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Sono immerso nella preparazione della valigia per la partenza per Dimaro. Anche quest'anno come tutti gli anni andremo lì in ritiro.
Le vacanze sono finite e tra tre giorni partiremo. Ho passato qualche settimana in vacanza con mio fratello e poi qualche giorno di riposo a casa mia in Polonia, ora sono tornato a Napoli per preparare la partenza.
Gli atri anni preparavo le valigie con Ale che a sua volta le preparava per tornare in Germania dai suoi. Ora invece sono da solo in mezzo alle nuove polo della Kappa e alle mille scarpe della Nike. Non ho l'entusiasmo delle altre stagioni ma so che devo superare questo blocco.
"Prepari le valigie?"
Mi prende quei un infarto quando sento una voce provenire dalla porta della mia stanza, quella voce.
"Ale.. che.." mi blocco e mi passo le mani sul viso, come per accertarmi che sia la realtà e non la mia fantasia "che ci fai qui?"
"Ero stanca di stare lì, con lui.." si ferma un attimo e abbassa lo sguardo, delusa e affranta "non era la persona che mi aspettavo fosse.." termina con un mezzo sorriso.
La amo, Dio mio quanto la amo. Vederla così sofferente mi fa stare male, vorrei prendere un po' del suo dolore e tenerlo per me così da sollevarla. Sta male per un coglione che non la merita e penso a quanto invece io potrei renderla felice. A quanto io devo renderla felice.
"Vieni qui" la tiro a me e la stringo tra le mie braccia. Le mi stringe, si aggrappa a me come se fossi la sua ancora di salvezza e io glielo lascio fare perché lei è e sarà sempre la mia piccola.
Lentamente alza la testa e inchioda i suoi occhi nei miei, poi le nostre labbra si uniscono.
Dopo pochi minuti siamo sul letto e facciamo l'amore, finalmente per la prima volta, è tutta mia.
Quando si addormenta tra le mie braccia ne approfitto per alzarmi e fare una telefonata. Poi ricomincio a sistemare le cose in valigia.

"Quando partite?"
"Sabato"
"Sei pronto?" Mi domanda sfiorandomi il braccio.
"Fisicamente si ma non voglio lasciarti da sola"
"Non ti preoccupare per me, torno in Germania dai miei. Li ho chiamati prima e mi stanno facendo il biglietto"
"Sicura?"
"Si, poi quando torniamo parliamo di.. questo" dice indicandoci.
"Io.." non ho il coraggio di iniziare a parlarne, quindi come al solito rimando "si poi ne parliamo"
Annuisce ed esce dalla mia camera.
Dopo qualche minuto il campanello suona e il mio cuore inizia ad andare a mille. Lei arriva alla porta prima di me.
"Chi è?" Domanda sospettosa, visto che al citofono non aveva bussato nessuno.

"Consegna per Aleksja" sento solo, e resto in disparte a guardare la sua reazione..

INSTAGRAM ; Arek MilikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora