Quando Giulia si risvegliò, si trovava stesa sul letto. Per un attimo, pensò che fosse stato tutto un sogno, ed una lacrima le rigò una guancia, però poi ripensò a quello che le aveva detto Nico "Niente lacrime" e si asciugò la goccia salata che le stava colando giù dal naso.
Si girò dall'altra parte del letto, verso il comodino e lanciò uno sguardo alla sveglia. I numeri a caratteri cubitali verdi segnavano le 11.07.
La ragazza rimase stesa, fissando il soffitto bianco, cercando di ricordare tutti i particolari del sogno.
Mentre stava ripensando all'incontro con Ade, un paio di occhi scuri comparvero nell'ombra nell'angolo della stanza.
-Ieri ti ho riportato qui a casa. Eri svenuta... Io... Ecco...- si grattò la nuca imbarazzato, mentre guardava il parquet che scricchiolava sotto i suoi piedi scalzi. -Sono felice che tu sia mia sorella.- sorrise.
-Sei rimasto qui tutta la notte?- chiese lei sorridendo dolcemente, quando mise a fuoco il ragazzo.
-Sì... Mi sentivo responsabile. Ti ho vegliato. Mentre dormi sembri così fragile... Poi peró mi sono addormentato sulla sedia lì e quindi... Ci portiamo cinque anni di differenza, comunque...- disse, cambiano discorso.
-Anche io sono felice di essere tua sorella.- rispose lei mentre continuava a fissare un punto indefinito sul soffitto, senza riuscire a togliersi il sorriso dal viso.
Dopo qualche minuto, Nico stava seduto ai piedi del letto e la osservava, cercando di interpretare la sua espressione.
-A cosa pensi?- le chiese.
-A molte cose...- confessò lei.
-Abbiamo tutto il tempo che vogliamo. Ti ascolto...
Lei prese un profondo respiro -Due giorni fa, a quest'ora, stavo in spiaggia e leggevo. Leggevo delle tue avventure con Percy, Leo, Annabeth, Hazel...
Leggevo di quando, insieme a Reyna e al Coach Hedge, portasti L'Athena Parthenos al Campo Mezzosangue per evitare la guerra tra Greci e Romani. Leggevo di quando ti mettesti con Will. Di quando combattevi con Apollo... Eri il mio eroe, Nico, il mio idolo... E ora che so che il grande Nico Di Angelo è mio fratello, che sono stata adottata e rinchiusa al Casinò Lotus con la mia vera famiglia per mezzo secolo, credendo che i miei fratelli fossero i miei migliori amici, con i quali avevo progettato una vita intera insieme a loro... Be' ecco... Ora tutto sembra perdere importanza. Prima avevo dei sogni da rincorrere, sperando che un giorno potessero diventare realtà...
-E ora che si sono realizzati...?
-Ora hanno perso la loro magia, Nico. Sono contentissima per questo, per l'amor degli dei, però non sono più sogni, capisci?
Lui scosse la testa.
-Ciò che intendo dire... è che l'essere umano spera in cose che sa che non potranno mai essere realtà, ma ci crede per andare avanti...
-E non credi che l'essere umano in questione debba aspettarsi di più dalla vita? Non credi che debba ribellarsi alla realtà ed essere certo che un giorno ciò che spera si possa realizzare? L'essere umano ha una vita molto breve, Giulia, ma non pensi che questa vita la debba vivere appieno? Lui deve credere nei propri sogni, altrimenti, che vita avrebbe? Una vita vuota. Ecco cosa avrebbe. Niente. Giulia, io per primo avevo delle speranze vane. Negli anni Quaranta, era impensabile che qualcuno fosse come me. Ma guardami ora... Ora sono felice. Ho un fidanzato, una nuova sorella e degli amici fantastici. Non posso desiderare di più dalla vita. Perchè non puoi essere felice anche tu? Non è quello che desideravi? Essere una semidea, combattere al mio fianco, al fianco di Jackson, i mostri mitologici...?
-Forse hai ragione...- lo guardò con i suoi profondi occhi scuri. -Dobbiamo essere felici. Ora che siamo insieme come non mai. Ti seguirò al Campo Mezzosangue, Nico.- decise alzandosi dal letto e prendendo il cellulare. -Devo chiamare mia madre. -L'ultima vera telefonata della mia vita...- dichiarò sorridendo e sventolando il telefono sopra la sua testa e compose il numero della madre.-Mamma?- chiamò poco dopo -Devi venire un attimo qui. Appena puoi. È importante... Ti prego...
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La Figlia Segreta Di Ade || DA REVISIONARE
FanfictionCosa succederebbe se una ragazza come noi, un giorno, scoprisse che tutto quello che abbiamo sempre letto, quella che abbiamo creduto per giorni, settimane, mesi, se non per anni fosse solo la fantasia di un uomo, si rivelasse reale? E se noi, con l...