LA VERITÀ CAMBIA I FATTI

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Svoltando l'angolo vidi George che vedendomi, mi spinse contro gli armadietti.

-Perché?

Cominciò a piangere e a gridarmi contro davanti a tutti.

-Perché lo hai fatto?

-Stavo male.

So che si riferiva ai miei tagli..

-Io ho reagito in quel modo perché avevo paura.

-Se mi amavi,affrontavi la tua cazzo di paura. Idiota,adesso lasciami passare.

-No!

-George, ti vergognavi di essere ciò che sei e mi hai gettato via. Non ho altro da dire.

-Mark,ascoltami!

-E ora che lo sanno tutti, mi vieni dietro come un cagnolino e mi baci davanti a tutti in città?

-Mark,basta

-No, niente "basta", sono stanco. Trovati qualcun'altro da scopare e gettare via.

-Il nostro non era sesso..Io ti ho sempre amato

-Cazzate. Adesso lasciami andare.

Alcune insegnanti, compresa la preside, si avvicinarono..

-Ragazzi!Cos'é questa confusione?Subito in presidenza!

-Colpa tua. George ora finiamo nei guai!

-Sempre colpa mia?

-Si lo é, figlio di puttana.

-Ragazzi,basta!Ho detto di andare immediatamente in presidenza.

Ci avviammo in silenzio verso la presidenza, e la preside si sedette sulla sua scrivenia per ascoltare noi due seduti davanti a lei in due poltrone.

-Allora?Che stava succedendo in corridoio?

-George, mi ha spinto negli armadietti ed ha iniziato ad urlarmi contro.

-Dai sempre la colpa a me..Io volevo solo parlarti.

-Ma sta zitto.

-Ragazzi, non ricominciate. Che cosa é accaduto?George cos'hai di tsnto urgebte da riferire a Mark?

-Che lo amo.

-Seh..

-Perché non mi credi?

-Perché se mi amavi mi baciavi e rischiavi la sorte e non lasciarmi piacchiare e tu infilarmi la testa nel water

-Ha ragione.

-Grazie Preside.

-Però, capisco la reazione di George.

-La reazione da stronzo?!

-No,sign. Davis, George, diglielo.

-Mark, ora devi ascoltarmi per forza. Avevo paura di essere picchiato un altra volta..Il mattino dopo che abbiamo fatto l'amore, ero così felice che confessai tutto ai miei genitori ma mio padre non la prese bene e mi riempì di frustate, e mia madre chiamò la psicologa e non mi mandò più a scuola Ma ,io ti ho sempre amato. Sono tornato subito da te, Mark..

-Io, non so che dire.

-Torna con me

-Non lo so..io oggi esco con un amico..

-Mark..

-Non lo so.

-Bene ragazzi, potete andare, ma la prossima volta risolvete i vostri problemi altrove.

-Ci scusi, arrivederci.

-Arrivederci.

Chiusa la porta alle mie spalle, George si mise davanti a me e mi baciò con tutta la sua dolcezza e poi mi abbracciò, sentivo il suo calore fondersi con il mio..

-Ti amo Mark.

-George..

-Mark, io non voglio perderti ancora.

-Non saprei..

Mi afferrò la mano e ci avviammo verso la classe, ma ci scontrammo contro Quel Gruppo..i bulletti.

-G-George..

-Non ti mollerò. Lo giuro.

-Dai, baciami.

Mi baciò senza esitazioni. Mi desuderava davvero, mi strinse i fianchi, appoggiò la sua fronte alla mia e mi sorrise.

-Frocietti!Menomale che tu non eri gay,George. Succhia cazzi.

-Lo vuoi succhiato pure a te?

-George!

-Ci sono io qua con te..Non lasciare la mia mano.

Il bullo si avvicinò a George e gli diede dei pugni nello stomaco, ma non mollò la mia mano neanche per difendersi e ripeteva la frase ''Non avete nessun rispetto". Alla fine, il tipo si fermò e soddisfatto se ne andò insieme al suo gruppo.

-Perché non hai fatto nulla per fermarli?

-Perché me li merito.

-No, George.

-Ti amo e non rifarei quell'errore.

Vidi del sangue scendergli dal labbro..Mi faceva pensare al sangue che usciva dai miei polsi, così mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai.Lui, mi prese il braccio e iniziò a trascinarmi verso l'uscita della scuola.

-Dai andiamo

-Cosa?

-Vieni via con me.

-Dove?

-Via da questo paese, via da tutti. Andiamo via, scappiamo insieme.

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