CAPITOLO 1

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-Lia è il primo giorno di scuola e tu già sei in ritardo- dico mentre lei sale in macchina. Lia è la mia migliore amica dacché ne ho memoria. Abbiamo fatto sempre tutto insieme e, nonostante siamo terribilmente agli antipodi, la nostra amicizia funziona alla grande. Ho sempre considerato le amicizie come delle relazioni in un certo senso e quella tra me e Lia sembra una telenovela visto tutte le volte che litighiamo o che non siamo d'accordo, ma è anche la cosa migliore che mi potesse mai capitare.

-Lo so scusa Sky ma è il mio marchio di fabbrica e poi tu non fai mai tardi. Punto su questo- ride consapevole del fatto che sia la verità. In tanti anni di studio non ho mai fatto neanche un solo ritardo e me ne vanto. Dopo qualche minuto infatti accosto nel parcheggio della Hist High.

-Chissà se incontreremo qualche ragazzo bello quest'anno. Voglio un fidanzato- scendendo dalla macchina si lancia sguardi intorno in cerca di qualcuno da accalappiare e non è neppure così discreta. La mia amica vuole legarsi al più presto alla vita di un'altra persona e non ne capisco il motivo.

- Sai a cosa stavo pensando?- dico mentre camminiamo verso l'interno della scuola. Le vacanze son finite e tutti stanno riabbracciando tutti. Considerando che si sono visti più spesso in questi mesi di quanto si vedano a scuola, dato che uscivano praticamente sempre, lo trovo un po' eccessivo, ma anche carino. Personalmente l'unica persona con cui ho rapporti anche fuori di qui è al mio fianco, ma non posso negare di essere contenta di rivedere tutti i miei compagni. Specialmente Logan. Chissà cos'ha fatto quest'estate... È il classico ragazzo cupo e misterioso che spaventa tutti e non ha amici apparentemente e io ho un debole per lui. Be' per i tipi come lui. Lia la chiama "sindrome da croce rossina" e credo abbia ragione. Se vedo una persona che sta male, anche se non lo dimostra e non chiede aiuto, io ci sono comunque. Pronta a tendergli la mano. Credo sia perché, quando io sto male e ho bisogno di qualcuno anche se non lo dimostro, vorrei che anche gli altri si comportassero così. Ma siamo tutti diversi e quindi non posso pretendere nulla da nessuno.

-Ti prego non dirlo- Lia continua a ripetermi di smetterla oppure di andare a fare volontariato, almeno quello sarebbe controllato. Io invece mi ostino a trovarmi da sola le mie buone azioni, anche se non le vedo tanto così. Sono una persona a cui piace fare del bene e non ne vedo il problema, ma da quando, l'anno scorso, ho notato Logan, la mia migliore amica è diventata ancora più iperprotettiva. Crede che lui sia molto al di sopra delle mie capacità, crede addirittura sia in un brutto giro e onestamente non me la sento di escludere questa possibilità. Infondo non lo conosco per niente.

-A Logan- dico tra le risate a causa della sua reazione esagerata. Ha alzato gli occhi al cielo e ha sbuffato. C'è mancato poco che non mi spingesse anche contro gli armadietti per farmi chiudere la bocca. Mormora tra sé e sé mentre continuiamo a camminare. Sono convinta stia maledicendo il ragazzo a cui penso da mesi ormai. È diventata una questione personale avvicinarmi a lui per anche solo capirlo anche se ogni volta che cerco di avvicinarmi e parlare lui se ne va.

-Lo sai che è strano- liquida la questione con un'alzata di spalle prima di chiedermi per la milionesima volta perché sono sempre attratta dai ragazzi cupi.

-Non ne sono attratta è che i ragazzi come lui hanno una storia difficile alle spalle e hanno bisogno di aiuto e poi nessuno dovrebbe essere solo- sto iniziando ad irritarmi. Perché non può semplicemente lasciar perdere oppure aiutarmi nell'impresa?

-Sì, ma lui non vuole aiuto. Vuole solo una ragazza diversa ogni giorno- è vero... Per quanto cupo e spaventoso possa essere, le ragazze gli cadono praticamente addosso ad ogni suo passo. È inevitabile visto quant'è attraente. Potrò anche non essere attratta da lui, ma gli occhi ce li ho e li uso per guardami in giro dopotutto. La campanella trilla avvisandoci che le lezioni stanno per iniziare quindi mi separo da Lia per andare al mio armadietto, mentre lei va direttamente in classe. Mentre sto prendendo un libro che mi servirà per seguire vedo Logan iscriversi ai provini per lo spettacolo di fine anno. Il foglio per l'iscrizione è affianco al mio armadietto per questo lo noto.

-Non credevo fossi uno da teatro- gli dico mentre chiudo l'armadietto lanciandogli un'occhiata di sbieco. Stranamente prende a camminare con me quindi andiamo entrambi verso la nostra prima lezione del giorno.

-Sai, potrei dirti la stessa cosa- accenna, quello che credo essere un sorriso divertito mentre le mani affondate nei pantaloni, cammina al mio passo e mi guarda. Non credevo avesse notato il mio nome... Di solito non sa neanche che esisto. Questa è la prima volta che si dimostra gentile? Almeno con me.

-Beh vedo che hai visto il mio nome scritto. Comunque sì, farò i provini- con un sorrisetto più marcato che gli risalta l'angolo della bocca apre la porta dell'aula e mi fa cenno di entrare per prima. Il prof ancora deve arrivare così vado a sedere a accanto a Lia.

-Oggi verrai a vedermi ai provini? Ci sarà anche Logan. Si è appena iscritto- dico sottovoce per non farmi sentire da lui. è seduto dietro di noi e non posso fare a meno di spostare uno sguardo verso di lui, notando che anche lui mi sta fissando solo che non distoglie la sua attenzione quando lo scopro. Anzi, sorride. Ancora.

-Non ci credo. Logan Wilder che si iscrive ai provini per lo spettacolo di fine anno?- Lia si zittisce di colpo strabuzzando gli occhi per farmi capire che il soggetto dei nostri discorsi, probabilmente, si sta avvicinando a noi. Non mi volto però, perché mi ha già beccata a guardarlo poco fa, ma quando si fa più vicino fino ad essere alle mie spalle sento i brividi corrermi lungo tutta la spina dorsale. Si abbassa per essere all'altezza del mio orecchio e mi respira sul collo, senza però dire nulla. Il cuore inizia a battermi all'impazzata e il cervello sembra come scollegato perché, quando si sposta difronte a me, invece di inveirgli contro per fargli capire che non sono una delle tante che può portarsi al letto, cerco di instaurare una conversazione civile con lui.

-Due volte in meno di cinque minuti dev'essere la mia giornata fortunata- ha una mano nella tasta del pantalone e con l'altra sposta una sedia vuota dove mette il piede per poi appoggiarsi con il gomito sulla gamba.

-Oggi. Tu ed io. Insieme ai provini. Ci vediamo alla fine delle lezioni- senza lasciarmi possibilità di replica di allontana con l'aria di chi ha appena vinto un mondiale. Mi volto verso la mia migliore amica che è sorpresa quanto me e l'unica cosa che riesco a fare e chiederle cosa sia appena successo.

-Logan ci ha provato con te- è così elettrizzata dall'accaduto che non mi ricorda neppure di fare attenzione a causa della sua reputazione. Io invece credo di avere ancora la bocca spalancata cercando di capire cosa possa avergli fatto cambiare il suo atteggiamento verso di me. Non mi ha mai parlato e adesso ci prova addirittura?

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