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Tornó a casa, salii le scale per andare in camera sua, lanciò lo zaino per terra e con le lacrime che scendevano copiosamente dagli occhi si buttò a peso morto sul letto.

Klariza non riusciva a capire...
Si chiedeva perchè lei? Perchè la trattava così male. Cosa gli aveva fatto per essere trattata così. Ora, sapeva che conosceva Michael ed era uno della sua classe...
Quel pomeriggio Klariza si addormentò così, con i pensieri che ancora le frullavano in testa e le lacrime che continuavano a scendere.

Il giorno dopo si alzò stanca e con un mal di testa allucinante, decise di rimanere a casa e rilassarsi. Doveva dimenticarsi per un giorno di tutti i problemi. Fece colazione, andò a fare la doccia e dopo si vestì con una maglia larga e dei pantaloncini corti.

Si lasciò andare sul letto e prese il libro che aveva iniziato a leggere. Adorava leggere, la distraeva dal mondo e da tutto ciò che la circondava. E in questo momento ne aveveva davvero bisogno. Lesse fino alle 16:00 di pomeriggio e solo il vibrare del telefono la distrasse.

Lo prese, sbloccò la home e andò sui messaggi di Whatapp. Aveva paura che lo sconosciuto le avesse scritto, ma quando andò a vedere vide che c'erano una decina di messaggi da parte di Michael. Andò ad aprire la chat.

Michael: Ehi scimmietta, perchè piangevi stamattina?

Michael: Se vuoi parlare, sai che io ci sono.

Michael: Te ne sei andata senza salutarmi.

Michael: Lo sai che puoi venire da me anche solo per abbracciarmi e piangere sulla mia spalla, lo sai vero?

Michael: Per favore, rispondimi. Mi fai preoccupare, così.

Michael: Se qualcuno ti ha fatto del male, gliela farò pagare. Nessuno tocca la mia scimmietta😊

Michael: Per un momento ho pensato di venire da te, ma forse non avresti voluto. Mmm, va bhe, quando vuoi parlarmi io sarò subito online. Ti voglio bene, piccola😘

Era felice di quei messaggi, perchè sapeva di essere importante per qualcuno e questo per lei era molto. Si era sempre sentita sola, anche se stava con gli altri, si sentiva come se fosse nata solo per sprecare ossigeno, tanto ce ne era abbastanza.

Scrisse un veloce messaggio:

Klariza: Sto arrivando.

Fu felice nel vedere scritto online appena mandò il messaggio.
Si cambiò in fretta, jeans e maglietta a maniche corte, prese il telefono con sè ed uscì di casa.

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