•Eren•
Stavo camminando con Rivaille per strada e ogni tanto gli lanciavo uno sguardo.
Lui stava composto, le braccia lungo i fianchi, sguardo dritto di fronte a noi e occhi freddi, assenti.
Era tornato quello di un tempo.
Non era più Levi, il Levi di casa Jaeger, ora era Rivaille, modello RA200.
Tutti i suoi ricordi, i momenti passati insieme...tutto cancellato da un semplice tasto.
Sospirai e abbassai lo sguardo sul marciapiede sotto di noi, divenuto improvvisamente molto interessante.Levi...si ricorderà mai di me?
Tornerà mai quello di una volta, quell'androide capace di arrabbiarsi se sporcavo in giro o consolarmi quando ne avevo bisogno?
Io...io voglio che lui ricordi!
Farò in modo che si ricordi di me!E mentre pensavo a un modo per superare quel fastidioso reset, mi sentii afferrare per il cappuccio.
Mille brividi mi attraversarono tutto il corpo mentre mi fermavo di botto.
Avrei riconosciuto il suo tocco ovunque.
-Eren- iniziò il corvino -siamo arrivati alla tua abitazione- disse con voce fredda e atona.
Mi si strinse il cuore nel sentirlo parlare così e gli occhi si fecero umidi.
Annuii e velocemente raggiunsi la porta di casa per poi prendere le chiavi dalla tasca del giaccone.
Casa Jaeger era una villetta bianca vecchio stile, verso la periferia di Detroit.
A mia madre piaceva isolarsi il più possibile dal caos del centro, ma mio padre non poteva trasferirsi in campagna per via del lavoro in ospedale, così si era giunti a un compromesso.
La casa non era molto grande, aveva due piani e un piccolo giardino sul retro.
Sentivo lo sguardo di Rivaille bruciare sulla mia schiena, sicuramente aveva notato il mio pessimo stato d'animo, in fondo, era anche lui un androide di ultima generazione.
-Eren- ripeté con quella sua voce priva di emozioni -va tutto bene?-
Non risposi, girai la chiave nella serratura e rapidamente entrai in casa seguito a ruota dal corvino.La porta d'ingresso si affacciava su una grande stanza, a sinistra c'era la cucina in legno bianco, con il tavolo e un televisore mentre a destra era situato il salotto con la TV e il divano in stoffa azzurrina.
Davanti alla porta da cui ero entrato si apriva un corridoio con in fondo la rampa di scale che portava al piano di sopra e, lungo le pareti, due porte bianche portavano rispettivamente al bagno e allo studio di mio padre.
-Sono a casa- dissi cercando di mascherare la voce rotta dal pianto imminente.
-Ah, bentornato!- mia madre Carla sbucò dalla cucina con indosso il grembiule rosa che le avevo regalato l'anno prima e un mestolo in mano.
Era una donna davvero bella, aveva i capelli neri raccolti in una coda morbida e occhi color nocciola.
Mi sorrise amorevolmente e poi guardò l'androide alle mie spalle.
-Ciao anche a te, Levi. Come stai?-
Non ricevette risposta, solo uno sguardo confuso per il nome che gli aveva dato.
-Mamma...- sussurrai con la testa bassa mentre mi toglievo le scarpe all'ingresso.È stato Levi a mettere questa regola...
-Loro...hanno d-dovuto- una lacrima mi rigò il viso e fu subito seguita da tante altre.
Lei mi guardava perplessa e preoccupata.
Mi fiondai fra le sue braccia sotto lo sguardo attento del corvino, ancora sulla porta.
-Eren, tesoro, che succede?- mi chiese la donna stringendomi a se.
-Lui...lui...gli hanno cancellato la memoria!- spinsi la faccia sul suo petto e iniziai a singhiozzare.Se solo non ci fosse stato quell'incidente, ora Levi sarebbe con me a rimproverarmi per aver sporcato il pavimento appena lavato!
Carla iniziò ad accarezzarmi i capelli, il suo tocco era così rilassante.
Come quello di Levi...
Mi diedi uno schiaffo mentale e cercai in tutti i modi di ricompormi.
Mi allonatanai dalla donna per poi fermarmi di fronte all'androide.
-Sai- sussurrai prendendogli una mano fra le mie -qui usiamo chiamarti Levi, è più corto e facile da dire- spiegai accarezzandogli il dorso della mano.
Il suo led divenne giallo per un secondo e poi tornò sul blu.
-Capito, Eren- disse.
Nell'udire il mio nome il mio cuore venne stretto in una morsa.Non è così che mi hai sempre chiamato...
Lasciai andare la sua mano e gli rivolsi un piccolo sorriso.
Lo guardai negli occhi, i suoi bellissimi occhi grigi e brillanti come l'argento fuso.
Vidi il suo led sfarfallare tra il giallo e l'azzurro.Che significa?
Ho fatto qualcosa che lo ha turbato?-Ehm, tesoro, oggi tuo padre tornerà tardi dall'ospedale, c'è qualcosa che vorresti in particolare per cena?- la voce di mia madre mi riportò alla realtà.
Sospirai, mi girai e la guardai per poi avviarmi verso le scale.
-No, niente di particolare-
Corsi su, in camera mia, senza voltarmi.
Sapevo che presto sarebbe arrivato Levi per pulire in giro e allora mi sarei chiuso nel bagno adiacente alla mia stanza con una buona scusa per non uscire.
Mi lasciai cadere di peso sul letto a una piazza e mezzo al centro della camera.
La stanza era abbastanza grande, il letto di fronte alla porta era coperto da lenzuola gialle e circondato da due comodini bianchi.
Sulla sinistra c'era una scrivania in legno chiaro e una libreria piena di libri.
A destra troneggiava una grande cabina armadio ad angolo, seguita poi dalla porta che conduceva a un piccolo bagno piastrellato.*toc-toc*
Come previsto il bussare leggero del mio androide domestico mi fece schizzare direttamente in bagno.
Mi chiusi la porta alle spalle e sentii quella della camera da letto aprirsi.
Poi solo i rumori dell'aspirapolvere e dei passi di Levi in giro per la stanza.
Mi appoggiai contro la porta e lasciai uscire un flebile singhiozzo.L'RA200 è un modello raro, rimasto sul mercato per appena due settimane.
È stato programmato per svolgere il ruolo di maggiordomo ed è l'ultimo androide della serie RA.
Ora lui è di là che pulisce e rimette tutto in ordine, fa quello che è stato programmato per fare.
Ormai...è solo una macchina.•~•~•~•~•
Ciao a tutti🙂
Allora, questi capitoli saranno dedicati a spiegare il rapporto tra Eren e Levi e la storia del videogioco andrà in secondo piano.
Apparte il capitolo che fa schifo spero che questa storia vi possa piacere🤗.
IMPORTANTE: MIA MADRE MI HA PRESO IL TELEFONO E DOVRÒ PUBBLICARE DAL COMPUTER, NON SO QUANTO SPESSO CI RIUSCIRÒ!Foto:
Ho deciso che alternerò le foto dell'Ereri e di DBH per ogni capitolo.
Baci❤
Fiamma
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Feeling alive- {Ereri/Riren}
FanfictionATTENZIONE! Yaoi - boy×boy, se non gradite cambiate storia. Stati Uniti d'America, settembre 2038. La tecnologia ha raggiunto il suo massimo sviluppo, e gli uomini hanno iniziato a creare degli androidi a loro immagine e somiglianza. Questi sono usa...