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Il venticinquenne sbuffò, coprendosi gli occhi con le mani, per non vedere la luce del sole trapassare le tende, che Namjoon aveva appena spalancato, per far appunto entrare la luce

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Il venticinquenne sbuffò, coprendosi gli occhi con le mani, per non vedere la luce del sole trapassare le tende, che Namjoon aveva appena spalancato, per far appunto entrare la luce.
"Alzati, è ora di andare a lavoro."
"Sembri mia madre."
Il ragazzo più grande ridacchiò.
Smise di ridere quando vide il ragazzo alzarsi dal letto, completamente nudo.
Si leccò un labbro.
"Il tuo fisico mi fa sempre un certo effetto. Ti va di fare un secondo round?" lo seguì, in bagno.
Il moro lo guardò con la coda dell'occhio, mentre era in piedi davanti alla tazza del water, a fare i suoi bisogni.
L'altro ragazzo era sulla soglia della porta del bagno, che sbirciava.
Scosse la testa, prima di lavarsi le mani e infilarsi nella doccia.
"Devo andare al ristorante, sono ancora i primi tempi del ristorante e se vado in ritardo i ragazzi potrebbero scoraggiarsi e non fare niente."
Parlò, sotto al getto dell'acqua.
Pochi minuti dopo uscì dalla doccia, le gocce d'acqua gli percorrevano il corpo completamente nudo, coperto solo da alcuni tatuaggi.
Il più grande ebbe poco dopo un problemino nei pantaloni, a vedere il ragazzo così.
"Mi lascerai davvero con questo, da solo?" disse indicandosi il rigonfiamento che aveva nei boxer.
"Scusami Hyung, devo davvero andare."
Il moro si era già vestito completamente e si avvicinò al ragazzo, posando "per sbaglio" la mano sul rigonfiamento che il ragazzo aveva nei boxer.
"Oops, scusami."
Gli fece un occhiolino ridacchiando, per poi uscire dalla stanza, seguito dal rumore della porta principale dell'appartamento che si chiudeva.
Namjoon era un "amico" di Jungkook.
Si potevano chiamare solo così, visto che non stavano insieme.
Si erano conosciuti per caso, Jungkook stava lavorando in uno dei tanti ristoranti situati a Seul e a Namjoon piacque la sua cucina e decise di far aprire a Jungkook un ristorante tutto suo, Namjoon era giovane, ma aveva abbastanza soldi per ricoprire tutta Seul.
Jungkook si era trasferito a Seul da poco più di un anno, per fare esperienza e lavorare qualche ristorante, aveva deciso che quando avrebbe accumulato abbastanza soldi avrebbe aperto un ristorante tutto suo, ma fu fortunato quando incontrò Namjoon.
Incontrò Namjoon dopo due mesi che si era trasferito e dopo otto mesi gli aveva aperto il ristorante, ovviamente non era un regalo, Namjoon ci guadagnava quanto Jungkook, il ristorante era a nome di entrambi.
Jungkook, dopo le superiori, andò a studiare in Francia, poi, appena finì l'università tornò in Corea, andando però a vivere a Seul, per poter avere più opportunità di lavoro.
Sentiva spesso sua madre, la andava a trovare sempre, quando aveva tempo.
Anche Jimin si era trasferito lì, per studiare danza, aveva sentito da lui che anche Yoongi e Hoseok erano lì.
Si vedeva spesso con Jimin, era il suo unico amico, oltre a Namjoon.
Non sapeva niente di Taehyung, da quando il più grande se ne era andato dalla città, senza lasciare tracce.
Jungkook sapeva di aver sbagliato, mandandolo via.
Se ne pentì ogni giorno sempre di più in quei otto anni, ma non poteva andare indietro nel tempo e doveva accettare le conseguenze.
Infatti, stava andando avanti con la sua vita.
Aveva un ristorante tutto suo, il che era il suo sogno, aveva Jimin e Namjoon, aveva sua madre, che voleva di più dalla vita?
Lui.

Sbuffò ad alta voce quando scese dall'auto ed entrò nell'edificio, con l'insegna ancora spenta che recitava "Busan's".
La ragazza alla reception si inchinò appena, vedendolo.
"Salve Sig. Jeon."
La salutò con la mano, accennando un sorriso.
"Heey!" Urlò, quando entrando nel ristorante, si ritrovò due dei camerieri seduti su un tavolo parlando animatamente.
"A lavoro!"
I due sobbalzarono quando sentirono la sua voce e si misero composti ai loro posti.

𝓑𝓪𝓭 𝓜𝓮𝓶𝓸𝓻𝓲𝓮𝓼 ☽ ᵀᴭᴷᴼᴼᴷ ☾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora