Momento prezioso

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**** ATTENZIONE ******
Questo capitolo sarà molto lungo, ma vi prego di leggerlo. E SOPRATUTTO LEGGETTE L'ANGOLO AUTRICE!!






Si guardava in giro, non vedendo da nessuna parte la sua anima gemella. Quando Eld gli fece cenno sventolando la mano. Levi si avvicinò irritato, dato che non vedeva Petra ed Oruo da nessuna parte. In quello stesso momento intervenì Gunther.

《 Petra è uscita, e Oruo sta cercando di fermarla 》

Eld fece il broncio a Levi, che si sedette non smettendo di guardarsi in giro.

《 Potevi essere meno abusivo però, Petra ti amava davvero..》

Rifflettè il biondo tra sé e sé, ma Gunther gli diede una pacca ridendo.

《 È inutile che ci parli, Eld. Non lo vedi che sta cercando la sua Giulietta? 》

Alla fine il biondo diede ascolto al suo amico, lasciando, però, un sospiro di sconfitta.

《 Eren! 》

Strillò una ragazza dal bagno. Levi in un microsecondo riconobbe la voce di Mikasa, e corse verso il bagno alla velocità della luce. La porta era bloccata.

《 Aprite! 》

Urlò il corvino. Mikasa stava andando verso la porta, ed intanto il cameriere, si levò le lenti a contatto, facendo rivelare la sua vera identità. Eren sospirò, ed uscì dalla finestra prima che Levi potesse mandarlo ancora una volta in ospedale.

《 Scusa Mikasa. Lo faccio per una buona ragione 》

Disse serio, per poi continuare il suo piano di fuga.

《 Credi a quello che ho detto 》

Aggiunse, uscendo da quel ristorante dalla finestra del bagno. Mikasa si pentì di aver urlato il suo nome, ma era così sorpresa che quella parola uscì di sua spontanea volontà. Sin da piccoli, ogni volta che Eren stava per inciampare, o farsi del male, Mikasa urlava sempre il suo nome. Succedeva la stessa cosa ogni volta. Lei urlava il nome di Eren, ma finiva che lui si faceva del male e solo alcune volte Mikasa riusciva ad evitare gli incidenti del fratellastro. È così che nacque questa strana abitudine di urlare il suo nome, anche alle medie, o quando vedeva Eren in giro, urlava quel nome, per finire a chiedergli solo come stava, o ridargli ciò che aveva dimenticato a scuola.

Aprì la porta, e vide il volto di Levi. Stavolta, non voleva dirgli che Eren era il cameriere, che lui stava da sola in quel bagno con lei. Penserebbe sicuramente male, ma Mikasa non poteva mentirgli. Anche perché era alla ricerca di scuse che potessero giustificare il perché lei avesse chiamato Eren.

《 Dov'è Eren? 》

Chiese il corvino entrando al bagno e sbattendo le porte, per cercare in quale si fosse nascosto. Non trovò nulla, e guardò la sua ragazza in cerca di risposte.

《 Non è qui. Tranquillo 》

Levi aggrottò le sopracciglia intuendo cosa fosse successo. La finestra era chiusa, il che' lo portò a pensare che forse Eren le aveva mandato solo un messaggio, o fatto uno dei suoi brutti scherzi. Ma era arrabbiato, solo perché ha dovuto fare una brutta figura in pubblico. La sua figura che correva e disturbava i clienti, solo per vedere cosa fosse successo a Mikasa.

Levi X Mikasa - More Than Friends?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora