•Eren•
La lezione di matematica era appena iniziata ed io ero già con la testa da un'altra parte.
Insomma, chi vuole fare matematica di lunedì mattina!?
Picchiettavo velocemente la punta in plastica della penna sullo schermo del tablet sotto di me e fissavo la lavagna elettronica con finto interesse.
Ero sicuro che il mio compagno di banco mi avrebbe passato quegli inutili appunti che servono solo a dimostrare la tua non effettiva attenzione alla lezione, in fondo Armin era il mio migliore amico.
Armin Arlert era il ragazzo più intelligente del terzo anno, nonché mio amico d'infanzia.
Gettai una rapida occhiata al biondino accanto a me che trascriveva attentamente le parole del professore come fossero oro.
Sbuffai e tornai alla lavagna.Chi lo capisce il suo interesse per lo studio è un genio!
-Eren- la voce di Mikasa mi destò dai miei pensieri.
Mi voltai vedendo la ragazza con le mani sui fianchi davanti al mio banco.
Mikasa Ackerman era davvero una bella ragazza, capelli corvini corti, occhi grigi e fisico slanciato.
-Hey, che ci fai in piedi?- chiesi guardandomi intorno.
I miei compagni stavano mettendo i loro tablet in borsa e Armin mi guardava comprensivo.
-Eren, la lezione è finita- affermò Mikasa infilando rapidamente tutte le mie cose nello zaino blu che subito mi caricai in spalla.
-Di già? Non me ne sono proprio accorto- poggiai una mano sul mento.
La ragazza alla mia destra si portò una mano alla fronte per poi sospirare.
Ridacchiai e mi girai verso il biondo dall'altro lato, iniziando a camminare per i corridoi della scuola.
-Armin- iniziai.
-Lo so, lo so- agitò una mano davanti alla faccia -ti passerò io gli appunti- mi sorrise amorevole e io non potei fare a meno di perdermi nella lucentezza di quei suoi occhioni azzurri.Sono così diversi da quelli di Levi...
Subito scossi la testa e mi affrettai a ringraziare il mio amico.
Presi una bottiglia d'acqua da una macchina distributrice e iniziai a bere.
-Allora, Eren. Pronto per stasera? Oggi da te, giusto?- chiese raggiante Mikasa.
Avvitai il tappo e iniziai a camminare verso l'aula di francese con i miei due migliori amici al seguito.
Fin dalle medie avevamo l'abitudine di vederci ogni lunedì e mercoledì dopo la scuola.
Passavamo la giornata a casa di uno di noi a turno e quella settimana toccava a me.
-Certo che sono pronto! Oggi non dovremo neanche pulire noi perché è tornato...- mi fermai di scatto ricordando lo stato attuale dell'androide.
Armin mi guardò con aria interrogativa.
-È tornato...chi? Levi? È stato riparato?- mi chiese poi.
Annuii in risposta e fissai il mio sguardo davanti a me.
-Eren, cosa c'è che non va?- insisté il biondo.
-Niente- affermai poco convinto.
Non volevo dirglielo, ma lo avrebbero scoperto loro stessi una volta a casa mia.
Sospirai e mi fermai nel mezzo del corridoio, la campanella era già suonata da qualche minuto.
-Ecco...- abbassai lo sguardo -lui non è piu come prima. Ora è solo una macchina- la tristezza nella mia voce era palpabile e gli occhi ci misero poco a farsi lucidi.Poi Armin mi abbracciò, mi strinse così forte che per un attimo ebbi il dubbio che quello non fosse realmente il piccolo e fragile ragazzo che sedeva accanto a me in classe.
Mikasa posò una mano fra i miei capelli e mi sorrise.
-Mi dispiace, Eren. Vedrai che troveremo un modo per farlo tornare quello di prima-
Annuii e posai un bacio sulla testa di Armin che aveva iniziato a lacrimare sul mio petto.
Lo staccai e sorrisi a entrambi.
-Forza, finiamo questa giornata di scuola così poi andiamo a casa mia e mettiamo la testa a posto a quel nano antipatico!- scherzai.
Ridendo ci avviammo verso la classe.•~•~•~•~•
Oggi non ho niente da dire quindi, FOTO:Baci❤
Fiamma
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Feeling alive- {Ereri/Riren}
FanfictionATTENZIONE! Yaoi - boy×boy, se non gradite cambiate storia. Stati Uniti d'America, settembre 2038. La tecnologia ha raggiunto il suo massimo sviluppo, e gli uomini hanno iniziato a creare degli androidi a loro immagine e somiglianza. Questi sono usa...