Epilogo

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Liam si aggiustò la cravatta e respirò pesantemente pronto ad incontrare il rettore della Uic (University of Illinois at Chicago) era nervoso, si passò una mano sui capelli e battè un piede a terra

La porta venne aperta e la faccia burbera di quello che sembrava essere un uomo che non aveva tempo da perdere comparve

Liam si sentì messo in soggezione ma alzò la testa con fare sicuro ed entrò con l'uomo, si sedette subito sulla poltrona mentre il rettore cominciava con le sue domande

"Psicologia, giusto?" Chiese l'uomo guardando il foglio con le sue referenze con un paio di occhialetti ridicoli in viso

"Si signore" disse Liam

"E perché proprio psicologia?" Gli chiese, Liam si era preparato per questa domanda

"Tempo fa un ragazzo si è suicidato, lo vedevo sempre ma non mi sono mai accorto di come lui stesse male, voglio aiutare le persone, voglio accorgermi e dare una mano" disse Liam serio

Il rettore passò una mano sui fogli e annuì "È ammirevole signor Dunbar" Liam annuì e il colloquio continuò

***

"Mi hanno ammesso" urlò Liam mentre entrava in casa con la lettera di ammissione per la Uic

Sua madre sorrise mentre Liam chiamava Mason, era fiera di lui

***

Liam sospirò mentre entrava nel suo nuovo appartamento, era carino, piccolo ma carino, lo condivideva con un ragazzo che non si era ancora fatto vedere, appoggiò la sua valigia in salotto mentre si guardava attorno, improvvisamente la porta si aprì e un ragazzino minuto con un paio di occhiali entrò

"Oh, ciao, tu devi essere Liam" disse il ragazzo "Sono Jason, la tua stanza è quella, ho cambiato le lenzuola e aperto la finestra, prima era inutilizzata e puzzava di chiuso, scusa se sono in ritardo ma mia madre è una rompi palle, la cucina è questa, la mia camera è la porta accanto alla tua e bho, ora è casa tua ma non sopporto il disordine e non portare le tue ragazze qui, grazie"

Il piccoletto parla velocemente e Liam ci mise un po' a metabolizzare, poi si chiese se dirgli che era gay o no

"O i tuoi ragazzi, sia chiaro, non mi interessa, non voglio sentirti mentre fai sesso in questa casa, se proprio vuoi ti dico gli orari in cui io non ci sono" disse il nerd e Liam sorrise, era sveglio il piccoletto e non gli aveva lasciato spiaccicare parola

"Non porterò i miei ragazzi qui, e comunque voglio cercarmi un lavoro quindi non mi vedrai spesso, sono disordinato, ma lo lascerò nella mia camera, ora sono veramente distrutto quindi vado a dormire" Liam finì di parlare ed entrò nella stanza indicata dal ragazzino, era carina, non troppo piccola e non troppo grande, era giusta, gli piaceva, lasciò la valigia e la sacca sul pavimento e si buttò sul letto addormentandosi

***

Pulì il bancone con uno straccio per poi metterselo sulle spalle mentre afferrava le tazze sporche e le appoggiava nel lavapiatti

"Scusa" chiese una voce e Liam alzò gli occhi per rimanere pietrificato, poi sorrise piano e gli chiese cosa voleva ordinare "Vorrei un caffè, grazie"

Liam lo guardò per qualche secondo, i suoi occhi verdi erano assonnati e lui sorrise, lo avevano colpito

"Da portare via?" Chiese il beta sorridendo

"No, sai, lo bevo qui, la mia lezione inizia alle nove, posso bermi un caffè" disse il ragazzo sedendosi sulla sedia girevole di fronte a Liam che lavorava

"Cosa studi?" Chiese Liam curioso mentre gli preparava il caffè

"Faccio legge" esclamò il ragazzo solare "Tu? Sembri giovane, studi ancora?"

"Ah, faccio psicologia alla Uic" disse Liam

"Uno strizzacervelli" disse il ragazzo con un aria nuova in viso

"Tutto bene?" Chiese Liam aggrottando le sopracciglia

Il ragazzo afferrò la tazza che Liam gli tendeva, scoprendo le braccia, e andò a sedersi da un'altra parte

Liam perse un battito, aveva notato dei tagli, nelle braccia e questo lo riportò a Theo, gli occhi si riempirono di lacrime mentre lui contava per far sparire quel senso di inadeguatezza che gli era arrivato alla bocca dello stomaco, chiese al suo collega di fare una pausa e uscì fuori per prendere aria. Ricordarsi di lui ancora gli provocava un dolore al petto

Va avanti gli aveva detto e Liam annuì, doveva fare qualcosa

Rientrò sbattendo sul ragazzo dagli occhi verdi, Liam sorrise "Senti" disse serio "Ti va di uscire?" Chiese diretto

Il ragazzo aggrottò le sopracciglia e poi sorrise "No, grazie" e poi se ne andò

Ma lo stesso ragazzo cominciò a venire ogni giorno al bar dove lavorava Liam e ogni giorno Liam gli chiedeva di uscire

Un giorno Liam lo braccò quando stava uscendo dal bar e sorrise

"Esci con me, dai, non sono mai stato cosi sfacciato ma se mi dici di no non te lo chiedo più, ti offro la cena" disse Liam determinato e il ragazzo sorrise

"Va bene, sono Shane comunque" gli disse sorridendo

"Liam"

***

"Possiamo parlarne, ti posso aiutare Shane" disse Liam camminando avanti ed indietro per la sua stanza mentre Shane era seduto sul letto

"Non voglio il tuo aiuto, era per questo che ti dicevo di no,non voglio un futuro strizzacervelli che mi faccia la paternale, perché insisti?" Chiese il ragazzo alzandosi dal letto e gesticolando con le mani

"Una persona che amavo è morta okay? Si è suicidato, lui soffriva e io non mi accorgevo di niente, ti prego Shane, fatti aiutare, ti prego" disse Liam con le lacrime agli occhi
'Non fare il suo stesso sbaglio, fatti aiutare' pensò  

"Mi dispiace" sussurrò Shane abbracciandolo "Scusa"

***

Liam alzò la manica della sua maglietta sospirando nel vedere che non c'erano dei nuovi tagli, era ormai un abitudine controllare i suoi tagli e stava migliorando

"Stai meglio?" Gli chiese preoccupato, vedeva Theo in lui, vedeva un ragazzo che aveva paura di se stesso, che non si accettava, che credeva di non meritarsi la vita

"Sto bene Liam, smettila di preoccuparti" disse Shane abbracciandolo "Grazie per tutto, per non aver mollato"

Liam sorrise e annuì stringendolo a se, vedeva Theo in lui, vedeva la sua forza nel rialzarsi, la sua determinazione nel fare una cosa

Amava Shane, anche se non avrebbe smesso di amare Theo, andava tutto bene, era andato avanti

**********

Era tornato a Beacon Hills per Natale, come tutto il branco del resto, Shane era andato dai suoi genitori per il Natale, anche se sua madre non vedeva l'ora di conoscerlo.
E ora era lì, dopo tanti anni, davanti alla tomba della persona che più avesse amato al mondo.

"Hey Theo" disse con le lacrime agli occhi rivedendo quella tomba "É da tanto che non ti vengo a trovare, mi dispiace ma ora non abito piú a Beacon Hills. Volevo solo che sapessi che ho espresso il tuo ultimo desiderio Theo, sono andato avanti. Ora ho una nuova vita e c'é un ragazzo, lo amo, ma non smetterò mai di amarti e non amerò mai nessuno come ho amato te Theo Raeken ed é per questo che ho deciso di esaudire il tuo ultimo desiderio" disse sorridendo tra le lacrime "Sono andato avanti e sono felice" disse alla fine posando un fiore bianco sulla lapide

Holaaaaa

Liam è andato avanti, Theo è morto, fine

Ma non togliete la storia dalla biblioteca perché domani posto una sorpresaaa🔝🔝

Baci
Rose

Say Something//ThiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora