Capitolo 10

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Avevamo tutti e quattro fretta di iniziare la partita. E così fu. Prendemmo il pallone e scegliemmo la porta con il muro dietro. Ci mettemmo ognuno nella posizione scelta da Joel. Federick e Jack presero il pallone, lo appoggiarono al centro del campo e diedero inizio alla partita. Mi arrivò la palla dopo il calcio d'inizio e io a mia volta la diedi dietro a Joel che fece un lancio verso Jack con un cross alto. Jack stoppò di petto e tirò verso la porta avversaria. Un tiro straordinario che però finisce sul palo. Fu la prima occasione per passare in vantaggio ma per colpa della sfortuna non ci riuscimmo. Come prevedibile loro partirono in contropiede e con Ed segnarono il primo goal della partita. Dentro di me cresceva la rabbia, dovevo rimediare ma non potevo fare niente dovevo giocare in difesa. La voglia di fare goal era enorme. Ma sapevo di non potermi muovere da quel ruolo, mi guardo Joel e mi disse:

"Non bisogna fare solo goal per vincere le partite ma bisogna anche non far segnare gli avversari."

Mi calmai e nel frattempo la partita continuava, dovevo recuperare palla e passarla ai compagni. Pal avanzava velocemente venendo verso di me. Fintò di andare a destra e con il sinistro tentò di saltarmi ma con quel poco orgoglio che mi era rimasto allungai il piede e lo fermai, la palla rimase lì tra le mie scarpette. La spostai e feci un lungo passaggio rasoterra verso Jack che la lasciò scorrere e di destro calciò. Lelù non ci potè fare niente. Un tiro perfetto e anche bellissimo, rasoterra prese il palo ed entrò. Goal. Finalmente avevamo raggiunto la parità. 1-1 era il punteggio. Passò una mezz'ora e nessuna delle due squadre riuscì a segnare. A ogni intervento in difesa mi rendevo conto che era quello il ruolo adatto a me per quel momento. Sentivo una strana sensazione dentro di me, più fermavo gli avversari più mi caricavo. La partita d'un tratto s'infiammò. Passammo in vantaggio grazie ad un calcio di punizione di Federick un sinistro deviato che entrò in porta. La nostra gioia durò poco perché subimmo un goal. Mancavano solo 5 muniti alla fine della partita e avevamo un calcio d'angolo a favore. Federick essendo il più basso ma anche il più bravo di noi nei cross. Joel mi urlò di andare avanti per segnare di testa. Mi misi a correre verso l'area avversaria e appena arrivato chiamai la palla a Federick. Jack con un movimento porto via dalla marcatura Pal e Jonny. Federick mi vide libero e crossò il pallone verso di me. Io con un colpo di testa molto debole ma abbastanza angolato da fare goal. Esultai alzando le mani al cielo. Tornai in posizione aspettando il suono delle campane che decretava la fine della partita. Ed e Pal presero l'iniziativa. Ed tirò dal limite dell'area una bomba pazzesca, passammo tutti di aver preso l'ennesimo goal dalla distanza da parte di Ed ma non avevamo tenuto conto si Joel che con una grande parata ci salvò. Poco dopo suonarono le campane e iniziammo ad esultare come i pazzi. Avevano vinto e anche trovato le posizioni più ideali a noi. Andai a casa da solo con un sorriso stampato in faccia.

L'ultimo calcio di rigoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora