Il "bip" ripetitivo della macchina che teneva sotto controllo il battito cardiaco faceva la colonna sonora dei miei sogni.
O forse dovrei dire... Incubi?
Versioni distorte della realtà ingombravano la mia mente addormentata.
Scene orribili si facevano largo nelle mie membra; io che trasportavo in braccio uno Yoongi inerme per le scale del suo palazzo.Urla.
La pioggia battente che inzuppava i miei vestiti mentre lo adagiavo sui sedili posteriori dell'auto.
Lacrime.
Un lettino d'ospedale dove si trovava un ragazzo dai capelli azzurri.
Buio.
Fu un colpo debole, ma ben assestato, a risvegliarmi.
La mano che mi aveva appena sferrato uno schiaffo sulla guancia sinistra apparteneva a... Yoongi.
Lui era lì, sveglio, ad osservarmi con un'espressione scocciata e gli occhi castani vispi e felici come non li vedevo da troppo tempo.<<Hoseok, sei in uno stato pietoso.
Potevi anche evitare di gridare come una fighetta mentre dormivi e di sbavare sulle lenzuola del mio letto.>>
<<Anche io ti ho visto in condizioni migliori, ad essere onesti.>>Rimase in silenzio per un po', fissandomi, e poi esordì con:
<<Cosa ci faccio qui? Nel senso, l'ultima cosa che ricordo era il tavolino che si sfracellava sul pavimento insieme alle foto...>>
<<Ehm, ero venuto a trovarti perché ti dovevo... parlare.
Il fatto è che tu non aprivi la porta e quindi mi sono preoccupato.
Sono entrato grazie alle chiavi nel portaombrelli.
Nascondiglio patetico, se vuoi saperlo.>>
<<Sì, okay. Ma...>>D'un tratto la sua espressione si incupì e le sue parole divennero taglienti come lame.
<<Che cosa hai visto, Hoseok? Quando sei entrato, intendo. Non stavo diciamo... molto bene.>>
<<La casa puzzava di hashish ed era tutta sporca.
T-tu eri steso sul divano.
Non sembravi neanche vivo.
I-io... poi ti ho portato qui in ospedale, non so altro.
Cristo, non puoi immaginare quanto ho avuto paura.
S-se tu non... se tu non ce l'avessi fatta io non saprei cosa...>>Scoppiai in lacrime.
Così, come una ragazzina.
Sapevo che non avrei dovuto, che lui era lì e stava bene, almeno apparentemente, ma tutto il dolore e terrore che avevo provato si stava tramutando in acqua salata che scendeva dai miei occhi.<<SeokSeok... non piangere.
Quello sbagliato qui sono io.>>Si mise a sedere ed avvicinò il mio viso al suo, prendendolo tra le mani.
Perché lo faceva? L'ultima volta che gli avevo parlato lo avevo mandato a fanculo dicendogli che non lo avrei mai voluto vedere di nuovo.
Ed ora quel ragazzo era a due centimetri dalla mia faccia.
Non che mi dispiacesse, sia chiaro.
Era solo un pazzo, non sapeva neanche se l'avevo perdonato o meno.
O forse, in cuor suo, lo aveva capito.<<Sono io quello che è stato la causa di tutto questo casino.
Scusa se ti ho fatto spaventare.>>
<<Spaventare? Solo spaventare?
Stavo perdendo la testa.
Le urla che ho cacciato... solo Dio sa quante sono>> sussurrai.Lui rise piano e si allontanò dalla mia faccia.
In qualche modo già mi mancava il calore delle sue dita sulla mia pelle.<<Hoseok, di cosa volevi parlarmi?>>
Ero pronto a raccontargli tutto?
A perdonargli ogni cosa?
Aveva sbagliato.Come mi aveva detto Taehyung, non avrei dovuto fidarmi.
E io invece l'ho fatto.Come aveva detto Seokjin, colui che aveva ucciso mio padre era un coglione che non sapeva prendersi le proprie responsabilità.
E io mi ero innamorato proprio di lui.Come mi aveva detto Namjoon, se lo amavo davvero, sarei corso da lui ad aiutarlo.
E l'ho fatto.Come aveva detto Jimin, se fosse stato vero amore l'avrei perdonato.
E in cuor mio, ho fatto anche quello.
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"daydream" ;; YOONSEOK/SOPE AU
FanfictionIl giovane impiegato Jung Hoseok va in un bar e rimane subito colpito dal barista Yoongi, il quale lo cattura col suo sguardo, sin dal primo secondo. Ma proprio quest'ultimo ha un segreto da nascondere... Un segreto terribile, che nessuno non dovrà...