Capitolo 13

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Mancava solo una settimana all'inizio della partita scolastica.
Mi sentivo emozionato e mentre ripensavo a quell'evento mi saliva un brivido dal basso della schiena fino alle spalle.
Dovevo farmi trovare pronto per ogni evenienza, pronto a correre e rincorrere, pronto a fermare gli avversari.
Ormai avevo capito che il mio ruolo era quello di difendere la porta e la squadra dagli attacchi avversari quindi davo il massimo per portare a termine il mio compito. Dopo una giornata di scuola come le altre decisi di partire per fare un allenamento diverso dal solito. Dopo pranzo mi cambiai e m'incamminai verso una strada deserta e adatta ad una corsetta. Diedi inizio all'allenamento e tutto sembrava andare per il verso giusto. Dopo due ore sentivo che qualcosa non andava. La mia corsa era lenta e irregolare. Così decisi di tornare indietro ma nella strada di ritorno d'un tratto sentì un forte dolore al ginocchio. Mi fermai e mi accasciai al suolo dal dolore. Alzai i pantaloncini e non notai niente di strano, così iniziai a palparlo da diversi lati ma il risultato sembrava uguale. Presi il cellulare dalla piccola borsa a tracolla che avevo con me e chiamai Jack.

"Hei, dove sei?"

"Sono a casa, perché?"

"Vieni a prendermi con la bicicletta nella vecchia strada di campagna."

"Se è uno scherzo non ho proprio voglia!"

"No no, credo di essermi rotto il ginocchio."

"Sono già lì."

Posai il cellulare e inizia a pensare quello che sarebbe accaduto quando racconterò quello che è successo ai miei genitori.

"Sicuramente non faranno una bella faccia." Pensai ad alta voce.

Poco dopo arrivò Jack che mi fece segno di salire insieme a lui sulla bicicletta.

Il viaggio fu breve e ad una modesta velocità. Jack quando si trovava su una bicicletta mostrava tutte le sue migliori doti mettendo in evidenza le gambe muscolose.

Non appena arrivai a casa spiegai a mia madre la situazione e subito dopo partimmo per l'ospedale più vicino.

Dopo un analisi accurata al mio ginocchio il dottore si avvicinò a me con area dispiaciuta.

"Ragazzo mi dispiace, è rotto. Dovrai stare con le stampelle per 2 mesi e a riposo per 5."

In quel momento nella mia testa e nei miei occhi casa il buio.

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Scusate il ritardo ma problemi di forza maggiore hanno impegnato il mio tempo. Da adesso, salvo impedimenti o problemi vari i capitoli dovrebbero uscire ogni Lunedì. Ringrazio tutti del supporto. Spero che la mia storia vi piaccia.

#TS

L'ultimo calcio di rigoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora