Nick's pov
Mi dispiaceva molto per lei e avrei tanto
Voluto che riprendesse con il suo sogno... Magari qualcuno lo conosceva... Quel Kevin McPousent. Magari dei miei amici lo avevano sentito. Andai da Harry quel poveretto, lui era uno conosceva tutta la gente che si ubriacava e andava in discoteche, locali e cose illegali, più o meno come lui e me, prima di cambiare ovviamente.
-Harry! Conosci un tale di nome Kevin McPousent?-
-Moro, occhi verdi, lentiggini?-
-Ssi esatto, proprio lui!-
-Be si allora si, lui è l'animale delle feste, ubriacone, insomma un mio amico-
-Ok... Sapresti dirmi dove si trova?-
-Si certo! Ma perché lo vuoi sapere?-
-È una storia lunga non mi sembra il caso di raccontarla-
-Lo vuoi picchiare?-
-Nonono! Ora mi dici dove è please?!-
-Okok calmo!!!- continuò -Ora non so dove si trovi, penso sia sempre senza casa, ma di sicuro questa sera sarà alla festa, nel locale... Manydays-
-Ok grazie! Sei sicuro che li lo troverò?-
-Si penso di si fratello! Ora devo andare! Divertiti con quello... Ma ti avverto è psicopatico....-
-Ok ciao.... E grazie.... Dell'avvertimento.....-
Andai a casa suonai al campanello, non avevo voglia di prendere le chiavi, nessuno mi aprì! Pensai che Anne fosse uscita così presi le chiavi ed entrai un po preoccupato.
-Anne! Anne!- Urlai...
Ma nessuna risposta! Guardai in camera ma... Nulla, guardai in salotto, in cucina, poi vidi la porta del bagno socchiusa, entrai, trovai Anne sdraiata a terra.
-Anne!! Santo Dio Anne! Stai bene?-
Era svenuta no rispondeva! La presi in braccio, la caricai in macchina e la portai in ospedale.
-Dottore dottore! È svenuta! La ho trovata in bagno, per terra, ma respira ancora!-
-Non si preoccupi ci pensiamo noi-
Mi fecero aspettare in sala d'aspetto, c'erano tante persone, un ragazzo che aveva appena perso moglie e figlia in un incidente, non sarebbe mai diventato padre di quella cucciola, invece un ragazzo che teneva in braccio un piccolo fagottino blu, era diventato padre, per la prima volta e ne sembrava così fiero. Poi in un angolino un bambino di 5/6 anni che piangeva, con in braccio una bimba di 1 anno.
-Piccolo...- Gli chiesi triste
Ma lui non rispose, così mi sedetti vicino a lui e gli chiesi...
-Cosa succede perché piangi?-
-Perché mamma sta male, papà è andato in celo tanti anni fa per colpa della macchina, e mamma...-
Poi tornò in un pianto dolorosissimo. Lo abbracciai forte, fino a toglierli il respiro, per fortuna smise di piangere e continuò
-Mamma....- Prese un respiro profondo -Ha un mostro cattivo nel cervello, che la sta uccidendo, piano piano.-
-Sai anche mia mamma lo aveva! Quando io ero un po più grandicello di te-
-E sopravvisse?-
-No, lui le diede un calcio troppo forte una mattina e così... Non c'è la fede più-
-Anche questo mostro ha dato un calcio tanto forte alla mia mamma questa mattina e ora lei è qui a cercare di sopravvivere-
-Vedrai, sopravvivrà! Lei lo farà per starti sempre accanto, per giocare con te nei prati, per cantarti la buona notte, per abbracciarti quando sarai triste, per gioire con te nei momenti felici, lei per te ci sarà, sempre-
Il bambino mi abbracciò forte
-Grazie ti voglio bene-
Lo abbracciai anche io e lo tenni stretto, mi dispiaceva, così giovane stava per perdere tutti i genitori e aveva ance una sorellina molto carina.
-Lei chi è?-
-È mia sorella, Giuliet, e io sono Martin-
-Che bei nomi! Io sono Nick- poi aggiunsi -Ma tu dove vai la sera se tua madre sta male e sta qui?-
-Dormo a casa! Da solo-
-Mi dispiace molto!-
In quel momento uscì il dottore,
-Smith, Nick Smith, entri pure-
Entrai di corsa
-Anne come stai?- Chiesi appena misi piede dentro.
-Bene bene, era solo un calo di zuccheri-
-Perfetto! Ti devo parlare di una cosa-
-Certo! Vieni usciamo-
Tornammo in sala d'aspetto. Lui è Martin e lei è Giuliet!
-Ciao bimbi-
-Ciao- dissero in coro i bambini
La portai in un angolo e le spiegai la loro situazione, stemmo con loro fino a quando loro madre uscì, sembrava arrabbiata e scontrosa, ma d'altra parte poteva morire da un momento all'altro e quindi c'era un po di tensione e ansia! Andammo a casa mi venne in mente subito della serata al Manydays ma dovevo trovare una scusa per abbandonare Anne!
-Anne io esco con degli amici, torneremo tardi-
-Voglio venire anche io! Non so cosa fare qui da sola come uno stoccafisso-
-Ma no dai andiamo in un locale-
-È il mio posto preferito! Dai sta sera vengo con te-
Un po ero felice che volesse passare la serata con me! Mi preparai e le urlai
-Anne-
Lei scese... Era stupenda, tacchi alti neri, leopardati, capelli sciolti ricci sulle punte, maglietta bianca con scritta nera con un nodo che le mostrava la pancia, ancora piatta, e pantaloncini jeans corti aderenti. Ciglia lunghissime, rossetto rosso e matita...
-Ti piaccio? Lo so sembro un po... Ecco eccessiva ma per un locale...-
-Non mi piaci... Ti adoro! Sei stupenda-
Così andai al terzo scalino, dove si era fermata e la presi in braccio e le diedi un bacio sulla fronte! La portai in braccio fino alla macchina.

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Just "Friends"
Ficção AdolescenteCiao io sono Anne ho 16 anni vivo a Miami... E che altro... Vivo da sola in una piccola casa, ho i capelli mori, gli occhi verdi e le lentiggini una pelle olivastra e sono abbastanza alta. Non sono di certo una perfettina, spesso sbaglio ma non mi i...