DARKNESS

CAPITOLO 14

Dato che non usiamo spesso questa casa la dispesa è sempre quasi vuota quindi ho improvvisato facendo una pizza. Per fortuna gli ingredienti c'erano. Mentre sono all'opera in cucina vedo Logan agitarsi nel sonno così mi avvicino a lui con cautela, senza svegliarlo, per misurargli la temperatura con la mano sulla fronte, ma appena lo tocco mi afferra il polso di scatto e apre subito gli occhi spaventato. Quando vede che sono io mi lascia. Io sono sotto shock e non riesco a parlare, non lo avevo mai visto così. Non sapevo questo suo lato eppure stiamo insieme da quasi due mesi, ma mi rendo conto che sia normale dopo tutto quello che ha passato, che abbia un carattere così aggressivo a volte, e mi rendo conto anche che non posso conoscere tutto di lui dopo soli pochi mesi così come lui non può conoscere tutto di me.

-Mi dispiace- dice rompendo il silenzio

-Mm?- dico per fargli ripetere quanto appena detto dato che non lo stavo ascoltando

-Scusa. È un riflesso condizionato. Appena qualcuno mi si avvicina senza che me ne renda conto reagisco così, specialmente mentre dormo-

-No la colpa è mia. Non dovevo disturbarti mentre dormivi. È che ti stavi agitando nel sonno e volevo vedere se avevi ancora la febbre senza svegliarti. Non avrei mai pensato di spaventarti. Scusami tu-

-Ti scusi perché stavi cercando di prenderti cura di me? Sei proprio unica Sky Sanchez-

-Ed è un bene o un male?-

-Dipende dai punti di visti, ma per me è un bene- dice prendendomi la mano e mettendola sulla sua fronte così lo inizio ad accarezzare

-La febbre è scesa. Devi aver fatto un brutto sogno per questo ti stavi agitando-

-Cos'è questa puzza di bruciato?- mi chiede annusando l'aria

-La pizza!- urlo mentre vado vicino al forno e la tiro fuori. Fortunatamente non si è bruciata molto, ma solo un po' così informo Logan che è pronta la cena.

-Sai anche cucinare, buono a sapersi- dice mangiando una fetta di pizza

-Com'è?-

-Ottima. Grazie. Non mangiavo qualcosa fatto in casa apposta per me da non so quanto tempo. Chi ti ha insegnato a cucinare?-

-Mia mamma. Ai fornelli è la migliore, ma il merito non è tutto suo. Ho imparato anche da sola quando lei non c'era. Mentre per i dolci è un'altra storia. È stata mia nonna ad insegnarmi e un po' anche internet. Venivo sempre qui da sola quando volevo cucinare qualcosa così nessuno poteva criticarmi-

-E tuo padre? Sa cucinare?-

-Si, ma lui mi ha insegnato altro come ad esempio a vivere e a sopravvivere-

-Vuoi molto bene alla tua famiglia vero?-

-Amo la mia famiglia-

-Sai ho sempre voluto questo, ma non ho mai potuto. Sei molto fortunata Sky, apprezza tutto quello che hai-

-Grazie del consiglio, ma già lo faccio-

-E tuo padre ora dov'è? Tua mamma è a casa da come ho capito e tuo padre? Se si fosse trovato nei paraggi ti sarebbe venuto a prendere per portarti a casa-

Lo guardo sorpresa

-Ho imparato a fare attenzione ai dettagli. E tu stai sviando il discorso-

-Lui... è via-

-In viaggio per lavoro?-

-Qualcosa del genere. Bene ora è il momento di lavare i piatti, mi aiuti?- dico alzandomi dal divano e tirandolo per un braccio così da farlo alzare

-Certo-

Quando abbiamo finito di lavare i piatti e abbiamo messo a posto la casa mando un messaggio a mamma per dirle che sto per tornare a casa e che ho già mangiato. Ha smesso di piovere così ne approfitto per andare a casa perché dopo riprenderà sicuramente.

-Logan io vado- dico posando il telefono e prendendo il mio cappotto

-Aspetta ti accompagno- dice prendendo anche lui il giubbotto di pelle

-No. Tu sei ancora malato anche se non hai più la febbre. Uscirai di casa domani o dopodomani, ma non ora. E poi casa mia è dietro l'angolo- dico fermandolo

-Va bene, ma fa attenzione-

-Come sempre. Ci vediamo domani-

Lo saluto e poi vado a casa dove mamma mi sta aspettando. Ancora deve cenare così le faccio compagnia.