Capitolo 3

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Il corpo nudo di Tara era illuminato dalla fioca luce lunare che entrava dalla finestra. Elyza era seduta sul letto accanto a lei e la guardava dormire.

Nonostante avesse passato le ultime due ore a divertirsi con lei, Lex non riusciva a togliersi Alicia dalla testa. Si sentiva vuota e spenta.

Perché si stava interessando tanto a lei? Che fosse a causa della solitudine che leggeva nei suoi occhi verdi e tristi? Elyza non aveva mai avuto l'istinto della crocerossina, ma con lei tutto le sembrava diverso, ogni cosa assumeva un significato particolare, una sfumatura differente. Prese la maglietta e le mutandine che poco prima aveva lanciato a terra in un impeto di passione e le indossò, poi uscì dalla camera stando attenta a non fare rumore per non svegliare la sua amante e si diresse in salotto.

Il grande orologio posto sopra al camino segnava le 2.30. Sapeva che non sarebbe riuscita a dormire, ormai si era arresa all'idea, così si posizionò davanti alla piccola libreria che conteneva alcuni classici che era riuscita a recuperare un poco alla volta durante quegli anni di perlustrazioni.

La sua attenzione fu catturata dalla copia di "Alice nel paese delle meraviglie", forse anche a causa della somiglianza del nome di Alice con quello di Alicia.

Prese il libro dallo scaffale, indossò i pantaloncini rimasti chissà come sul divano e uscì fuori sul portico.

Si accese una sigaretta, assaporando la brezza fresca di quella notte estiva e godendo del canto delle cicale.

Tutto sommato la sua vita non era male, in quegli anni tutta la comunità si era guadagnata stabilità e sicurezza. Tutti quanti avevano cibo e acqua a sufficienza, si erano ben organizzati per la difesa dagli erranti i quali si stavano anche drasticamente riducendo di numero. Era un bel periodo e gli anni bui sembravano ormai un ricordo lontano. Nonostante ciò Elyza quella sera si sentiva particolarmente triste. Quella ragazza era entrata nella sua vita da un giorno all'altro e adesso stava prendendo fin troppo spazio nella sua mente e nel suo cuore. Sentiva di essersi già affezionata e non riusciva a darsi pace per il fatto che lei fosse così tanto diffidente nei suoi confronti, nonostante le avesse salvato la vita.

Spense a terra il mozzicone e lo lanciò in mezzo alla strada, poi, a piedi nudi si diresse verso l'infermeria.

Alicia non riusciva a dormire, aveva pianto per quasi tutto il pomeriggio, si sentiva spossata, ma nonostante questo continuava a girarsi nel letto nel buio quasi totale della piccola stanza. Sentiva il bisogno di uscire a prendere una boccata d'aria, ma non era ancora in grado di fare da sola più di qualche passo. Tutto questo era estremamente frustrante.

Ad un tratto sentì dei passi provenire dall'infermeria, che fosse la dottoressa Griffin che era tornata per controllare che stesse bene? Si stupì però quando sentì aprire la porta della sua stanza e nella penombra intravide la figura di Elyza. La bionda stava cercando di fare meno rumore possibile e Alicia fece finta di dormire, chiuse gli occhi e tese le orecchie.

Lex si avvicinò al letto e Alicia la sentì fermarsi, la stava forse guardando dormire? La cosa le risultò alquanto inquietante, cosa stava cercando di fare?

La sentì poggiare qualcosa sul comodino accanto al letto, lentamente Elyza sospirò, c'era sicuramente qualcosa che non andava in lei ed Alicia desiderò con tutta sé stessa che se ne andasse al più presto, lasciandola di nuovo sola con i suoi mille pensieri.

Elyza sembrò voler esaudire i suoi desideri uscendo dalla stanza poco dopo.

Alicia attese qualche istante, poi accese la luce e guardò cosa Elyza avesse lasciato poco prima. Vide un libro, lo prese tra le mani e riconobbe una copia di "Alice nel paese delle meraviglie". Era un libro vecchio, consumato dal tempo, ma profumava del mondo antico che ormai non esisteva più.

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