-Quanto ci vuole?
Chiesi ancora tra le sue braccia.
-Altri 40 min.
Rispose. Abbassai lo sguardo.
-Che hai?
Mi chiese.
Non risposi. Mi scosse un poco, ma ottenne solo di farmi abbassare di piú lo sguardo. Lo devo ammettere, il suo comportamento mi aveva messo in soggezione. Non tentò di riparlarmi fino a destinazione.
-Siamo arrivati, dobbiamo scendere.
Mi disse ma... Aveva un tono leggermente triste.
-Che hai?
Chiesi
-Niente che intendi?
-Il tuo tono era un po'...
Non mi fece finire
-Non ho niente!
Mi interruppe
-Andiamo.
Disse dopo essersi calmato.
-Oh,... Ok...
Non alzai mai il mio sguardo, avevo paura di incrociare i suoi occhi.
Arrivammo al parco, passeggiammo un po' poi ci sedemmo su una panchina che dava su un piccolo laghetto artificiale.
Fu lui a rompere il silenzio.
-Dopo, nel pullman, cercherò di prendere un posto dove potrai aggrapparti al palo, d' accordo...
Disse, ma lo fece con un espressione triste.
-É uguale
-Non dire cazzate!
Mi irrigidii
-Senti, se un mio comportamento dovesse darti fastidio, dovrai dirmelo ok?
-Pensi di avermi dato fastidio?
Chiesi
-Cosí mi é sembrato... Non volevo infastidirti.
-Non l' hai mica fatto!
Risposi di getto, mentendo...
-Mi pare di averti già chiesto di non dire cazzate.
-Ma...
-Capisco se qualcuno sta mentendo, e con te sembra essere ancora piú facile.
Mi sentii un po' delusa nel sentire quelle parole...
-Scusa...
Sussurrai.
Una lacrima bastarda mi solcò il viso. Odio quando le persone sono arrabbiate con me.
Lui mi guardò e con fare dolce mi asciugò la lacrima con una leggera carezza. Mi fece arrossire...
-Che fai?! Non devi piangere!
Non risposi. Abbassai lo sguardo. E un' altra lacrima mi solcò il viso.~Angolo autrice
Buonsalvee questo capitolo era un pochino piú corto ma piú succulento, dite la verità. Ci vediamo al prossimo OwO.
STAI LEGGENDO
Un Compagno Di Stanza Speciale - J-hope X Reader
ChickLitImmaginerete di essere una ragazza italiana trasferitasi in Corea del sud per continuare i suoi studi di lingua e avrete un compagno di stanza molto speciale.