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"Perché no? A te che cambia?"
"Che mi cambia? Tu non hai idea di cosa mi stai provocando Ale, tu non sarai solo una scopata per me, non lo sarai mai"
"Non ti sto chiedendo questo, non te lo chiederei mai. Sei l'unico di cui mi fido, l'unico che amo davvero e di cui non ho paura. Te lo chiedo per piacere"
"Non lo so" mi passo le mani tra i capelli e poi sul viso, non so cosa fare.
"Arek, ti prego" si avvicina e lentamente mi spinge piano contro il muro. Mi prende le mani e mentre mi fissa negli occhi, me le fa poggiare sui suoi seni morbidi.

Dio mio, ti prego dammi la forza di sopravvivere, ti prego.

"Per piacere Arek.."
Stringo le mani sui suoi seni per qualche secondo, poi mi allontano di scatto.
"No Ale, ti ho detto non così"
"So che magari non sono il tuo tipo, ma sono o no la tua migliore amica? Ti sto chiedendo un favore, per piacere.."
Continuo a camminare nella stanza come se fossi al patibolo.
Sta dicendo delle cazzate assurde, non può davvero pensare che non mi piaccia e che non è il mio tipo. Gesù, ma non ha proprio capito niente?
Forse è il momento di iniziare ad agire per farle capire come stanno davvero le cose.
"E va bene. Quando?"
Sorride leggermente, poi con un filo di voce risponde.
"Adesso"
"Ora?"
"Si" annuisce lentamente.
"Ad una sola condizione però"
"Certo"
"Si fa a modo mio, devi lasciarti amare"
Annuisce ancora, stavolta sembra ancora più convinta e sicura di sé.
"Amami Arek, e non ce ne pentiremo" dice e si sfila le bretelle del vestitino che ha addosso, lasciandolo scivolare ai suoi piedi.
Sotto non ha nient'altro e mi incanto a guardarla. E' bellissima, è la visione più bella che i miei occhi abbiano mai guardato.
Vado verso di lei e giuro che mi tremano le gambe, me le sento molli come se le ossa non ci fossero più.
Ale mi osserva, so che è tesa ma so anche che si fida di me, lo sento.
Le prendo le mani e la aiuto a sfilarmi la t-shirt. Quando sono a petto nudo mi avvicino ancora di più e lascio che la nostra pelle si sfiori. Mi abbasso sul suo collo e col naso la accarezzo. Adoro il profumo della sua pelle, è così dolce e naturale, non l'ho mai sentito su nessun'altra donna con cui sono stato.
Poggio le mie labbra sull'insenatura del suo collo e la sento fremere, chiude gli occhi e aspetta le mie mosse. Ricomincio a baciarle il collo, poi le scapole e arrivo al seno. Ho quasi paura di toccarla, mi sento come un ragazzino alle prime armi. Le bacio i seni e poi con le mani li stringo e li accarezzo, mentre la vedo gettare la testa all'indietro. La porto sul letto e la faccio sdraiare. Io ho ancora il pantaloncino e i boxer, non vado di fretta e voglio che lo capisca anche lei.

Stanotte mi prenderò cura di lei, e lo farò a modo mio.

Le sposto i capelli sul cuscino come se fossero una corona, mi metto su di lei senza però far toccare i nostri corpi. Ricomincio a baciarla, partendo dal collo e scendendo sui seni, poi sulla pancia e mi fermo sul ventre. Le sue gambe sono leggermente divaricate ma non farò niente ora, non prima di averle baciato le labbra.
Non l'ho ancora baciata sulla bocca perché è la cosa più intima che ci sia e so che quando lo farò, per me sarà finita. Non potrò più tirarmi indietro perché so che non ho via d'uscita dalle sue labbra. Se la bacio, sarò suo per sempre e lei sarà mia per sempre.
Risalgo e strofino il mio naso col suo, le sue mani sono sulla mia schiena, me la accarezza con le unghia e con gli occhi nei miei mi chiede di non fermarmi.
Le bacio la fronte e poi la punta del naso, ora le nostre labbra sono così vicine che riesco a sentire il suo respiro. Tento un paio di volte di unire le nostre bocche ma mi blocco sempre, è una cosa talmente importante che non so come farlo. Decido di farlo semplicemente, senza troppi fronzoli. Chiudo gli occhi, mi inumidisco le labbra e la bacio. Le sue labbra si schiudono appena incontrano le mie, le nostre lingue si toccano e iniziano ad aggrovigliarsi. E' una sensazione unica, baciarla è l'emozione più bella della mia vita. Le sue mani si spostano lungo la mia schiena e poi me le passa tra i capelli. La sento ansimare e so che lo sto facendo anche io.
"Ti voglio Ale, ti ho sempre voluta" le sussurro e lei annuisce facendomi un tenero sorriso. Continua a scendere con le mani sul mio corpo e inizia a giocherellare con l'elastico dei miei boxer. Ci baciamo ma le nostre mani non stanno ferme, io esploro lei e lei me. Abbiamo sete di conoscerci, di esplorarci, di studiarci.
Le braccia mi tremano e decido di appoggiarmi finalmente su di lei. Delicatamente lo faccio, subito dopo essermi sfilato il pantaloncino e i boxer. La vedo sgranare gli occhi alla vista delle mie nudità ma poi distoglie lo sguardo tornando ai miei occhi.
Ritorno a baciarla, respiro il suo respiro, le mordo le labbra, la amo. E' questo che sto facendo, la sto amando finalmente. È il sogno della mia vita ed è anche meglio di quello che credevo.
"Se ti faccio male dimmelo, mi fermo" le dico e lei annuisce ancora. Mi posiziono bene tra le sue gambe e inizio a spingere. Prima piano, mentre continuo a baciarla, poi più forte e la sento trattenere il respiro. Lo trattengo anche io fino a che un calore enorme non mi avvolge completamente. Sono dentro di lei e non potevo desiderare altro.
Una lacrima le scende sulla guancia e gliela asciugo con un bacio.
"Ti sto facendo male?"
"No, continua sei perfetto" dice con un briciolo di voce. Mi fa venire ancora di più la voglia di amarla. La assecondo e le scivolo ancora più dentro, sempre di più. Inizio ad andare più veloce, più a fondo.

Voglio toccarle il cuore, ci sto provando. Voglio farle capire che per me non è solo un favore che le sto facendo, per me è molto di più. Per me è amore, e vorrei tanto che lo capisse.

Appena sento il suo ventre tremare e le sue gambe stringermi, capisco. La osservo mentre viene tra le mie braccia e penso che non c'è nulla di meglio. Continuo a scivolarle dentro, ad andare a fondo, a possederla. Mi stringe le braccia e mi tira a lei, avvicina le sue labbra al mio orecchio e sussurra qualcosa.
"Grazie" mi dice e non mi trattengo più, esco da lei e mi svuoto sulla sua pancia ancora ansimante mentre la tengo ancora stretta a me.
"Grazie a te" ho solo la forza di dire, prima di crollare sul cuscino.

INSTAGRAM ; Arek MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora