Ritrovamenti

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Non appena il ragazzo se ne andò, Ymir rimase a bocca aperta: Mikasa aveva appena ricevuto una lettera, che conteneva esclusivamente soldi. Questo fece brontolare il suo stomaco, ogni volta che le capitava di vedere dei soldi, chiedeva sempre ai suoi genitori che cosa ne avrebbero fatto di una cifra così elevata. Loro rispondevano sempre con un

《 È per mangiare sempre fuori, e per l'esercito e tutti i nostri camerieri piccola 》

Al pensiero, la ragazza scosse la testa e fece finta di nulla. Non voleva dimostrare tristezza. I momenti del passato, erano così belli, ma allo stesso tempo falsi. Non voleva ricordarsene in quel momento, così l'unico metodo veloce per sbarazzarsene di questo ricordo, è crearne altri, con altre persone.

Ammise a Mikasa che aveva fame, e sembrava una bambina per come stava pregando Mikasa ad offrirle. Alla corvina non ci sarebbero stati problemi a farlo, il problema era solo andare in giro con così tanti soldi. Ma corse il rischio comunque, sapeva che chiunque avesse provato a sfiorare quella lettera avrebbe rischiato un pugno in faccia, o peggio.

《 Andiamo all'Old Wild West! 》

Propose la bruna con entusiasmo. Mikasa non ne sentì mai nominare, ma se Levi avesse sentito il nome di quel ristorante, si sarebbe subito ritirato: ogni film far-west che vedevano insieme ritraeva dei ristoranti che non erano degni di essere chiamati tali. La pulizia era pari a zero, e la bevanda principale era sempre la birra.

《 Basta che sai dove sia 》

Rispose infine la ragazza. Ymir la guidò fino al centro della città, che non era così lontana dalla zona del crimine. Mikasa non ci pensò molto a cosa fosse successo prima, ma in quei due ladri che aveva visto, c'era una strana famigliarità che neanche lei riusciva a spiegarsi. L'unica cosa che poteva vedere erano solamente gli occhi. Pensando a questo si mise a guardare quelli di Ymir. La bruna iniziò a spiegarle il menù del ristorante dove avrebbero mangiato. Entrarono in un centro commerciale, e Ymir avanzò di più passi, lasciando Mikasa qualche metro più indietro. Dopo due minuti di camminata in quel edificio Ymir si fermò. Girò il suo corpo verso Mikasa, che era di fronte a lei, ma lontana di qualche metro.

《 Benvenuta al "Old Wild West" signorina Ackerman 》

Scherzò Ymir, e Mikasa fece un leggero sorriso. Invitò Ymir ad entrare, dato che la bruna era incantata dai posters di nuove offerte. C'era poca fila per fortuna, ma i tavoli erano tutti pieni. Dovettero aspettare alla fine della zona bar il cameriere. Dopo una canzone che tutti i presenti potevano sentire, arrivò finalmente il cameriere che le fece entrare, ed accomodare in un tavolo da due persone. Mentre camminavano, nessuno notò la loro presenza, erano tutti indaffarati a parlare ed a godersi il loro pasto. L'appetito riuscì a trionfare sulla corvina: Mikasa aveva molta fame. Ma questa vittoria durò poco. In un tavolo a cerchio disposto al lato della finestra, riusciva a vedere una persona. Non una comune persona, ma la persona che Mikasa amava, e che ama tuttora: Levi.

Analizzò per bene con chi stava, ed era abbastanza sicura che fossero colleghi di lavoro, ma i suoi occhi non mentivano: Levi aveva messo il braccio attorno al collo di Petra. Questo era un colpo decisamente troppo basso (Come Levi HAGAHAHHAHA). Anche Ymir si accorse della presenza del Romeo di Mikasa. Schioccò le dita, per attirare l'attanzione della corvina, che per poco si fermava in mezzo a due tavoli dove sarebbero passati altri camerieri per distribuire gli ordini. Ymir fece sedere Mikasa sulla sedia dove le sarebbe stato impossibile vedere Levi, a meno che lo non si alzasse sul tavolo per cercarlo.

《 Ci sono nuovi pasti ed offerte fino al 50%. Roba da matti! 》

Esclamò Ymir, cercando il menù che avrebbe preso. Era indecisa se prendere il pollo o l'hamburger. Erano entrambi molto grandi, ed erano incluse le patatine fritte. In quel momento, Mikasa guardava il menù, cercando di distrarsi.

《 Ricapitolando: voi ragazze prendete il menù di hamburger con pane integrale, e petto di pollo tagliato. Giusto? 》

Chiese il cameriere riguardando l'ordine che aveva scritto sul suo blocco. Guardò bene le ragazze e si accorse che erano le stesse a cui diede la lettera del suo capo in banca. Mikasa lo riconobbe,e Ymir prima che si lamentasse, si fermò a dire qualcos'altro anzichè una semplice e noiosa e sopratutto fastidiosa lamentela.

《 Oh fai pure il cameriere 》

Osservò la bruna. Era sempre con gli occhiali, e a Ymir stava crescendo l'impulso di prenderlo per la cravatta  e di dirgli tutto quello che pensava.

《 Eh già 》

Replicò il ragazzo in modo meno timido. La sua voce sembrava che avesse mutato in quel momento e nello stesso istante gli impulsi grezzi di Ymir ebbero la meglio su di lei. Prese il ragazzo per la cravatta e gli strillò contro.

《 Come cazzo fai a essere così figo ma comportarti da ragazzina imbranata? Se ti togliessi quegli occhiali a voglia se ti starebbero tutte dietro 》

Stava per aggiungere qualcos'altro quando Mikasa tolse la mano della bruna pressa sulla cravatta del ragazzo.

《 Ymir, basta 》

Il castano non aveva parole per quello che gli disse Ymir e non sapeva come reagire. Sembrava che la bruna avesse catturato gli occhi di tutti. A Mikasa non piaceva affatto la situazione, quegli occhi che la guardavano, gli ricordavano quella degli altri studenti della sua scuola, non appena lei ci rimise piede. Sembrava che tutti parlassero alle sue spalle, anche se non sapevano tutta la storia. Voleva andarsene da quel ristorante, ma qualcosa le impediva di fare ciò.

Ecco perché qualcun'altro lo fece al posto suo. Il ragazzo la prese per mano, e la trascinò fino al balcone. Dovettero passare per il tavolo di Levi, e Mikasa resistette alla tentazione di guardalo negli occhi. Giunti a destinazione il ragazzo iniziò a parlare.

《 Ve lo offro io il pasto, basta che dici alla tua amica di stare calma. Non sopporto le persone come lei 》

Mikasa avvertì un certa freddezza nel modo in cui l'aveva detto. Sembrava volesse a tutti i costi proteggere il suo personaggio, ma non ne capiva bene il senso.

《 A me non piacciono le persone come te 》

Rispose secca la ragazza. Mikasa se ne stava per andare.

《 Offre la casa 》

Ripetè il ragazzo. Mikasa rientrò, e il rumore della gente che parlava riempiva di nuovo quel ristorante. Arrivò al suo tavolo e si ritrovò già i pasti davanti. 

《 Ho ordinato anche degli extra. Tipo gelato e antipasti come anelli di cipolla 》

Ymir sorrise, e Mikasa diede la buona notizia: tutto gratis. A quel punto Ymir fece altri ordini che sapeva non avrebbe mai avuto stomaco per finire. Dopo un pasto abbondante e povero di conversazione, le ragazze terminarono di mangiare. Passarono per la cassa, e l'uscita tranquillamente. Ma Mikasa vedeva Levi, che era alla cassa con i suoi colleghi. Voleva stringerlo tra le sue braccia, ma non poteva, poteva dirgli solo la verità.

《 Ymir, vado un attimo alla toilette 》

La bruna annuì, e continuò a gustarsi il suo gelato all'oreo. Mikasa intanto cercava il bagno. Entrò solo per scappare da Levi. Ma non capiva perché stesse scappando dalla persona che amava. Forse era per paura di perderlo definitivamente. Si guardò allo specchio, e poi rivolse il suo sguardo verso il lavandino ed iniziò a lavarsi le mani. D'un tratto la porta si aprì. Entrò qualcuno: Levi

Levi X Mikasa - More Than Friends?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora