Amico

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Mikasa non sapeva chi fosse entrato dalla porta del bagno. Alzò la testa, come segno di allerta, e guardò verso lo specchietto chi fosse quella persona. Era lui, Levi. La ragazza si girò bruscamente, facendo schizzare gocce d'acqua dalle sue mani. Non cercò di scusarsi, ma di ignorare la presenza del nuovo arrivato. Prese con cautela della carta, così che lei potesse asciugarsi le mani.

《 Mikasa 》

Lo chiamò il corvino, come se fosse un "dobbiamo parlare". Era abbastanza agitato, anche se questo fattore non dava nell'occhio data la neutralità di come enunciò il nome della ragazza. Mikasa non rispose, continuò ad ignorarlo, sperando che lui potesse sparire, o che potesse baciarla.

《 Mikasa 》

Ripetè di nuovo Levi, avvicinandosi di qualche passo. La corvina continuò a far finta di niente anche se era difficile. A quel punto, Levi si avanzò bruscamente, mettendo all'angolo Mikasa, che si sedette sulla parte libera del lavandino, dove di solito le persone ci appoggiavano borse, o robe varie. La ragazza emise un sospiro di resa, e si decise di fare contatto visivo con lui.

《 Per tutta quella storia, ho scoperto che la foto era stata photoshoppata 》

Spiegò con calma, facendo un'ultimo passo avanti. Ecco: adesso erano faccia a faccia. Persino da seduta Mikasa era più alta di lui, ma lei aveva un bonus, dato che la striscia del lavandino era alta almeno mezzo metro.

《 È stato difficile capire che fosse una foto fasulla. Ma un conoscente di un mio amico è riuscito a capire il dettaglio che ha confermato del photoshop 》

Mikasa stava scoppiando internamente. Voleva urlare, urlare dalla gioia. Finalmente si era capito che lei era davvero innocente, che non avrebbe mai avuto il coraggio, o la slealtà di fare una cosa simile al suo compagno. Le venne in mente la confessione di Ymir, e con quello, le immagini della sua mente la trasportarono ad Eren. Molte domande girarono per la sua testa: come faceva Eren ad essere così crudele? Usciva con una conoscente di Historia nello stesso periodo in cui era fidanzato con Annie, ed Annie stessa lo ha beccato baciare Hisotria. Era una cosa senza senso. La felicità soccombe la ragazza, che ormai non voleva più chiedersi di Eren. Non le interessava più.

Voleva godersi quel momento, insieme a Levi che finalmente aveva scoperto la verità. Non le interessava più parlare di Eren, o vederlo. La persona oscura che si nascondeva in lui, aveva deluso tutte le aspettative di Mikasa. Aveva escluso specialmente la voce che diceva: "farsi amare da Eren". Mikasa era felice con Levi, e non voleva più smettere di vederlo. Stava per spiegare tutta la verità a Levi, ma si ricordò che Ymir le aveva detto di mantenere la bocca cucita. Non poteva tradire la sua amica, quindi non disse ancora nulla, e lasciò che Levi riempisse quel silenzio.

Il ragazzo si sentiva in colpa, e questo si notava non solo dalla sua espressione, ma anche dal suo volto rivolto verso il basso. Aveva i pugni stretti e nella sua testa giravano immagini della sua ragazza piangere dal dolore. Ripensò a quando Levi fece a botte con Eren, proprio davanti alla loro casa. Pensava che Levi ci credeva davvero alla storia di quella foto. In effetti, era davvero molto credibile, ma il corvino conosceva fin troppo bene la ragazza, ma decise comunque di picchiare Eren. Finchè non arrivò Ymir a confermare tutta la sua storia. I pensieri della ragazza erano decisamente immersi nel passato.

Continuava a ripetere a sé stessa di smettere di pensarci, e godersi per davvero quel momento con lui. Ora che Mikasa smise di pensare a quegli eventi, notò come si era conciato Levi. Lo vedeva che era veramente dispiaciuto per come lui la avesse trattata. Conosceva il suo ragazzo, e sapeva che per lui era difficile chiedere scusa. Gli sorrise ma non ebbe contatto fisico con lui, anche se Mikasa voleva mettergli la mano sulla spalla, per assicurarlo, ma voleva delle scuse da parte sua.

Levi X Mikasa - More Than Friends?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora