Capitolo 2

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Piper

Ero uscita dal locale, una volta salita  in macchina misi in moto verso casa. Cercai nella borsa le chiavi, ed insieme ad esse trovai un biglietto di visita.

“The Vause Company” in più c'era il suo numero, immagino ce l’abbia messo lei in borsa, prima che me ne andassi, "scaltra la ragazza"pensai. Entrata in casa, cercai di fare meno rumore possibile per non svegliare Nicky. indossai il pigiama e andai a mettermi immediatamente a letto, e provai a dormire, ma gli occhi verdi di quella ragazza mi perseguitano nel sonno. Cazzo! Come cavolo ha fatto ad entrarmi subito nel cervello, in meno di 10 minuti che ci siamo conosciute?

Il mattino seguente, venni svegliata da Nicky.

“HEY, HEY, HEY! È UN NUOVO GIORNO A LICHFIELD!” Urlò nel mio orecchio la rossa.

“Diavolo, Nichols, fallo di nuovo e diventeró completamente sorda” dissi ironica.

“allora, che hai fatto ieri sera? Non ti ho mai vista così sorridente!” Disse Nicky sorridendo

“Nulla, sono stata al bar, e mi hanno offerto un lavoro in un'azienda, dopo aver provato invano di farmi assumere dal barista” dissi sorvolando sulla persona che mi aveva offerto il lavoro.

“Che azienda? È importante?” Domandò curiosa.

“Abbastanza” risposi vaga.

“Dai.. dimmi il nome… non vorrai lasciare sulle spine la tua migliore amica, immagino, no?” era quasi una bambina, avete presente, no? Quando chiedono “perché” per qualsiasi cosa.

“Va bene, te lo dico, a patto però che non ti metta ad urlare come una fangirl arrapata” dissi divertita

“Promesso” disse facendo il gesto del mignolo.

“La Vause Company” dissi sputando il rospo.

“Aspetta! Proprio la Vause Company, quella che so io?” sapevo non avrebbe mantenuto la promessa.

“E chi te l'ha proposto?” Continuò a chiedermi.

“Alex Vause” risposi aspettandomi chissà quale reazione.

“In che modo te l’ha chiesto.. voglio dire… sbavo dietro quella ragazza da non so quanto tempo" disse

“Nicky, cerca di calmarti, che poi è difficile lavare il divano.” Le dissi ironica.

“Oh, andiamo… la mia migliore amica flirta con la ragazza più bona di questo universo e non posso neanche esprimere la mia gioia?” Disse lei, aggiustando poi i ricci rossi.

“In pratica, appena sono entrata, ha iniziato a fissarmi, lei crede che non me ne sia accorta, poi mi si è avvicinata e ha iniziato a parlare, ha spiato il mio curriculum e dopo aver rinunciato per un po’, è tornata all’attacco, dicendo “quando vedo qualcosa di bello, difficilmente rinuncio a provarci” dissi per poi iniziare a ragionare sull’ultima frase.

“Uhuh… quasi quasi, inizio ad odiarti.. a quanto pare hai fatto colpo su una delle persone più influenti del mondo, per la quale, io ho una mega cotta ahahah” disse divertita Nicky.

“Dai andiamo altrimenti facciamo tardi all’appuntamento” dissi tutto d’un tratto.

“Quale appuntamento? Con chi?” Disse Nicky confusa.

“Lorna e Maritza, ci aspettano a quel supermercato russo, di quella signora strana con i capelli rossi” dissi

“Aspetta, vuoi dire Galina? Non dire che è strana davanti a lei, o ti ucciderà ho sentito che ne è capace” disse ironica

“Oh, grazie mille, sei molto rassicurante, Nicky, al massimo mi farà restare digiuna poi non lo so!” Risposi io con lo stesso tono.

“Okay, dai, andiamo, stiamo già perdendo troppo tempo andiamoci a vestire, altrimenti penseranno che siamo le solite ritardatarie” disse la rossa alzandosi. Andò in bagno a lavarsi, e da giù sentivo la musica

“Take them down, take them down
Push their face right to the ground
Bring the dirt, make 'em hurt
Light and fast, so don't look now” so Che aveva messo quel genere per masturbarsi, conosco troppo bene quella ragazza.

“Andiamo, Chapman, ora è il tuo turno di andarti a lavare, forza non perdere tempo, tanto so a chi pensi!” Disse iniziando a prendermi in giro.

“Se credi che mi piaccia Alex Vause, ti sbagli di grosso, ci siamo conosciute ieri, non si può provare qualcosa per una persona con la quale hai parlato 10 minuti scarsi” dissi offesa  “ahah! Ti sei offesa, vuol dire che ti piace, dai muoviti, ne parliamo insieme alle altre di questa cosa, e comunque, la freccia di Cupido impiega un quarto di secondo per andare a segno!” Continuò ad infierire la rossa nei miei confronti.

“Pronta!andiamo, così non ti sento nelle orecchie con le tue stronzate! E comunque, non mi dicesti che ti piaceva Lorna?” Dissi usando il suo tono inquisitore.

“Ora andiamo nel profondo, eh? Sì, amo Lorna, ma lei è innamorata di quel Christopher diamine… si facesse vivo, almeno” disse con un pizzico di gelosia.

“Qui qualcuno è geloso” dissi ironica

“Beh… vorrei vedere te, se dovessi sentire Alex parlare di una tipa che le piace, ma che non sei tu”

“Ancora con questa storia? Alex non mi piace” dissi sicura.

“Sicura? Guardami negli occhi se lo sei” disse Nicky fermandosi, ma io non riuscì, e lasciai che lo sguardo cadesse sul marciapiede.

“Visto? Avevo ragione io! Ora andiamo!” Disse fermamente, salimmo in macchina e ci arrivammo al luogo dell’appuntamento.

Maritza e Lorna erano già lì, credo da un bel po’ che ci aspettavano.

“Ah, finalmente siete arrivate..  stavano iniziando ad uscirmi i calli ai piedi” disse la colombiana.

“Scusate, ma stavamo avendo una piccola discussione” dissi estrapolando alcuni fatti.

“La piccola Piper è innamorata di una persona ma non vuole ammetterlo” disse la rossa, io le lanciai uno sguardo assassino.

“Uhuhu… a quanto pare ho colto il segno!” continuò la Nichols.

“Dai, entriamo, che inizio ad avere fame” entrammo nel supermercato, che preparava anche roba pronta da mangiare, specialità russe, ovviamente. Ordinammo un po’ di tutto e ci mettemmo al tavolo, erano buone, ma non il top, non buonissime quanto un panino di McDonald e la mia bocca larga, se lo fece scappare proprio davanti alla strana signora rossa.

“Uh… ora ho paura che finirai nei piatti della gente” ironizzò Nichols.

“Oh andiamo, non credo che per un'opinione possa scoppiare la terza guerra mondiale” dissi

“Oh, è qui che ti sbagli signorina” rispose a tono la signora.

“Mi chiamano Red non solo per il colore dei capelli, ma per quel liquido rosso che ti scorre nel corpo che io ho visto scorrere facilmente dalle vostre flaccide pance americane” disse la signora, ammetto che appena pronunciò quella frase i brividi percorsero il mio corpo  

“Cazzo! Bella mossa Piper, ora non mangeremo qui per una settimana, almeno!” Disse arrabbiata Nicky.

“Scherzavo, ragazze… credete che non mi avrebbero mandato subito in carcere se avessi fatto una cosa del genere?” Disse la signora rassicurando tutte noi.  

“Non sono così stupida da mandare via dei potenziali clienti” una volta finito di mangiare ci alzammo e andammo a fare un giro. Passeggiando, davamo un’occhiata alle vetrine dei negozi, per vedere se ci fosse qualcosa di carino. Trovato un negozio, le ragazze entrarono, ma io decisi di restare fuori. Rigiravo quel biglietto da visita, poi presi una decisione: avrei corso il rischio.

Così, presi il cellulare e digitai il suo numero, in attesa di una risposta.

Call It DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora