Capitolo 7

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Fine del primo anno di scuola media con dei risultati non molto gradevoli ma ero riuscito a guadagnarmi la promozione. Sembrava voler iniziare un estate noiosa in paese ma non si rivelò così.

Un giorno Joel arrivò a casa mia dicendomi di andare a giocare con lui e con il nuovo gruppo di amici che aveva riunito. Accettai ma prima di andare decisi di chiamare Jack e girare la proposta di Joel anche a lui.

Si preparò e partimmo tutti e tre per il campo. Ci impiegammo circa dieci minuti per arrivare, si trovava praticamente alla fine del nostro paese, ma la curiosità era tanta che il percorso sembrò breve e di piccola durata. Arrivati li mi accorsi della presenza di Federick ma anche di altri quattro ragazzi. Tutti nuovi mai visti prima. A causa della scuola avevo trascurato troppo il mio paese finendo per rinchiudermi in casa per studiare e cercare di essere promosso ad ogni costo. Si presentarono loro immediatamente senza problemi. Capi subito che anche in paese avevo degli avversari forti e del tutto sconosciuti. Il più grande si presentò per primo mi disse di chiamarsi Ed. Alto, biondo e dal fisico si capiva subito che con il pallone ci sapeva fare. Il secondo disse di chiamarsi Pal. Era basso, molto robusto e con una carnagione un po scura. Non sembrava bravo a giocare a calcio. Il terzo era basso e magro disse di chiamarsi Jonny. Infine il quarto di nome Lelù. Era evidentemente più piccolo di noi di un anno, un po' robusto ma sembrava al mio livello.

Dopo le presentazioni passammo ai fatti e decidemmo di giocare una partita quattro contro quattro, vecchi amici conto nuovi amici. Io, Joel, Federick e Jack da una parte loro dall'altra. Ogni squadra aveva in mente due cose. Conoscere il ragazzo più forte degli otto li presenti e vincere.

L'ultimo calcio di rigoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora