Capitolo 4 - GRUPPI

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All'ultima ora di lezione, l'entusiasmo di Alison salì a mille quando la professoressa di scienze disse loro che avrebbero dovuto fare un lavoro a gruppi.
Lei amava i lavori di gruppo; ci si poteva incontrare, si andava a casa degli altri (così poteva approfittarne per vederle) e poi si esponeva il lavoro insieme, che era molto meno imbarazzante che farlo da soli.
La ricerca consisteva nel preparare una relazione sull'evoluzione della Terra.
I gruppi dovevano essere composti da tre persone.
Alison avrebbe tanto voluto essere con le sue migliori amiche, Polly e Charlotte, ma non le sarebbe mai toccata una simile fortuna.
Intanto, l'insegnante stava dicendo ad alta voce i primi gruppi: - Liam, Christopher e Hilary; Kim, Melany e Mathias. Alison...-
Alison ?
Stava per dire con chi sarebbe stata!
-Summer...-
Summer? Bene. Si sentiva fortunata. Anche se non c'erano Polly o Charlotte, Summer le era molto simpatica, ma non ci aveva mai parlato molto come una vera amica. Sarebbe stata l'occasione per conoscersi di più!
-... E Jim.-
Cosa ? Aveva sentito bene? Non poteva essere vero! Alison non stava in sé dalla gioia, davvero era capitata col ragazzo che le piaceva più della sua stessa vita? Era destino o solo un colpo di fortuna?
Ancora al settimo cielo, si voltò verso Summer, che la guardava sorridendo. Ricambiò il sorriso.
Poi ci pensò su. Cavoli. Lavorare di gruppo significava andare d'accordo. Significava, sì, incontrarsi a casa degli altri.
Incontrarsi. Tutti insieme. Tutti insieme!
Alison cominciò a sudare. No. Non voleva stare con Summer, e per un semplice motivo.
Praticamente quasi tutte le ragazze della classe ma anche della scuola in generale, erano innamorate di Jim. Questo poteva valere anche per Summer.
Se si fossero incontrati tutti e tre, l'altra ragazza avrebbe potuto portarglielo via, come cominciare a parlare con lui, attaccar discorso. Alison aveva finalmente trovato l'occasione per passare un po' di ore con il ragazzo che ammirava da tempo, e sapeva già che Summer avrebbe rovinato il loro incontro.
Avrebbe fatto di tutto per impedirle di rovinare il loro incontro. Sì, perché era solo loro. Suo e di Jim.
Tanto poteva intuire che a Summer piacesse: la vedeva sempre con lo sguardo sognante puntato su di lui, non aveva occhi tranne che per Jim.
Alison si chiese se, altre volte, qualcuno l'avesse scoperta a fare la stessa cosa.
Qualcuno mi avrà mai visto mentre lo osservavo?
Questo si ritrovò a pensare anche se era sempre stata una ragazza sola, e non aveva altri amici in classe oltre a Polly, Charlotte e Liam...
Sì, Liam. Sempre gentile e disponibile, sempre col sorriso stampato sul volto, che le dava l'energia sufficiente per andare avanti nella sua vita alcune volte piena di ostacoli, che l'aiutava a rialzarsi, e a guardare avanti. Sempre.
E, inoltre, era anche il migliore amico di Jim, il ragazzo più bello ma purtroppo anche più solo che Alison avesse mai visto; sempre cupo in faccia, mai un sorriso, mai una risata. Solo con Liam ritrovava la gioia.
Lui sapeva capire molto bene la sua condizione familiare, e lo consolava sempre, invitandolo a casa sua diverse volte tenendogli compagnia.
Le uniche due persone che gli volevano bene al mondo erano sua cugina Alice - l'unica della sua famiglia che gli mostrasse un po' di rispetto e gli volesse bene più di un figlio; - e, ovviamente, Liam.
Famiglia.
Alison non sapeva se quella di Jim si poteva chiamare famiglia. Non gli era rimasto altro che Alice, sua zia -che del resto lo maltrattava per motivi sconosciuti, minacciandolo con coltelli e chiudendolo a chiave nella sua stanza per giorni senza mangiare (questo era il motivo per cui alcune volte Jim non veniva a scuola) - e due gatti, gli amici più vicini a lui che il ragazzo aveva mai avuto quando era a casa.
Liam, quando passava ad Alison alcune informazioni sull'amico fornitele da Jim stesso, le aveva riferito che i loro nomi erano Mystery e Snow.
Dalle descrizioni, lei era riuscita a capire che Mystery era tutto nero con dei bellissimi occhi verdi magnetici, mentre Snow era bianca col pelo abbastanza lungo e aveva gli occhi color castano chiaro.
Quello che più l'aveva sconvolta, era il fatto che la zia del ragazzo non era mai stata a conoscenza della presenza dei due animali in casa loro. Suppose che Jim li tenesse ben nascosti. Lo poteva capire, con una donna così...
Il suono della campanella le fece alzare di scatto la testa, accorgendosi solo in quel momento che la professoressa aveva finito di comunicare la composizione dei gruppi già da un po' e adesso stava scrivendo qualcosa alla lavagna.
Ma quando la campana si fece sentire in tutti i corridoi della scuola, essa si voltò verso gli alunni con un lieve cenno della testa per comunicare loro che la lezione era finita, e Alison osservò i compagni di classe, compreso Jim, alzarsi piano dai banchi e dirigersi in una fila ordinata fuori dalla porta, insieme all'insegnante, anch'essa impaziente di tornare a casa.
Alla ragazza non restò che fare lo stesso, consapevole che Polly e Charlotte l'avrebbero aspettata fuori dalla scuola; si alzò dalla sedia e si incamminò verso il corridoio, mentre osservava da lontano gli ultimi propri compagni restanti che si dirigevano via, come i pensieri di Alison...

Chronicles of the Guardians (#1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora