Capitolo.9

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Mi voltai ancora una volta a guardarlo e poggiai le mani sulle sue "Vincent..che significa che già mi conosci da tempo??" abbassò lo sguardo e stavolta mi lasció un bacio sulla spalla,ed io rabbrividì.
"Io..diciamo che ti ho notata prima di Tyler..andavamo nella stessa palestra Grace,ma evidentemente non ci hai mai fatto caso.." deglutì e mi allontanai "tu...ti ricordi di come ero io??" lui annuì e mi prese le mani "eri bellissima comunque.." abbassai lo sguardo e portai le dita di entrambe le mani sulla tempia socchiudendo gli occhi "Grace fammi finire di parlare e non stare così.." mi sollevó il viso e mi accennó un sorriso dolce.
"Ai tempi feci di tutto per scoprire il tuo nome,per trovarti su qualche social ma non ti trovai,così un giorno decisi di farti una foto,lo so che è sbagliato,certo,ma finalmente quando ci riuscì la mostrai ad Alex e a Tyler..Alex mi confessò che frequentavate lo stesso liceo ecco perché il nome gli sembrava familiare..mentre Tyler.." si fermó e mi guardò scuotendo la testa.. "nulla...ti ho solo notata già anni fa..tutto qui.." fece spallucce e portò le mani in tasca.
"Ti riaccompagno?" scossi la testa e scesi le scale del solarium fino a metà,le scale portavano direttamente in acqua,così tolsi le scarpe e continuai a scendere finché non sentì bagnarmi le caviglie.
"Potresti continuare ciò che stavi raccontando?",lo vidi togliersi le scarpe e sorridermi "solo se fai un bagno insieme a me.."
"Se pensi davvero che farò un bagno in pieno inverno tu sei pazzo!!"
Si mise al mio fianco e mi scrutó "posso farti una domanda" mi chiese ed io annuì,giocherellando con un piede dentro l'acqua "eri già partita con l'intenzione di mollare un due di picche a Tyler o ti ha detto qualcosa che ti ha fatta infuriare.." feci spallucce e sospirai "era tutto calcolato..tranne una cosa..mi ha raccontato come mio padre ti ha assunto..e come sono diventata capo di un'azienda all'improvviso.." mi voltò di scatto e portando le mani sotto il mio sedere mi sollevó scendendo di più verso l'acqua "che fai!?" Mi dimenai tenendo le mani sulle sue spalle "ti ascolto e nel frattempo facciamo un bagno" continuai a dimenarmi per staccarmi dalla sua presa,ma fu tutta una fatica senza successo,a pochi secondi eravamo già in acqua,bagnati fino al petto,mi aggrappai con le braccia al suo collo ed iniziai a tremare "ti uccido Vincent!!" sentì le sue braccia stringermi e accarezzare delicatamente la mia pelle,i brividi di freddo aumentarono,ma stavolta non per l'acqua,ma per il contatto della sua pelle sulla mia,mi sollevai appena e poggiai la fronte sulla sua.
Ci guardammo a lungo negli occhi e gli lasciai un bacio sulla punta del naso.
Tenevo ancora le gambe attorno ai suoi fianchi rimanendo aggrappata a lui mentre mi sorreggeva per uscire dall'acqua,mi fece scendere lentamente ed io ripresi a guardarlo negli occhi,dopo aver sistemato la gonna.
Se solo avesse provato a baciarmi,quella sera,in quel momento,so che non l'avrei allontanato,rifiutato o rimproverato.
Si sedette a terra senza dire nulla e mi scrutó dal basso verso l'alto vedendomi tremare. "Sembri una foglia.."
"Eh ma va?! Chissà perché!" mi sedetti al suo fianco ma lui mi tirò sulle sue gambe,con le braccia mi avvolse completamente il busto e poggiai la testa sulla sua spalle respirando sul suo collo,mi lasciai andare al suo profumo e socchiusi gli occhi,mentre lui adagiava il suo piumino su di me.
Sentì ancora una volta le sue mani scivolare sulla mia pelle,con una mano mi stava accarezzando una parte di coscia che si era scoperta.
"Sabato sera cosa fai?" riaprì gli occhi alla sua domanda dopo il lungo silenzio e feci spallucce "diciamo che mi organizzo sempre o il giorno prima o addirittura quel giorno stesso.." lo sentì ridere appena e prendere un lungo respiro "ti va..di andare al cinema e poi a cena fuori??" abbassai lo sguardo e sospirai sollevandomi "non ti dico no...ma lasciami del tempo per pensare.." lui annuì e guardai i suoi occhi scuri spostarsi dal mio sguardo per posarsi sulle mie labbra "ti riaccompagno dai.." il suo modo di fissare mi provocó una strana sensazione allo stomaco mordendomi l'interno del labbro annuì.

Arrivammo sotto casa mia,e gli tornai il piumino che mi aveva passato per coprirmi nuovamente le gambe,gli diedi anche il casco scuotendo la testa per non far aggrovigliare i capelli e scesi dal motore,presi la borsa e mi sentì tirare dai fianchi,lui non era ancora sceso dalla moto e non credo l'avrebbe fatto "vedi che mi aspetto un sì da parte tua.." non risposi e avvicinai il viso al suo facendo sfiorare il suo naso col mio,i nostri respiri s'incrociarono e io sentì quasi il fiato mancarmi "ti ringrazio di tutto.."

"Ricorda: Sono il tuo capo!"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora