Capitolo 8

69 4 0
                                    

Decisi di fare il test del DNA per vedere se era figlio di Nick e... Si era suo figlio, fui sollevata.

Passata una settimana dalla scoperta Jonatan mi chiamò:

-Scusa se me ne sono andato, ero traumatizzato, sai tu hai 16 anni io 17 e avere un figlio a queste età è un po presto, ma per te voglio tentare, scusa ancora, ma voglio provarci, voglio crescere con te, la donna dei miei sogni, il nostro futuro figlio-

-Mi dispiace, ma non è tuo figlio-

Spiegai la faccenda a Jonatan che attaccò subito.

Passò un mese ero sul divano, stavo leggendo un giornale, quando la porta si aprì, entrò una bambina, di 8 anni. Seguita da Nick. Stetti zitta, perché non ci capivo nulla.

-Anne lei è Jennifer, mia sorella,

Jennifer lei è Anne.-

-Piacere-

-Piacere-

Jennifer andò a mettere via la sua roba quando io chiesi sotto voce a Nick...

-Lei è la bambina delle foto! Quelle foto! E quella signora vicino a lei? Chi è?-

-Si, si è lei! Be ecco è una storia lunga- Vidi la tristezza cadere sul suo viso.

-Quella donna, vicino a mia sorella, nelle foto... È... Nostra madre, anzi era, è morta, due anni fa, di cancro al cervello, una delle malattie peggiori che possano esistere, mi ricordo quando aveva quei mal di testa che la uccidevano ma ci diceva che era solo perché era stanca, mi ricordo il giorno in cui è andata in ospedale e non è tornata, così mio padre ci disse "ragazzi la mamma sta male, ha un brutto mostro che è andato nel suo cervello e vuole fare male alla mamma, ma tranquilli, la mamma è forte, molto forte, resisterà"

Mi ricordo quando sono andato in ospedale, a trovarla, i suoi splendidi capelli biondi, stavano scomparendo, con la voce rauca diceva "Bambini sto bene tranquilli, vincerò io contro questo mostro non preoccupatevi per me, perché io resisterò, lo farò per giocare ancora con voi nei prati, per cantarvi la buonanotte, per abbracciarvi quando siete e sarete tristi, e per festeggiare nei momenti felici, lo farò per starvi accanto, sempre"

Mi ricordo quando tornava a casa e sveniva sul divano e papà ci diceva che il mostro aveva vinto un round ma c'è ne erano ancora tanti! Mi ricordo... Il giorno in cui ci ha lasciati e ci ha detto "Scusate, il mostro ha vinto, sta vincendo, non riesco più ad essere forte e a resistere, ma ciò non vuol dire che non ci sarò più, io sarò su, in una di quelle stelle a vegliare su di voi, a giocare con voi nei prati, a cantarvi la buonanotte, a abbracciarvi quando siete e sarete tristi, e a festeggiare nei momenti felici, a starvi accanto, sempre, io ci sarò, ricordatevelo sempre"-

Vidi una lacrima che gli solcava il viso, lo strinsi forte forte, e gli dissi,

-Io ci sarò sempre, ti starò sempre accanto, qualunque cosa accada-

-Sei unica sai! Comunque per finire, Jennifer ora vive con me, ha vissuto con mio padre fino adesso e ora lui deve andare in giro per il mondo a lavorare, e quindi Jennifer viene a stare da me, ti da disturbo?-

-Oh nono anzi-

Decisi di andare un camera di Jennifer per vedere come andava, lei era lo sdraiata sul letto a piangere.

-Ehy! Tesoro! Che succede?-

-Nnniente-

Mi sedetti a fianco a lei

-Che hai?-

Si sedette, le asciugai le lacrime.

-Mi manca la mamma!-

Disse sconvolta

-La mamma è la su che ti sta accanto, è in una stella, e gioca ancora con te nei prati, e ti canta ancora la buonanotte, e ti abbraccia ancora quando sei triste, e festeggia ancora con te nei momenti felici, e si ti sta sempre accanto-

A quelle parole la bambina mi abbracciò

-Ti voglio bene- Mi disse

-Te ne voglio anche io-

Mi alzai e mi inginocchiai per terra difronte a lei

-Ora dimmi perché hai bisogno della mamma?-

-Era sempre lei che mi aiutava a mettere a posto-

-Tranquilla cucciola! Vieni! Ti do una mano io a mettere a posto-

Così mettemmo tutto a posto

"I calzini nel primo cassetto con le mutandine e le canottiere"

"I costumi nel secondo"

"Le magliettine nel secondo"

"Nel terzo ecco i pantaloncini!"

"Nel quarto le felpe!"

"E i vestiti... E le giacchine... appendiamole!"

La sera ci buttammo sfinite sul letto!

-Sei stanca Anne?-

-Un po e tu tesoro?-

-Da matti!-

-Ehy ragazze!- Urlo Nick

-Via andrebbe questo buonissimo menù famiglia che ho appena preso da McDonald?-

-Sisi-Gridò Jennifer!

Cenammo, guardammo la tv per ore, poi preso Jennifer, che stanca morta, in braccio e la portai a letto, le rimboccai le coperte e le stampai un bacio enorme sulla fronte. Stavo per andare a letto da Nick quando una manina mi toccò la schiena

-Non riesco a dormire-

Presi in braccio Jennifer e la portai a letto, le cantai una canzone...

-Hai una voce stupenda, come quella di mamma- Mi disse felice

-Grazie tesoro, ora dormi che è tardi, buonanotte-

Mi diede una bacio grande sula guancia e disse

-Buonanotte-

Andai a letto e Nick mi disse

-Sei l'unica con cui Jennifer abbia mai fatto così, ti vuole bene davvero, le ricordi mamma!-

-Oh grazie-

-Scusa se chiedo... Ma i tuoi?-

-Be ecco...- Speravo non me lo chiedesse, mi faceva male parlarne ma decisi che era venuto il momento.

-Mio padre era un militare, avevo 8 anni quando partì per una lunga guerra in Afganistan! A 10 anni, non vedevo l'ora di rivederlo! Andai in aereo porto... Ma una volta arrivata la, un suo compagno ci ha detto che ci aveva lasciati in battaglia e ora non c'era più! Restai delusa... Lo aspettavo da anni... Mi mancava e lui... Lui mi aveva abbandonata...Ma va be. Mia madre invece... Aveva 30 anni, era rimasta incinta a 16! Stava andando a prendere il regalo per il mio compleanno, la aspettavo a casa, ansiosa, avevo 14 anni, ma ero tornata bambina, come prima! Ero li davanti alla porta quando mi chiamarono dall'ospedale dicendo che mia mamma aveva avuto un incidente stradale, un camion la aveva presa in pieno e... Ci aveva lasciati-

Dissi con una lacrima che mi accarezzava dolcemente il viso. Mi asciugò le lacrime.

-Mi dispiace molto-

Mi strinse forte a se, mi addormentai sulla sua pancia era caldo, era avvolgente, mi sentivo bene.

Just "Friends"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora