te ti sta piacendo il viaggio?" le domanda con una voce da oca a Luca come se io non ci fossi.
"Veramente..."Luca ha un piccoli sorriso malizioso, che ora passerà subito.
"Veramente no tesoro, si il viaggio ci sta piacendo veramente tanto ma non puoi fare niente per lui a quello ci penso già io"le dico avvicinandomi a Luca più del dovuto e baciandogli la guancia e ammiccando alla tipa.
Quest'ultima se ne va evidentemente offesa fino a quando trova un'altro ragazzo in fondo ma non ci do peso.
"Sei una grandissima stronza" mi dice Luca sbuffando e mettendosi a braccia conserte come fanno i bambini quando si arrabbiano.
"Mh il bambino si è offeso, posso fare qualcosa per te?"dico l'ultima frase imitando la voce della hostess e ci mettiamo a ridere.
"È 5 minuti che non ci urliamo addosso"mi dice lui serio.
"Che progressi" dico sdraiandomi e lui mi imita.
"Io mi riposo un pochino non fare cose strane"lo avviso girandomi verso di lui che è intento a giocare al cellulare.
"Si non ti preoccupare se avessi voluto fare qualcosa l'avrei già fatto"dice e mi fa un occhiolino.
Che bastardo, dopo questa frase mi giro verso il finestrino e chiudi gli occhi, Los Angeles arrivo.

Instagram~Capo PlazaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora