Cap. 11

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(T/N) 's pov
-Senti... Non mi sento molto bene, andiamo a casa?
Non rispose, si alzò solamente e iniziò a camminare verso casa. Mi asciugai le lacrime approfittando del fatto che lui fosse d' avanti a me e non potesse vedermi, poi lo raggiunsi.
-Senti, una volta per tutte, mi dici cos' hai?
-Davvero, niente.
Sorrisi pronunciando quelle parole.
-Mhh, perché prima piangevi?
-Non stavo piangendo.
-Ma mi prendi per mongoloide!? Ti ho vista non sono cieco e poi ti é colato il mascara.
Disse afferrando dolcemente il mio viso tra le sue mani.
Arrossii.
-Mi capita spesso di partecipare a qualche stage o robba simile dove mi chiedono il mio percorso di danza. Ogni volta che dico che sono diplomata la gente inizia a guardarmi in modo diverso come se si sentisse sottomessa, mi da fastidio. Non volevo che tu ti preoccupassi, sono una piagnucolona: piango un po' per tutto. Anche per la piú piccola cazzata.
-Per me quella che tu definisci una piccola cazzata, se ti fa stare male, é importante. D' accordo?
-Ti preoccupi troppo..
-A me no-
Lo interruppi.
-Grazie.
Dissi solo, abbassando lo sguardo e arrossendo.
Tornammo a casa. Si erano fatte le sette e decidemmo di cenare. Cucinai io, volevo sdebitarmi del fastidio causato.
Appena finito sparecchiammo poi Hoseok si sedette sul divano.
-Vieni qui...
Mi incitò picchiettando con la mano sul divano.
Stavo per sedermi ma lui si alzò di scatto, mi prese per i fianchi e finimmo uno addosso all' altro, stesi sul divano.
-Waaa ma che fai?!
Dissi arrossendo.
-Nulla tranquilla, rilassati.
Poi mi sistemò meglio su di lui mettendomi tra le sue gambe, con la testa appoggiata al suo petto. Mi abbracciò dolcemente. Non sapevo cosa stessi provando in quel momento, era un misto tra vergogna e felicità. Stavo bene tra le sue braccia, dovevo ammetterlo. Mi addormentai cosí. Coccolata da quella stretta sconosciuta che però mi sembrava di conoscere da anni.

Un Compagno Di Stanza Speciale - J-hope X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora