Capitolo.11

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"Grace!!" ero rimasta immobile a fissare mio padre e deglutì sapendo cosa stesse per dirmi "ti rendi conto di che casino hai combinato??" si alzò di scatto e io mi diressi in cucina accendendo una sigaretta e poco dopo lui fece lo stesso "papà.."
"no Grace non ci sono scuse!!" mi bloccò prima che potessi finire la frase "Tyler mi ha chiamato urlando che sono un perdente perché non sto facendo nulla per renderti la vita migliore,perché ti stai mettendo con quel pezzente.."
"Lui non è un pezzente!!!" urlai guardandolo male "ti sto solo ripetendo le parole che mi ha detto Tyler,non penso che lo sia,io credo che sia un ragazzo che si butta nel lavoro come nessun altro,e fidati che so quello che dico perché più volte l'ho seguito a lavoro ed è una forza della natura..il punto è che tu sei il suo capo Grace e non puoi più vederlo..e poi Tyler.."
"Tyler,Tyler,Tyler,sempre Tyler papà!!! Vedi a me che me ne importa di quello lì!! Qui se c'è un pezzente quello è lui!!! Io voglio vivermi la mia vita papà,io non sono di sua proprietà,non lo siete nemmeno voi papà mettetevelo bene in testa cazzo!!" urlai ancora una volta furibonda e mio padre poggió una mano sul suo mento accarezzandosi il pizzetto,i suoi occhi chiari erano persi nel vuoto,forse un po' troppo confusi e distanti da me,avevo sempre considerato mio padre l'uomo più bello del mondo,e il suo sorriso per quel che sapevo in passato aveva conquistato tanti cuori,ma solo quello di mia madre venne apprezzato e curato da parte sua,i suoi capelli scuri come la pece lo facevano sembrare sempre giovane e brillante. "Papà?" tornó a guardarmi e sospiró "Grace vai a letto che è tardi!! Mi dispiace ma non potrai più vedere il signor Russel...non so nemmeno come si chiama.."  non gli risposi e lasciai tutto sul tavolo salendo in camera mia in fretta,il rumore dei miei tacchi e sicuramente le nostre urla avevano svegliato mia madre e mia sorella che si trovavano entrambe davanti le porte delle rispettive camere,scossi la testa guardandole ed entrai in camera sbattendo la porta alle mie spalle,girai la chiave e scalciai con i piedi in modo tale da far volare via le scarpe,mi distesi sul letto ancora vestita e pochi minuti dopo il sonno si prese possesso di me.

Sentì la suoneria del mio cellulare e strizzando gli occhi mi svegliai lentamente,risposi con voce roca e ancora ovviamente assonnata e sbadigliai "Natahlie.."
"Ehi tesoro..buongiorno.. senti..."
Sbadigliai ancora e non le diedi il tempo di continuare a parlare "se vuoi uscire non sono dell'umore Nathy.."
"No no..ti spiego,ma non preoccuparti..stamattina io e Darius abbiamo avuto un piccolo incidente e siamo qui in ospedale,sono uscita a fumare e qui fuori c'è il tuo Vincent insieme ad Alex..oddio.......si sono accorti che li stavo guardando......oh Gesù stanno venendo qui.......resta in linea.."
Sobbalzai quando mi disse dell'incidente e mi misi a sedere sul letto ascoltando tutto il resto,Natahlie ed Alex si conoscevano piuttosto bene,avevano avuto anche qualche serata di passione ma era finito tutto lì.
"Natahlie?" sentì la voce di Alex e lei subito rispose tenendo ancora il cellulare attaccato all'orecchio "ehi Alex!" sentì lo schiocco di due baci e poi ripresero la conversazione "lui è mio fratello.."
"si ci conosciamo già..diciamo che ci siamo visti più che altro..non sei l'amica di Grace?" sentì la sua voce e un vuoto allo stomaco mi costrinse a chiudere gli occhi e a respirare profondamente "s-si.." "ma che ci fai col braccio ingessato?" Alex aveva ripreso a parlare e io rimasi sbalordita alle sue parole quindi urlai "e non mi dovevo preoccupare?!?" sentì una leggera risata imbarazzata di Natahlie e senza rispondermi continuó a parlare "Beh stamattina ho avuto un piccolo incidente col mio ragazzo..ma tutto bene.." urlò le ultime parole come per rassicurarmi,sbuffai e mi alzai dal letto facendo avanti e indietro "invece tu che ci fai qui??" "Stanno operando nostro padre..e non sappiamo nemmeno come andrà l'intervento.." mi fermai a quelle parole e al tono triste di Alex e deglutì ancora una volta "Natahlie..sto chiudendo..ti raggiungo" riattaccai prima che potesse rispondermi e corsi in camera da mia sorella senza far troppo rumore "Karmen??Karmen svegliati.." la scossi un po' e lei mi sganciò un pugno quasi sul viso "Karmen!!" urlai appena "c'è Cory,sei in ritardo!!" scattò con i capelli tutti arruffati e mi guardò sconvolta "vestiti dobbiamo andare in ospedale..ti racconto tutto in macchina.."

"Ricorda: Sono il tuo capo!"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora