<<Sei sicuro che sia qui?>>
Annuii debolmente.
Dire che mi stavo sentendo male era un eufemismo, sinceramente non sapevo se ero emozionato di rivedere Yoongi o avevo il terrore di constatare in che condizioni stesse.Una rassicurante occhiata di Taehyung fece capolino dal sedile anteriore.
Lo ringraziai con un fugace sorriso e scesi dalla macchina.<<Ehy aspetta! Sai come si chiama il più famoso omosessuale russo?>>
Il ragazzo biondo cenere accanto a colui che aveva parlato lo fissò scioccato.
<<Jimin, non credo sia il momento adatto...>> provai a ribattere gentilmente.
<<ANDREI COIMASKI>>
Ed iniziò a ridere in modo così sfacciato che i suoi occhi si ridussero in due piccole fessure.
<<Jimin, tu vuoi gli schiaffi?>>
<<Sì! Ma solo sul culo e da Jungk->>Tae gli tappò velocemente la bocca e con il solo movimento delle labbra mi incitò ad entrare in casa.
Mentre mi allontanavo riuscivo a sentire
quei due che discutevano tra di loro.<<ChimChim, ti pare il caso?>>
<<Dai! Era per alleggerire un po' la tensione! Aspetta... non l'hai capita?>>
<<In effetti no...>>
<<TAEHYUNG MA QUANDO REGALAVANO IL CERVELLO TU ERI AD UNA FOTTUTISSIMA SFILATA DI GUCCI?>>
<<Jimin, sai cosa? V-A-F-F-A-N-C-U-L-O.>>Giuro che torno indietro e li tramortisco.
In qualche modo.Salii rapidamente le scale, saltando due gradini per volta con lo scopo arrivare più in fretta possibile davanti alla massiccia porta in legno dell'appartamento di Yoongi.
Bussai una volta, due, tre.
Nulla.<<Yoon! Sono io, Hoseok! D-devo vederti... ti prego...>>
Silenzio più totale.
<<Yoongi, possiamo parlarne insieme! Questi giorni senza di te sono stati i peggiori di sempre.
Ho bisogno di rivedere il tuo viso almeno un'altra volta.
Capisco che tu non voglia più parlarmi ma... io ti amo, e ora apri questa porta.>>Un rumore sordo, seguito da quello di vetro che si rompeva in mille pezzi seguì quasi istantaneamente le mie parole.
Ora ero totalmente nel panico.<<YOONGI! APRI LA PORTA! STAI BENE?>>
Nessuna risposta.
Non potevo stare lì con le mani in mano, avevo paura che fosse successo qualcosa che impedisse all'altro ragazzo di venire ad aprirmi.
Non potevo minimamente pensare che non volesse vedermi.
Non dopo quello che gli avevo detto.Cercai di aprire la porta, ma ovviamente era chiusa a chiave.
Iniziai a frugare come un forsennato in ogni angolo del pianerottolo e finalmente, dopo una ricerca degna di Indiana Jones, trovai un piccolo mazzetto di chiavi infilato nel portaombrelli accanto all'entrata della casa.
Ringraziai mentalmente l'imprudenza dell'uomo che amavo ed aprii la porta.Lo spettacolo che mi si parò davanti era sconvolgente.
Un intensa puzza di erba e di polvere mi fece rivoltare lo stomaco mentre mi dirigevo piano piano sempre più nella abitazione.
Vestiti e biancheria sporca erano buttati per terra, come i vari rifiuti di cibo accumulati durante tutti quei giorni.
Bottiglie varie erano raccolte alla bell'e meglio in un angolo del salotto.
Ma la cosa che mi fece rabbrividire di più furono le foto della famiglia completamente rotte a causa della caduta del tavolino.
Sorrisi finti stampati su carta.
Usati per immortalare un momento che non si sarebbe ripetuto mai più.
Probabilmente era stata la loro caduta ad aver provocato quel frastuono.Quando mi avvicinai di più alle immagini, notai qualcosa che avrei preferito di gran lunga non vedere.
Il corpo di Yoongi era disteso in modo scomposto sul divano.
Aveva gli occhi vacui e la pelle fredda.Provai a scuoterlo più volte ma non ricevetti nessun riscontro.
Nessun segno di vita.Ero... ero arrivato troppo tardi?
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"daydream" ;; YOONSEOK/SOPE AU
FanfictionIl giovane impiegato Jung Hoseok va in un bar e rimane subito colpito dal barista Yoongi, il quale lo cattura col suo sguardo, sin dal primo secondo. Ma proprio quest'ultimo ha un segreto da nascondere... Un segreto terribile, che nessuno non dovrà...