"Ricordati solo una cosa Stiles. Qualsiasi errore commessa, tu o lui verrete puniti severamente. Quindi comportati come un vero Stilinsky farebbe."
"Certo padre."Portarlo anzi trascinarlo nelle proprie stanze era stato molto sfiancante, ma c'era riuscito. Fortunatamente la gabbia era stata spostata dagli uomini del padre che non si erano lamentati poco.
Normalmente dovrei farlo dormire per terra, come l'animale che è ma non mi piace. In lui vedo tutto tranne che un mostro. Quindi lo tratterò come se fosse mio amico. Però papà non deve saperlo. Quindi come fare. Inoltre penso che non sia bello dover dormire in una gabbia. Quindi, forse ... il suo cervello stava elaborando le poche notizie che aveva sui licantropi per non sbagliare, quando istintivamente alzo un braccio a pugno chiuso. Si rese conto di aver colpito qualcosa o qualcuno solo quando sentì un ringhio. Subito alzò lo sguardo e quello che vide quasi lo fece ridere. Derek per terra in una buffa posizione che si massaggiava la mandibola. Inizialmente non capì cosa avesse, ma segui lo sguardo di quest'ultimo. Fu così che si ritrovò a guardare le proprie braccia in posizione di attacco o difesa.
"Scusami. Non ti ho proprio sentito avvicinarti."
"Però mi hai colpito"
"Si. Perché inconsciamente il mio corpo ha percepito un movimento. Di conseguenza mi son mosso senza neanche accorgermene." e per dimostrare che non lo aveva attaccato di proposito, mostro un così bel sorriso che il piccolo Derek rimase imbambolato è un po' imbarazzato. Ma riprese subito la padronanza dei propri sentimenti.
"Per prima cosa, mi presento. Sono Stiles e da oggi in poi sarai sotto la mia responsabilità. So che abbiamo un anno di differenza ma vedrai andremo d'accordo ugualmente. A meno che tu non voglia rimanere da solo, anche se te lo sconsiglio. Ogni volta che uscirai da questa stanza senza la mia compagnia, verrai sempre sorvegliato a distanza è punito se ti vedono fare cose non approvate da me. So che ti darà fastidio a lungo andare, ma da retta a me. Quando non sarò con te, ti consiglio o di stare qui oppure, stare nella mia palestra privata. Ma per ora è meglio pensare a dove dovrai dormire. Per stasera purtroppo dovrai dormire sul tappeto affianco al mio letto, naturalmente con una coperta è un cuscino. Domani cercherò di far liberare la stanza che uso per ripostiglio. Non è grande come questa camera, ma dovrebbe andar bene."
"Perché lo fai?"
"Come?!"
La domanda di Derek lo lascio basito. Non si aspettava tale domanda.
"Perché dovrei dormire sul tappeto e poi in una stanza?! quando sai benissimo che dovrò dormire sempre in questa gabbia! inoltre a che mi servirebbe la coperta! Quando credo che tu sappia benissimo che la mia razza non si può prendere nessuna malattia."
A tale informazione, Stiles, quasi non salto addosso al ragazzo.
"Da...davvero! M-ma è fantastico! Potessi averla anch'io questa capacità. Almeno non mi ammalerei tutti gli inverni. Sai è molto dura, allenarsi con il naso che cola e la tosse. Mia madre non vorrebbe, ma sai com'è, bisogna sempre fare quel che dice mio padre. Ma se fossi come te, mi risparmierei molte cose."
Sarebbe andato avanti all'infinito ad elencare tutti i motivi per essere come Derek, quando ...
"Ma dai mai aria alla bocca ogni tanto tra una parola e l'altra moccioso!"
"Ma dico, nessuno ti ha insegnato che non si interrompe una persona che parla? Inoltre, moccioso potresti dirlo anche a te stesso. Anche se sei più grande di me, non ti da il diritto di prendermi in giro."
"Perché, cosa mi faresti altrimenti. Mh!"
"Questo" e con poche mosse, riuscì a metterlo al tappeto.
Così il piccolo Derek si ritrovò con la faccia dolorante, il naso sanguinante è una spalla quasi slogata.
Anche se piccolo, Stiles, aveva dimostrato di aver un carattere forte e sapeva eseguire le arti marziali, meglio di un adulto.
"Piaciuto! O vuoi un'altra dimostrazione?"
"No no, basta e avanza. Però rispondi alla mia domanda."
Stiles ci penso, ma siccome non trovava nessuna ragione per non spiegare le sue ragioni, espose i suoi pensieri.
"Allora, per prima cosa, tu non dormirai mai più in quella gabbia. Per secondo, avrai una stanza tutta tua e per finire. Solo per stasera dormirai sul tappeto. E siccome non sapendo della tua particolarità nel non ammalarti, mi sembrava carino offrirti una coperta per non farti soffrire dal freddo è un cuscino per riposare meglio."
Derek spalancò gli occhi. Da tanto tempo non aveva della gentilezza dal prossimo. Aveva sempre dovuto combattere per ottenere anche solo qualcosa come un pasto caldo. Da quando era rimasto solo, aveva solo fatto affidamento sulle proprie forze e quella tenera ammissione, il piccolo lupo percepì un soffio di caldo nel petto. Nessuno si era preoccupato così di lui. Si sentì per la prima volta amato e non più solo. Anche se doveva passare la sua vita a servire quel ragazzino, era sicuro che niente e nessuno lo avrebbe separato dal porto sicuro in cui era attraccato anche se il porto in un primo momento non era stato scelto volontariamente. Si fece una promessa in quel momento.
"Prometto, che fino a quando avrò vita. Ripagherò tutto quello che mi offrirai con la vita. Veglierò per sempre su di te. Lo giuro sulla mia famiglia che reputo sacra e sulla madre Luna, la quale mi punisca se dovessi un giorno rompere tale promessa" e senza farsi vedere, fece illuminare gli occhi di un rosso acceso. Con quella mossa, il giuramento fu sancito.
Affinché non si mettesse di nuovo a chiacchierare, prese la coperta che intanto Stiles aveva tirato fuori dal l'armadio.
"Prima che mi dimentichi, c'è un'informazione di assoluta importanza che tu devi assolutamente sapere."
"E sarebbe?"
"Come ho spiegato prima, fuori da qui dovrai dirigerti subito in palestra, ma fino alla prossima settimana non potrai, quindi resterai qui. Invece quando ci sarò io potrai uscire con tranquillità fuori di qui. Solo una cosa dovrai fare e non ti piacerà. Fuori da qui, saremo nemici naturali, se devi dirmi o fare qualcosa che richiede la mia presenza come amico, ci inventeremo qualcosa, ma per tutto il resto dovrai darmi del lei e chiamarmi padrone. Se dovessi trovarti da solo, e dovessi finire nei guai ti aiuterò per quanto mi sia possibile."
"Ok"
"Ma attento a mio padre. Lui non è clemente con coloro che crede schiavi, quindi fai sempre attenzione. E con questo, mi sembra di averti detto tutto."
Siccome doveva andare a scuola, si preparò, ma all'ultimo si ricordò di un altro particolare.
"Un ultima cosa. Quando siamo noi due soli, potrai chiamarmi col mio nome è io farò altrettanto. Ora ti saluto altrimenti faccio tardi a scuola. A dopo."
E senza ricevere risposta, lo lascio solo nella sua stanza, sicuro che non sarebbe uscito.
Solo un piccolissimo problema non aveva risolto ...
"Se lui è a scuola, come faccio a procurarmi il pranzo?"********************************************
Spero che vi piaccia. Anche se corto. Buona giornata o serata. 😘
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You and me Forever
WerewolfIl piccolo Stiles Stilinski, al compimento del suo sesto compleanno, gli presentano la creatura che da grande dovrà dare la caccia. Tutta la famiglia da entrambi i genitori, si aspettano molto da lui. Anche se ha solo 6 anni, è un bambino più intell...