Racist Messages

2.8

Klariza e Michael erano a casa di quest'ultimo mentre leggevano un libro di lei.
Klariza era di schiena appoggiata al petto di Michael; era in quel modo che a loro piaceva mettersi così da poter leggere comodamente.

Avevano deciso di passare una giornata insieme.
Michel poggiò il mento sulla spalla di Klariza.

"Che dire? Era diventato un grande amico per me. Mi aiutava in tutto e si era anche confidato diverse volte. Però c'era qualcos'altro, qualcosa di lui che mi piaceva e che ci legava strettamente, come un nodo. Sì, eravamo un nodo: una volta sciolti, separati, non saremmo stati più niente."

-"Ehi Klariza, facciamo una pausa? Ti porto un bicchiere d'aranciata, va bene?"- chiese Michael.

-"Certo."- Klariza sorrise e mise il segnalibro per non perdere la pagina.

Mentre Michael andava in cucina il telefono di Klariza vibrò.
Lo prese, lo sbloccò e andò a vedere i messaggi di Whatsapp.
Si irrigidì appena vide che la notifica apparteneva allo sconosciuto.

Aprì la chat:

Sconosciuto: Ehi!

Ehi?
Klariza non sapeva che pensare.
La stava salutando? Oppure era solo un modo per poi insultarla?
Doveva rispondere?

Klariza: Ehi...

Sconosciuto: Come stai?

Klariza: Perchè ti interessa? Vuoi sapere quanto sto male così da infierire ancora di più?

Sconosciuto: No. Io volevo solo sapere come stessi...

Klariza: Non mi sembra che te ne sia importato la prima volta.

Sconosciuto: Io... mi dispiace...

Klariza: Perchè? Dimmi solo perchè?

Sconosciuto: Mi spiace,Klariza.

Klariza: Rispondi alla domanda. Perchè ce l'avevi con me? Cosa ti ho fatto?

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Ultimo accesso alle 16:15

Klariza sospirò.
Spense il telefono appena vide Michael arrivare con due bicchieri d'aranciata.

-"Ecco qua."- porse il bicchiere a Klariza.

-"Grazie."-

-"Stai bene?"- era sorprendente come Michael capiva sempre quando c'era qualcosa che non andava.

-"Certo"- finse un sorriso.

19/05/2015

Sto ridendo. Sto piangendo.
È come se stessi morendo.