"Mi sono divertita tantissimo, davvero"dico a Luca entrando in casa, mi ha portata a mangiare la pizza fuori e poi abbiamo fatto un giro dove ci sono le stelle a terra.
"sono contento" mi dice freddo e sbattendo la porta di casa e andando fuori verso il terrazzo.
"mi spieghi cos'hai, sei bipolare o lo fai a posta?" dico uscendo anche io e incazzandomi con lui andandogli davanti.
"Certo che sei scema a non capirlo eh Sara"dice facendo una risata amara.
All'improvviso inizia a togliersi la maglietta e successivamente slacciandosi la cintura e levandosi i pantaloni, mi metto istintivamente una mano sopra gli occhi e poi sento splash.
"Puoi aprirli stupida"e faccio come dice.
"Sarà gelata l'acqua, esci!"dico intimandolo ad uscire fuori dalla piscina.
"Si sta benissimo vieni"dice avvicinandosi al bordo.
Poggio la borsa sopra uno dei lettini insieme alle scarpe, levo tutti i vari gioielli e per ultimo il vestito, mamma mia che imbarazzo.
Metto un piede nell'acqua ed è non gelata, di più.
"Nono, io non entro te lo scordi"
"Non fare la bambina, vuoi che ti prendo in braccio?"mi chiede ironico.
"Si grazie"rispondo sedendomi, non pensavo l'avesse fatto, si avvicina e mi prende a mo di sposa, quando le sue mani e il suo corpo bagnato vengono a contatto con il mio rabbrividisco, istintivamente lego le mie braccia attorno al suo collo e appoggio la testa contro il suo petto.
"E menomale che era fredda eh"mi dice Plaza risvegliandomi dai miei pensieri.
"Beh di sicuro non è calda"dico guardandolo negli occhi, siamo illuminati a stento dalle luci del panorama.
Mi stacco malvolentieri dalla sua presa, mi bagno i capelli e successivamente nuoto verso il bordo dove si può vedere meglio la città.
"È davvero bello qui"dice Plaza raggiungendomi e avvolgendo il suo braccio attorno al collo.
"Hai ragione, ci vivrei"rispondo guardando la punta del grattacielo.
"Ma cosa hai capito?"
"Il panorama, la città, la California no?"
"No, tu"
"Io?"domando girandomi verso di lui.
"Si Sara, è da quando Elia ci ha presentati, ma poi la situazione si è complicata per via di quel fatto...Ti odiavo perché non potevo averti"
"Non so che dire"
"Non dire niente, fai e basta"dopo queste parole pronunciate da lui, mi avvicino e senza aspettare niente mi fiondo sulle sue labbra che mi accolgono volentieri.
La presa sui miei fianchi diventa salda come la mia presa al collo, istintivamente allaccio le gambe attorno al suo bacino, per andare oltre ci separano solo due pezzi di stoffa, Plaza capendo la situazione si stacca e appoggia la sua fronte alla mia, abbiamo entrambi i respiri affannati.
Non diciamo niente, ci guardiamo e basta.
"Sei una fottuta mosca bipolare"gli dico, e poi riprendiamo da dove eravamo rimasti.