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Era venerdì, Klariza e Michael stavano andando a scuola a braccietto. Era passata una settimana da quella "piccola lite" con Michael e Klariza non riusciva a capire come faceva il suo amico a essere così buono.
Si era resa conto di avere un amico speciale e che non si trovava cosí facilmente.

Entrarono in classe e si sedettero ai propri posti, la professoressa entrò subito dopo. Per tutta l'ora, come per tutta la settimana, Klariza pensò ad altro.
Aveva in mente i messaggi dello sconosciuto, da giorni non le scriveva. Ovviamente era felice, ma voleva sapere chi era che le faceva del male cosí da farlo smettere ed essere lasciata in pace.

-"Signorina Clayton, continui a leggere lei"- i suoi pensieri vennero interrotti dalla prof.

Klariza scosse la testa e guardò in panico l'insegnante. Diede uno sguardo alla sua destra, verso Michael, che avendo capito che la sua compagna aveva bisogno di aiuto, cercò in tutti modi di suggerirle.

-"Pagina 44, secondo paragrafo a destra del libro, quinta riga"- sussurrò una voce dietro alle spalle di Klariza.

Lei cercò la riga e iniziò a leggere. Subito dopo la campanella suonò, la prof diede i compiti e se ne andò. Klariza tirò un sospiro di sollievo e si voltò per ringraziare il compagno che l'aveva aiutata. Quel compagno era Calum Hood, moro, occhi color marrone e di corporatura media.

Quasi mai aveva parlato con lui. Klariza non era una ragazza che parlava molto, la sua timidezza glielo impediva. Al contrario di lei, Michael aveva tanti amici e riusciva a stringere amicizia quasi subito

-"Grazie, per avermi aiutato"- disse Klariza, facendo un mezzo sorriso.

-"Di nulla. Ti vedo un po' distratta in questi giorni"-

Klarisa si sorprese, non pensava che qualcuno si fosse accorto dei suoi momenti di distrazione. Soprattutto da Calum, non aveva mai parlato con lui se non per un saluto. Decise di inventare una scusa sul momento.

-"Ehm... sì, io..."-

-"Tranquilla, non devi darmi spiegazioni"- le sorrise.

La prof di storia entrò in classe e lei si voltò verso la cattedra non prima di aver rivolto un altro sorriso al suo compagno.

La giornata passò molto in fretta, appena Klariza uscì da scuola vide che stava piovendo e anche molto. Si voltò in cerca di Michael, avrebbe voluto chiedere a lui di accompagnarla a casa. All'improvviso venne coperta da un ombrello, si girò vedendo Calum sorridergli.

-"Ti accompagno a casa, se vuoi"- disse in modo impacciato.

-"No tranquillo, aspetterò Michael"- gli sorrise Klariza imbarazzata.

-"Non è un problema per me, davvero"-

-"Mmm,va bene, accetto"-

Prima di andare via, Klariza diede un veloce messaggio a Michael, dicendogli di non aspettarla e di poter andare a casa. Poi, si voltò verso Calum e insieme si incamminarono verso casa di lei.

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